Capitolo 4

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La mattina seguente mi alzai dal letto tutta stordita e con la testa che mi faceva un male da morire, la sera prima avevo anche vomitato per il troppo alcol, ma ringraziai tantissimo quel ragazzo per essersi preso cura di me per tutta la serata. Mi alzai, feci colazione e andai a vestirmi. Era domenica, potevo anche chiamare le mie amiche e andare un pó al mare con loro ma non ne avevo voglia perché ero davvero stanca. Così provai a chiamare il mio ragazzo, diciamo "ragazzo" perchè non si faceva sentire da almeno 3 giorni. Non capivo perché era così strano con me. Non mi cercava più. Era diventato come un estraneo. Quasi mi faceva venire i dubbi e pensavo cose che non volevo pensare. Comunque dopo che finì di vestirmi mi squillò il cellulare ed erano le mie amiche, volevano andare al mare e così gli dissi di si, tanto se stavo a casa mi annoiavo. Così mi misi il costume e mi preparai tutto l'occorrente.'Dopo una mezz'oretta arrivarono le mie amiche e salì in macchina con loro. Andammo in un posto veramente fantastico, l'acqua era limpida, azzurra è pulita. Mi misi l'olio abbronzante e mi sdraiai al sole, ma dopo 10 minuti sentì una voce maschile che urlava il mio nome, era lui, il mio ragazzo. Mi venni incontro come un pazzo e mi disse urlando: "Vattene immediatamente a casa, chi cazzo te lo ha detto di venire al mare da sola con le tue amiche?" Io mi alzai e gli gridargli contro, non potevo più vederlo, mi aveva fatta stancare. Lui se ne andò, io mi alzai e mi andai a fare un bagno, mi misi a nuotare verso il mare aperto piangendo. Ad un certo punto, sentì una mano che mi prese per il braccio, mi girai, ed era lui, il ragazzo della palestra. Mi fermò, mi abbracciò e mi disse di non piangere perché lui era lì con me. Mi asciugò le lacrime e mi accompagnò in riva. Andammo insieme al bar e mi offrì un gelato, è stato davvero gentile. Mi accarezzò il viso e mi diedi un bacio sulla guancia, mi accompagnò in spiaggia e mi diedi un bigliettino. Chiesi alle mie amiche di accompagnarmi a casa perché stavo troppo male per colpa di quello stronzo. Arrivai a casa e aprì il bigliettino che mi diede il ragazzo della palestra, ancora non sapevo il suo nome ma nel bigliettino c'era sia il suo nome che il suo numero di telefono. Si chiamava Francesco. Mi memorizzai il suo numero, ma non lo cercai perché ero davvero esausta. Mi feci una doccia e andai a letto.

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