1. Quel terribile pigiama

59 7 0
                                    

Acciderbolina ma dove ho la testa?
Solo una cima di rapa poteva invitare le amiche per un pigiama-party senza averne uno.
Sì, sì, proprio così.
Reggetevi forte.
Io non ho pigiama.
Credo che tutto sia iniziato quando avevo, non so, due o tre anni. Ero una bambina difficile, non avevo ancora proferito la mia prima parola. Insomma, nessuna parola fin quando non urlai a mia madre - intenta ad infilarmi il pigiamino fresco di bucato -: LEVAMI 'STA MERDA DE PIGIAMA O TE SBATTO AR MURO!
E qui s'arriva al punto focale della mia storia: quando indosso un pigiama, mi trasformo.
La tenera, educata, sempre posata Gertrude scompare per far posto ad un'ignorante e becera borgatara.

Ricordo ancora la seconda notte del viaggio di maturità; ero rimasta in camera con Alfredo e ci si aspettava di passare una tenera nottata di passione. Ma non avevamo fatto i conti con il gelo che soffiava e le guarnizioni consumate delle finestre della stanza. Con quale tenerezza Alfredo si tolse il pigiama per darlo a me che - senza - sbattevo i denti e tremavo come una fogliolina. Ero così presa dal momento che, non ricordandomi dell'infausto effetto che qualsiasi pigiama sortiva sul mio carattere, me lo infilai di fretta e furia. Non l'avessi mai fatto! La Gertrude coatta si strappò la camicia dal petto e cominciò a sbraitare contro il poveretto: MA MORTACCE TUA E DE 'STO PIGIAMA CHE È PURE BRUTTO AR CULO! STANOTTE TE NE VAI 'N BIANCO PAPPONE!

L'ULTIMO DEI PIGIAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora