Traccia 3

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Traccia: assegnare un titolo alla storia e creare un mini testo in cui sia presente un estratto scritto da MiracoloDiInverno

Titolo: Crescere

"Io non ne posso più di questa vita!" urló Charlotte entrando in casa sbattendo la porta.

"Ehi tesoro che succede?" le chiesi.

"Lo odio! Mi fa schifo, non voglio più vederlo! Patrick è solo un pezzo di merda, prima dice di amarmi e due secondi dopo lo vedo baciarsi con Jenna, è un porco!" continua mia sorella infuriata.

"Char calmati, ti va di raccontarmi cos'è successo?"

"L-Lui...I-Io..." scoppió a piangere.

Nei suoi 17 anni di vita non avevo mai visto mia sorella piangere. Le andai vicino e le posai una mano sulla spalla.

"Non ne posso più, la scuola va da schifo, non riesco più a concentrarmi, è successo tutto in fretta: prima papà che se ne va di casa, poi il litigio con Roxane, Maggie non mi parla più e tutto questo per cosa? Perché io ho preferito quel coglione alle mie migliori amiche"

"Char, piangere è umano. Non tenerti sempre tutto dentro"

Prese un respiro profondo e mi guardò. Erano i suoi occhi azzurri nei miei. Potevo vederne il dolore e questo mi faceva male.

"Lo odio" sussurrò per poi lasciarsi scappare una lacrima.

La abbracciai forte a me.

"Ehi chi ti ha detto di rubare il mio profumo!" dissi facendo la finta arrabbiata.

Charlotte rise e si strinse ancora più forte a me asciugandosi gli occhi con le maniche della felpa.

"Sai che la scorsa settimana abbiamo fatto un anno di fidanzamento, il destino ha voluto che coincidesse proprio con la festa per il diciottesimo di Roxane"

Annuii in risposta.

"Abbiamo avuto una mega discussione perché le ho detto che non ci sarei stata, sia lei che Maggie non mi parlano più, mi evitano, sono invisibile per loro. Alla fine io e Patrick siamo usciti a cena insieme e poi siamo andati al cinema, come regalo mi ha fatto l'anello e mi ha detto di non pensare alle altre, che ormai era lui il mio presente e che non avrei dovuto preoccuparmi di nessun altro, e questo lo sai"

"Certo che lo so, non hai fatto che ammirare per due giorni interi l'anello" la presi in giro.

"Già, quello stupido anello che in realtà mi fa anche schifo" disse imbronciata.

"Ma Char!" risi.

"È vero" si giustificò mia sorella.

Mi soffermai un attimo a guardarla, era cresciuta molto negli ultimi anni ed era diventata una ragazza stupenda.

"Questa mattina ero al mio armadietto quando mi sono ritrovata un bigliettino anonimo infilato nel lucchetto, l'ho aperto e c'era scritto di andare dietro alla palestra subito dopo la pausa pranzo"

"E tu sei andata?"

"Bhe sì, ero curiosa"

Le feci segno di continuare.

"E quando sono arrivata là chi c'era? Patrick che stava tranquillamente baciando Jenna! Brutta puttana io la ammazzo, le strappo i capelli uno ad uno, la carbonizzo, la polverizzio, la faccio diventare un minuscolo granello di sabbia grande quanto il suo cervello"

"Ehi ehi ehi, terremoto datti una calmata"

Charlotte prese un cuscino del divano e iniziò a morderlo e a prenderlo a pugno.

"Charlottte!" la rimproverai tirandoglielo via.

"Scusa Sophie, solo che mhhhhh"

"Farti venire il nervoso non serve a niente"

Si lasciò sprofondare nel divano e mi guardò con gli occhi piedi di lacrime.

"Forse non ero abbastanza, ho buttato tutto all'aria, come sempre del resto"

"Char io-"

"Fa schifo l'amore, Patrick era la mia vita. Non sono più nulla senza di lui, potrei anche morire adesso tanto non importerebbe a nessuno, le mie migliori amiche mi odiano e quel bastardo che credevo di amare mi fa solo schifo"

"Charlotte, non dire mai più una cosa del genere. Ci saranno mille feste, mille urla, mille false promesse, mille sorrisi dovuti, mille sbronze, mille cadute, mille botti e mille feriti, mille fuochi, mille pacche sulle spalle, mille abbracci, mille bicchieri sbattuti, mille bottiglie finite, mille vassoi vuoti, mille petardi scoppiati, mille sigarette fumate, mille mozziconi finiti, mille baci rubati allo scoccare dell'ora, mille pianti asciugati con mano veloce, mille risate che suonano nell'aria, mille piedi dolenti nei tacchi troppo alti, mille vestiti giro inguine ancora più sollevati, mille corpi aggrovigliati in macchine imboscate, mille segni sulla pelle lasciati dai denti, mille pianti di bambini che finalmente guardano il mondo, mille cuori in fermento di mamme sui lettini delle sale-parto, mille papà spaventati dalle nuove responsabilità, mille bimbi che per la prima volta si alzano in piedi, mille cuori che si spengono per mille ragioni, mille stelle nel cielo, mille canti, mille amori, mille nuove conoscenze, mille amicizie rotte, mille e più destini in un unica notte ma quello che conta sei tu, sei solamente tu. Quello che conta è la vera Charlotte, è dalle tue decisioni che tracci chi sei e tu sei una persona fantastica Charlotte, so che non è un periodo facile ma tu sei forte Char, non farti abbattere così"

"Ti voglio bene Sophie, vado subito da Maggie e Roxane"

Sorrisi e annuii.
Mia sorella mi abbracciò e poi uscì da casa.
Sorrisi a malincuore asciugando la lacrima che mi stava rigando il volto nel vedere la foto della donna posta al centro del grande mobile della sala.

"Grazie mamma, mi manchi" sussurrai ripensando a quel discorso che anni prima lei aveva rivolto a me.

Eccovi la terza storia, buona lettura MiracoloDiInverno _Black_Dreamer_

Contare le stelle M&K [concorso]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora