Il tentativo dell'Erede

L'inizio del viaggio...

Albus Severus Potter sapeva che tenere nascosto l'ultimo giratempo esistente si sarebbe rivelato utile. Si trovava ora a prendere nuovamente in mano le redini della sua vita: avrebbe potuto migliorare il mondo magico, ma soprattutto avrebbe potuto migliorare il mondo di suo padre, il quale per una vita si era battuto per gli altri, e non aveva ricevuto altro che una vecchiaia colma di malesseri. 

Il ragazzo prese tra le dita la rotellina dorata e regolò l'oggetto magico: 30 ottobre 1981, Godric's Hollow. All'istante venne risucchiato in un vortice psichedelico, e in men che non si dica si ritrovò proprio lì, nel piccolo paesino di suo padre, proprio il giorno prima della morte dei suoi nonni.

Albus non aveva un piano ben preciso, tutto ciò che doveva fare era evitare la morte di Lily e James Potter, ma come? Sapeva benissimo che se li avesse semplicemente avvertiti del pericolo, Voldemort non avrebbe mai perso i suoi poteri e probabilmente avrebbe conquistato il mondo... Ma un tentativo doveva pur farlo. 

Corse verso casa Potter e con tutto il coraggio del mondo suonò al campanello. Rispose una donna graziosa, dolce e con dei bellissimi occhi verdi: Lily Potter. "Ciao caro, chi sei? E cosa ci fai da queste parti?" Chiese la donna con evidente disagio, non aspettava sicuramente visite. Albus saltò i convenevoli e spiegò immediatamente a Lily che cosa stesse accadendo, le disse che lei, James e Harry dovevano scappare, e che insieme avrebbero pensato a Voldemort. 

La donna e il marito si dimostrarono naturalmente diffidenti, ma dopo che Albus gli parlò di Severus Piton e dei Malandrini come se stesse raccontando una fiaba, furono costretti a credergli. I quattro scapparono e Albus fu sorpreso nel vedere suo padre così piccolo e ignaro del futuro che avrebbe affrontato. Albus avrebbe lottato per lui, per garantirgli una vita migliore, piena di affetto e senza traumi. Per una volta, sarebbe stato degno del nome Potter.