capitolo 2

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3 mesi dopo.

Risuonò la sveglia, mi svegliai con un mal di testa terribile, non riuscivo a stare in piedi. Chiamai la titolare dicendo che non potevo andare a lavoro perché stavo male. Andai a fare colazione e mi presi una bustina, mi feci una doccia e mi andai a vestire. Chiamai il mio ragazzo ma non mi rispose. Gli feci almeno 20 chiamate, ma niente di niente. Andai al supermercato per comprare qualcosa per il pranzo. Quando ritornai a casa mi squillò il cellulare, era lui, mi disse che non mi rispose perché dormiva, strano. Gli dissi se voleva venire a pranzare da me, mi rispose che non poteva, perché doveva sistemare la macchina. Anche quel giorno mi toccò mangiare da sola. Verso le 4 andai in palestra per i miei soliti allenamenti, li c'era il solito ragazzo che mi fissava giorno per giorno, non capendo il motivo del suo sguardo. Dopo 2 ore di allenamento, tornai a casa, mi feci un'altra doccia e mi misi sul divano, nemmeno avevo voglia di cenare. Lui per tutto il giorno non si fece sentire, non mi cercava quasi mai. Era diventato anche un po strano, non mi raccontava più la sua routine quotidiana, non mi diceva nemmeno di andare a mangiare da lui. Stavo male, non era più il mio ragazzo, era un'altra persona. Mi addormentai sul divano e mi squillò il cellulare, era mia madre, parlai un po con lei, poi chiamai mio padre, parlai un Po con lui è poi andai a letto. Triste, davvero triste.

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