Tornati a casa, Nina,essendo piena di sangue, non poteva farsi vedere da sua madre, così andò subito nella sua stanza , lì si inginocchiò sul bordo del suo letto mettendo la testa tra le braccia.
Strinse i denti come per impedire a qualcosa di uscire, poi, con la poca consapevolezza che gli restava, prese il suo portatile e scrisse una nota... una nota che forse nessuno avrebbe mai letto.La notte arrivò.
La madre di Nina e suo fratello dormivano tranquillamente, mentre Nina non riusciva a chiudere occhio, così si alzò, aveva ancora addosso i vestiti dello stesso giorno, guardandosi allo specchio, vide un volto comune... come quello di molti altri.
Fu così che prese una decisione e andò al piano di sotto per fare la cosa più folle della sua vita.
Scese in cucina iniziò a bere della vodka, poi iniziò a cercare una bottiglia di candeggina, ma non trovandola iniziò ad agitarsi."Dove diavolo sei candeggina?!"ringhiò.
"Stavi cercando questa...?"
Disse una voce alle sue spalle.
Si girò sorpresa e vide un ragazzo all'entrata della cucina con la candeggina in mano, aveva una pelle molto bianca, i suoi capelli erano di un nero carbone e aveva un sorriso grande e orribile.
"Ah,ma che bellissima sorpresa... Jeff The Killer!" disse Nina con uno sguardo di sfida.
"Ti ho osservato per un po'... mi è sembrato che la tua sanità mentale sia andata a farsi fottere... Ahahahahahah" disse Jeff con 'grazia'.
"Hai ragione,per questo ho bisogno di quella candeggina ..."disse Nina tendendo la mano.
"Awh, lascia che ti aiuti!" Esclamò Jeff che, una volta aperta la candeggina, gliela tirò in viso, lei emise un gemito di dolore quando la candeggina gli entrò negli occhi e si accasciò sul pavimento.
Nina sentì un altro liquido scendergli giù per la testa, guardò in alto e vide Jeff che aveva un fiammifero in mano.
Nina sorrise e lo guardò ancora con aria di sfida.
"Che stai aspettando? Fallo!" disse la ragazza con una voce provocatoria. Jeff sorrise e lo accese.
"Vai a dormire..." aggiunse facendo cadere il fiammifero.
Appena le fiamme toccarono la pelle di Nina, emise un fortissimo grido, si sentiva di avere l'inferno stesso che le bruciava addosso.
Guardò intorno a se per cercare Jeff ma quest'ultimo era scomparso.
Nina si contorceva sul pavimento quando arrivarono la madre e suo fratello che corsero subito verso di lei per cercare di spegnere il fuoco. Era semi-cosciente quando spensero le fiamme. La madre chiamò subito un'ambulanza.
A causa delle grida, molti vicini si radunarono davanti casa per vedere cosa stava accadendo. Nina era incosciente così fu messa in una barella per portarla via.
Tra i vicini di casa, un ragazzo con i capelli neri, carnagione chiara e occhi verdi, leggermente più grande di Nina la guardò con una certa preoccupazione, provò ad avvicinarsi ma la madre lo fermò afferrandogli la spalla."No Esclin non è sicuro" disse la madre trattenendolo così si fermò a guardare mentre caricavano Nina in ambulanza.
Nina si risvegliò in ospedale, provò a muovere le bracciai ma non ci riuscì dato che era legata con una benda, cercò di alzarsi, ma subito un'infermiera entrò seguita dalla madre e il fratello.
"È meglio se rimani ferma, non sei ancora in grado di poterti muovere" disse l'infermiera visitandola nuovamente.
Sua madre e suo fratello le si avvicinarono e cercarono di incoraggiarla un po'.Nina si sentiva cambiata, vedeva sua madre come fosse un'estranea mentre suo fratello... doveva ammetterlo, era ancora il suo unico tesoro.
Passò un mese in ospedale per la riabilitazione,ricevette molto sostegno sia dalla madre che dal fratello.
Venne poi il giorno di togliere le bende, tutti e tre erano desiderosi di vedere il suo volto."Nina" disse il medico mentre toglieva le bende:
"Le ustioni sono alquanto gravi, ma poteva andare peggio,se fosse durato più a lungo avresti perso parti del suo viso, naso compreso"
Tolta l'ultima benda la madre la guardò con orrore e suo fratello si nascose dietro sua madre.
"Che...? Che cosa succede?! " Chiese Nina che si alzò per correre verso il bagno, si guardò allo specchio.
Il suo viso...
La sua pelle era diventata completamente bianca, i suoi capelli, che prima erano lunghi quasi fino alle ginocchia, ora raggiungevano appena metà schiena, la sua pelle era dura come il cuoio. Guardo il suo nuovo volto perplessa.
"S-sorellina ..." disse Chris abbracciandola "S-sei ancora bella come prima"
Ma il bambino non vide lo sguardo inquietante, con il quale la ragazza guardò suo fratello minore."Oh Chris... sei sempre così adorabile..." disse Nina.
"Ma non è così... io mi vedo più bella che mai!" Esclamò la ragazza aprendo le braccia e lasciando il fratello.
La madre, i medici e gli infermieri tutti a bocca aperta."Questo volto è perfetto... oh mio caro Jeff! Tu mi hai dato questa faccia!" continuò a gridare la ragazza.
"D-dottore... quello che è successo a mia figlia...può averla sconvolta al punto di...insomma...impazzire?" chiese disperata la madre.
"Beh, Nina ha subito un forte trauma e lo stress che ne è seguito può aver lasciato dei segni, ma se non migliora nel tempo,il vostro conforto potrebbe non essere sufficiente e dovrete avvalervi di un aiuto medico" confermò il dottore.
"Sì..." disse con voce debole la madre avvicinandosi a Nina "Forza cara... dobbiamo andare".
"Ahahahah!!!Certo!" esclamò Nina mentre continuava ad ammirare il suo aspetto allo specchio.
L'infermiera gli consegnò i suoi vestiti, che erano una giacca viola, minigonna nera e calze con strisce nere e rosso bordeaux. Nina si vestì e lasciarono l'ospedale per tornare a casa.
Non potevano sapere che Nina era ormai diventata un mostro che pensava solo ad uccidere.
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