Mi chiamo Hariel, si strano nome ma a differenza di molte persone che non amano il loro, io mi ci rispecchio molto. Ho 16 anni e vivo a New York in un piccolo appartamento in periferia da pochi giorni, mi sono trasferita quà insieme a mia madre e mia sorella di 7 anni, mio padre invece se ne é andato a Boston, 4 anni fa, con una bella ragazza bionda molto più giovane di mia madre. Si ci ha lasciate sole, ho sofferto tanto per questo... Lo consideravo il mio eroe, sapeva sistemare sempre tutto, insomma quella persona su cui fare affidamento quando stai per crollare. Ancora lo sogno tutte le notti, sogno quell' uomo alto e magro che suona alla porta con una grande valigia blu, la stessa con cui é partito esattamente 4 anni e 7 mesi fa. Sogno la sua voce, il momento in cui spalancò la porta di casa per vederlo tornare, quell' abbraccio che anche se irreale mi scalda il cuore anche nelle notti più gelide. Poi mi risveglio nel mio letto, sola come non mai, anche i miei sogni vengono strappati via dalla realtà, la realtà mi ha portato via tutto. Da quel maledetto giorno mia madre non c'è quasi mai, come darle torto in fondo? Chi vorrebbe una famiglia distrutta? L' unico raggio di luce nella mia vita è lei, la mia piccola Baby, forse è solo per questo che sono ancora quàsi questa terra, forse avrei deciso di andarmene ma non voglio essere come mio padre, non voglio ferire le persone che amo e voglio essere per mia sorella quella persona che io non ho avuto, che ti supporta in ogni tua scelta e che, nonostante tutto, rimane con te. Forse é colpa di mio padre se ora sono così, o forse é solo colpa mia, magari invece è il mondo che ce l' ha con me. Sapete cosa significa non riuscire più a ridere? Fa male, fa male esserne consapevoli, sapere che c'è qualcosa di irrimediabilmente rotto in te. Tante volte ho provato a cambiare, a fidarmi nuovamente di qualcuno, ma come posso fidarmi degli altri se non mi fido neanche di me stessa?