15. Un grande coraggio

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Cupido si svegliò presto il mattino dopo, si stropicciò gli occhi, controllò che Iris e Larry dormissero, prese tutti i suoi giocattoli, li infilò nella sua borsa ed uscì dalla stanza in cui si trovava.

Senza fare rumore aprì la porta d'ingresso di casa sua e sgattaiolò fuori in silenzio.

Trotterellò lungo il vialetto che conduceva sulla strada e, quando giunse circa a metà di esso, si fermò e si guardò in giro.

Prese un respiro profondo e disse con voce chiara :

" Me io volere parlare con voi signorine Pirche, per favore "

Per un istante non successe nulla, poi, all'improvviso, Cupido scomparve in una nuvola di fumo.

Ricomparve in una grotta buia e umida e subito si trovò di fronte le tre Parche che lo guardavano con occhi rapaci.

" Cosa vuoi da noi piccolo demone alato?" chiesero in coro le streghe.

Cupido, tremando leggermente, trotterellò davanti a loro e sussurrò:

" Me io essere Cupido e venire da Olimpo.  Signorine Pirche, me io essere  qui perché me io essere triste. Mio amico Rione avere dato sua vita per papà di me io, ma Rione essere mio amico e no meritare di essere morto.
Lui buono e suo cuore essere pieno di amore.
Me io no avere molto da dare, ma avere portato in mia borsa mio cavallino, mio agnellino e mio animaletto di legno e anche biscotto e dare a voi se voi lasciate andare Rione "

Le Parche osservarono con occhi sbarrati il bambino, stupendosi del coraggio e della determinazione contenute in quel piccolo corpo con le ali.

Nel frattempo, lo sguardo di Cupido si spostò sulla destra e vide il corpo di Chirone disteso a terra.

" Rione " sussurrò il bambino cominciando a singhiozzare.

Gli trotterellò accanto e si inginocchiò di fronte a lui.

" Rione me io essere qui, me io essere venuto a portare te in tua casa da tue cipolle. Me io no permettere che tu rimanere morto. Signorine Pirche essere buone e loro occhi anche se no sembrare avere luce di bontà...loro aiutare me io..."

Atropo intervenne e disse con voce roca :

" Noi non abbiamo tempo da perdere, demone, il nostro motto è una vita in cambio di una vita.
Sei disposto a dare la tua vita in cambio di quella del centauro?"

Cupido accarezzò una zampa di Chirone e disse:

" Sì, me io dare mia vita in cambio di quella di Rione "

Nelle mani delle Parche ( Saga di Cupido libro 7 ) ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora