Capitolo 2

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Mentre eravamo seduti a cazzeggiare arrivó Manuel con quattro ragazzi mai visti prima, che si presentarono a noi come Luca, Christian, Matteo e Federico. Io li guardai attentamente, li avevo già visti lo scorso anno, o forse anche due anni fa, non ci avevo mai conversato, ma sono convinta di averli intravisti in giro. Infatti uno di loro disse che erano qui in vacanza e che venivano da un paio di anni a visitare i nonni.

Uno di loro mi colpì più del solito, era molto alto, biondo e di carnagione chiara. Il che è decisamente strano. A me piacciono i ragazzi mori, e devo dire che Christian non era per niente male, ma quello che mi colpì di più fu il biondino, nonostante non avesse detto altro che un fievole "ciao" collettivo. Come aveva fatto un "ciao" a colpirmi così tanto?

Dopo un po' smisi di pensarci, andammo al nostro solito pub a prenderci qualcosa da bere. Mi sentivo stranita, ma con indifferenza bevevo il mio Sex on the Beach ascoltando le squallide battute di Marco e Manuel. Era una delle nostre tipiche serate, nulla di speciale. Verso le 3:00 decisi di andare a casa, essendo stanca dalla sera prima, così salutai tutti e mi incamminai, sentendomi addosso lo sguardo di quel Matteo.

Tornai a casa in silenzio, cercando di non svegliare i miei genitori, salendo le scale con assurda cautela per poi sgattaiolare in camera mia e andare a letto. Mentre mi avvolgevo nella trapunta estiva pensavo a quel Matteo, era assurdo, lo avevo incontrato quella sera, a malapena ricordavo i tratti del suo viso, eppure continuava a ridisegnarsi nella mia mente.

Pensai tra me e me che stessi diventando frustrata con qualsiasi ragazzo belloccio in fondo e quindi era parso normale interessarsi a quel Matteo, così finalmente chiusi gli occhi.

La mattina dopo, assonnatissima, fui costretta a svegliarmi visto che il suono dell'aspirapolvere di mia madre mi stava trapanando i timpani. Di malavoglia infilai le mie fantastiche ciabatte rosa e scesi a fare colazione.

Mia sorella stava già addentando un cornetto con la crema quando masticai il mio solito "buongiorno". Lei ricambió spingendo l'incarto dei cornetti nella mia direzione. Mentre mi gustavo il cornetto grondante di cioccolato aprii Facebook come di routine e risposi ai messaggi. Quel ragazzo lo avevo già dimenticato, come pensavo.

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