Capitolo 1

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Ero stesa sul letto, Giorgia continuava a riempirmi di messaggi, spazientita, ma io noncurante fissavo il soffitto con le cuffiette. La musica era un po' come le sigarette, riusciva a rendere tutto più ovattato, indifferente, quasi più bello.

Dopo l'ultima canzone, una delle mie preferite al momento, decisi di scendere al piano di sotto e controllare le assillanti notifiche di Giorgia.

Nemmeno il tempo di sbloccare il cellulare che arriva la sua chiamata:
"Rav! Ma cosa cazzo stai facendo?! Ti avró scritto almeno sei messaggi!"
"Lo so, è solo che stavo facendo una cosa"
"Mhh e sarebbe?" disse con tono scettico.
"Cose mie"
"Guarda Rav ti picchierei, so che stavi cazzeggiando su, vieni in via Leonardi, ti aspetto lì"
"Arrivo!"
"Seh basta che non ci metti un'eternità ok?!"
"Sii" dissi sospirando.
"Muoviti scema" disse, chiudendo la chiamata.

Indossavo i miei soliti jeans attillati e strappati ovunque, una maglietta bianca rigata di nero e un paio di Vans grigie. Non mi piaceva indossare colori troppo accesi, mi ricordavano il mio essere bambina, e di sicuro avendo 16 anni non lo ero più.

Poi con notevole pigrizia presi le chiavi avvolte da un vecchio portachiavi di legno, lo zainetto di pelle beige, la mia fidata felpa nera comprata più di un anno fa e uscii di casa, non prima di essermi specchiata per almeno 30 secondi dando un minimo di decenza a quei terribili capelli arruffati.

In circa cinque minuti arrivai da Giorgia, che corse ad abbracciarmi come suo solito, lì c'erano anche Silvia, Ludovica e Marco, li salutai tutti e mi sedettetti affianco a Silvia, mentre Giorgia mi raccontava di Antonio e di come era andata sommariamente la cena di ieri sera.

Non mi sono mai piaciute le cose romantiche, non mi sono mai innamorata, e pensavo all'amore come una cosa di cui francamente non mi importava. In ogni caso ascoltavo ció che mi raccontava Giorgia, mi piaceva vederla felice di quella relazione.

Io invece non riuscivo proprio a trovare l'anima gemella, avevo provato a frequentarmi con alcuni ragazzi prima di allora, ma il tutto è sempre stato fallimentare. Sopratutto con Alessandro, la peggior relazione di tutti i tempi.

Iniziavo a pensare che forse essere single era la miglior scelta, ma spesso mi capitava di sentire il bisogno di qualcuno che davvero mi capisse.

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