Your mind is just a program
And I'm the virus
I'm changing the station
I'll improve your thresholds
I'll turn you into a super drone (super drone)
And you will kill on my command
And I won't be responsible ("Psycho"- Muse)Rick cadde per l'ennesima volta a terra tra la calca di persone, chiedendosi in continuazione perché avesse permesso a Daryl di fare di lui ciò che voleva.
Si toccò delicatamente il labbro spaccato sporco di sangue, gemendo per il dolore bruciante mentre la vista cominciava poco a poco ad offuscarsi sempre di più, sentendo il suo povero cuore martellare nel petto a ritmo dello sforzo fisico e della musica che rimbombava in quel locale squallido."Forza, puttanella! Alzati e reagisci!" gli gridò contro il castano.
Si mise in ginocchio, per poi tentare più volte di alzarsi, senza successo.
Le sue gambe non ne volevano sapere di muoversi: sentiva il dolore infilzarsi nelle sue membra come numerosissimi aghi avvelenati, mentre le sue povere ossa chiedevano pietà.Il suo avversario lo guardò sorridendo malignamente, mettendo in mostra i suoi denti bianchissimi e perfetti, mentre i suoi capelli biondi si tingevano di vari colori sotto l'effetto delle luci psichedeliche.
Non sento più il costato...
Quel pensiero gli trafisse il cervello come un grandissimo allarme, risvegliandolo dal suo stato semicomatoso.
Doveva fare qualcosa se non voleva riversare a terra in fin di vita.
Fissò l'energumeno per alcuni istanti, per poi far vagare gli occhi velocemente attorno, cercando un qualcosa per aiutarsi o una via di fuga.
Il suo sguardo si posò al bancone dei cocktail, ove molte ragazze bevevano come se non ci fosse un domani, atteggiandosi in maniera provocante al barista, che le "rifiutava" con un sorriso gentile, alimentando, così, l'accanimento di quelle oche affamate di sesso.
Corse verso il suo angolo di salvezza, inseguito dal ragazzo dietro di lui, per poi spingere malamente una rossa giù dallo sgabello e brandirlo come arma momentanea, accompagnato dalle urla di protesta della ragazza per la sua maleducazione."Scusa!" esclamò frettolosamente lui, schivando per un pelo un gancio da parte del biondo, facendolo sbattere contro il bancone tanto era ubriaco.
Si rialzò barcollando non poco, caricando tutta la sua potenza contro Rick, gettandosi su di lui come un toro scatenato.
Rick, dal canto suo, alzò lo sgabello e lo colpì piuttosto violentemente alla testa, facendolo cadere svenuto addosso a lui.Spostò il suo corpo inerme con immane fatica, gridando dal dolore che gli tormentava il petto, fino a quando non sentì qualcuno sollevarlo senza fatica da terra.
"Era un combattimento corpo a corpo e non un incontro dove tutto era concesso!" lo rimproverò Daryl soffiandogli una nuvoletta di fumo sul viso, facendolo tossire.
"Non ho chiesto la rissa e tantomeno altri guai! Mi hai costretto tu, figlio di puttana!" ribatté a tono, cercando d'imporsi sull'alto volume della musica.
"E tu devi capire che ora appartieni a me e che devi eseguire qualsiasi ordine t'imponga, senza ribellarti!".
"Io non sono il tuo soldatino del cazzo e tantomeno la tua puttanella! Quindi, fammi un favore: fottiti!" gli inveì contro Rick, dimenandosi come un'anguilla, liberandosi dalla presa di Daryl.Con le ultime forze che gli rimasero in circolo, gli diede un pugno in pieno viso, riuscendo persino a girare di poco la sua testa, per poi alzare i tacchi e dirigersi verso l'uscita del locale con tutta fretta.
Si creò un varco tra quell'ammasso di corpi sudati ed eccitati, sentendo il suo cuore martellare sempre di più e i suoi polmoni richiedere più ossigeno nonostante il dolore lancinante.Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!
All'improvviso, una ragazza gli si parò davanti, avvicinandosi pericolosamente al suo viso con le sue labbra carnose tinte di rosso.
Con il pollice gli tolse il sangue che si stava seccando sul labbro rotto, per poi coinvolgerlo in un bacio alla francese piuttosto osceno, strusciandosi contro di lui col suo corpo sensuale, coperto da un abito succinto, mentre una mano gli strinse il cavallo dei pantaloni, accarezzandolo vogliosamente più volte, facendolo sobbalzare.
Rimase interdetto per pochissimi istanti, per poi allontanarla e proseguire il suo agognato "viaggio", accompagnato dalle risate della ragazza, la quale si mise a tracannare il suo cocktail.
Continuò ad arrancare, facendo sempre più fatica, incontrando sempre più persone a sbarrargli la strada per poco tempo, lanciandogli sguardi languidi, o palpandolo o offrendogli bevande contenenti Dio solo sapeva quale droga.
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Centuries
FanfictionRick Grimes non era niente di speciale. Lui era solamente un ragazzo alle prese con i tipici problemi adolescenziali: la scuola, le uscite improvvisate con gli amici, i primi amori, le incomprensioni... Non aveva niente che non andava. Eppure... ave...