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Gli occhi di Frost seguivano attentamente i movimenti della bionda tra i vestiti del negozio, un omone grosso in silenzio che stava fermo dietro ad una biondina esile e bassa.
«Frost! Non c'è bisogno tu mi stia così attaccato!» affermò girando gli occhi con un vestito appeso per la gruccia che teneva dietro alle spalle.
Jonny non la ascoltò e la spinse semplicemente nel camerino, quando uscì felicissima del nuovo abito che sicuramente avrebbe acquistato si girò verso la spalla destra di Joker e sorrise «come mi sta?!» esclamò mentre Frost continuò a fissarla indifferente. Harley girò gli occhi e sbuffò, odiava le persone di poche parole specialmente per una persona iperattiva e logorroica come lei.
Si rivestì e prese tutti gli abiti che aveva intenzione di acquistare per poi posarli sulla cassa e sorridere alla cassiera che seccata passava i vestiti con poca cura sul banco «sono Gucci! Li tratti come io tratto i miei bambini» sorrise Harley alla cassiera prima che lei scocciata iniziò a ripiegare gli abiti. Harley scoppiò una bolla in faccia alla ragazza e si appoggiò più avanti arrivandole quasi sotto al naso «Bud e Lou sono i miei tesori! Non li lascerei mai al mondo, sono così carini e sorridenti!!»

/ INFORMATION TIME \
(Per chi sappia dell'esistenza di Joker e Harley solo dopo Suicide Squad :)) )

BUD E LOU

BUD E LOU

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sono le due iene/animali sorridenti del Joker, inoltre i loro nomi sono ispirati alla commedia Abott e Costello

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sono le due iene/animali sorridenti del Joker, inoltre i loro nomi sono ispirati alla commedia Abott e Costello. Le iene del Joker sono anche apparse in Batman The Animated Series, The Batman e nei fumetti ma rimasero senza nome o sotto forma di "Bambini" come soprannome da parte di Harley. Joker finalmente confermò i loro nomi in The New Batman Adventures nell'episodio "I milioni di Joker" [Joker's Millions]
Recentemente sono anche stati inseriti in Injustice 2.
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La cassiera annuì annoiata prima che Harley la guardasse perplessa «che persona noiosa» si girò verso Jonny e gli fece una pernacchia prima di prendere le buste e salutare molto vivacemente la cassiera.
«andiamo da Louis Vuitton!» esclamò la gracile figura saltellando.
«hai fatto abbastanza compere, sta sera il Boss ha bisogno di averti già pronta per quando torna a casa.» disse fermamente Jonny con le borse dei vari acquisti stretti tra le mani.
Harley fece il broncio e con le braccia conserte seguì Frost, salirono in macchina e ben presto furono davanti alla dimora devastata del Joker. Il cancello aveva incise sopra grosse J accuratamente scelte dal Joker stesso.
Harley sorrise quando vide che Bud e Lou furono finalmente tornati a casa dalla loro "vacanza", Jonny non fece neanche in tempo di parcheggiare che Harley saltò giù dalla macchina e corse verso alle due grosse iene «Bambini!!» disse felice abbracciandoli dal collo mentre i due animali le leccarono le guance rossastre.
Jonny scosse il capo in disapprovazione mentre tirò fuori le buste dal bagagliaio dell'auto e si diresse in casa per posarle all'entrata, «Harley, sbrigati.» disse poi uscendo di casa, per poi entrare "in servizio" del Joker.
«forse dovresti smetterla di rompermi così tanto le scatole Frost! Harley fai questo, Harley fai quello, Harley non qua, Joker su, Joker giù, Joker non si fida di te blah blah blah» mentre porgeva fuori la lingua e con la mano imitava una bocca parlante da dietro un fiato pesante la investì e lei si pietrificò, completamente. Gambe e Braccia si ghiacciarono, smise perfino di respirare.
«non mi fido di te e mi sembra abbastanza ovvio del perché Harleen.» la voce roca, cupa e soprattuto irritata fece crollare in mille pezzi Harley, voleva scomparire sotto terra. Impaurita iniziò a tremare come una foglia mentre gli occhi notevolmente scuri girarono intorno a lei come per intrappolarla in un cerchio. Il bastone si posava con forza sulle mattonelle dure mentre Joker ringhiava «m-mi dispiace Puddin» balbettò Harley prima che Joker la zittì con uno schiaffo «vai a prepararti e smettila di buttare fuori stronzate.»
«s-subito» Harley sparì dietro la porta di casa prima che Joker sfogò la sua rabbia in un urlo, che Harley sentì chiaramente e rabbrividì, Joker arrabbiato non era il meglio per lei e la sua salute.
Decise di tirare uno dei vestiti appena comprati, rosso, nero e sopratutto sexy, nel tentativo di compiacere il Joker. Legò i tacchi scuri e si arricciò dolcemente i capelli in boccoli che le incorniciavano il viso alla perfezione, si truccò e scese di fretta per poi stare in silenzio ed abbassare lo sguardo sui gradini in mattone dell'entrata.
«muoviti!» urlò l'uomo dalla chioma verde e quasi Harley inciampò per precipitarsi in macchina.
Dalle labbra pitturate di rosso un altro ruggito uscì da lui mentre accendeva il motore ed usciva dalla dimora, ci fu per un po' silenzio, paura..e Joker annusava la paura come niente, la sentiva in aria come un profumo pungente. Iniziò a ridere per poi porgere Il Sorriso ad Harley, lei trattenne il fiato per poi stringere le ginocchia e serrare gli occhi, aveva iniziato a tremare all'impazzata quando la macchina si fermò, temeva il peggio.
«Puddin mi dispiace non so come farmi perdonare ti prego non mi picchiare!» disse tutto d'un fiato quasi urlando per poi aspettare alcuni secondi e realizzare di essere semplicemente ad una stazione di servizio. Joker sorrise «cupcake, lo sai che papi ti punirà sta sera.»

DESIRE / Joker x HarleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora