Capitolo 1

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L'orologio sul comodino segnava le 7:40.

Apro gli occhi ancora assonnati e mi volto sul lato sinistro del mio letto a due piazze.
Al mio fianco vedo il mio migliore amico Noah, con gli occhi chiusi e con il viso così dolce da volerlo prenderlo a morsi.

Nella mia camera lui ha sempre un aspetto stupendo, il suo incarnato calza a pennello con le tre pareti bianche che avvolgono il letto, (tranne per quella di fronte nera, in quel caso lui farebbe da contrasto) strano a dirsi ma la sua pelle profumata e bianchissima mi provoca i brividi.

Lo so è solo il mio migliore amico e ci conosciamo ormai da anni, ma non giudicatemi troppo presto.

Mi stropiccio gli occhi ancora con quel sorriso che mi ha provocato lui, sorridendo a sua volta nel sonno e mostrando la leggera fossetta.

Mi alzo trascinando i piedi fino al piano di sotto, dato che tutti in casa stavano dormendo, prendo un bicchiere dalla dispensa e lo riempio d'acqua poggiandomi al lavandino, aspettando qualcosa che non tardò ad arrivare..

Lui, eccolo lì sullo stipite della porta ad osservare ogni mio minimo movimento, so che vi sembro innamorata o non so cosa ma siamo davvero molto amici e ci amiamo solo in questo senso e non altro.

Dormiamo spesso insieme, usciamo spesso insieme e andiamo insieme a scuola quindi la nostra vita è normale che sia legata da un filo sottile.

Noah si avvicina e mi stampa un bacio sul collo e con la voce roca mattutina mi dà il buongiorno.

"Pensi che mi stancherò mai di questo?" Mi dice guardandomi mentre sistemo il bicchiere sul lavello.

"Di cosa?"  Rispondo sorridendo.

"Della tua sveglia personalizzata, di te con la mia camicia o..valuta tu, di dormire con te"

Prima che finisca la frase arrossisco un po perché so che il nostro rapporto non lo cambierei con nessun'altra cosa al mondo.

"Penso proprio di no, amo questi risvegli" Dico con un tono pacato.

"Zoe smettila di fare quella vocina sexy, non riuscirai a portarmi a letto"
Dice lui con una faccia da pervertito.

"Ma, non ho mai pensato questo, stupido" Mi avvicino e gli tiro un pugno sul braccio possente.

"Okaay scusami principessa.
oggi che si fa?" Chiede mentre versa un po di latte nel tè.

Ci penso su qualche secondo dato che oggi non dobbiamo essere a scuola.

"Mi porterai da qualche parte a divertirmi come non mai"
Sogni a parte, è da molto tempo che non mi diverto davvero quindi deciso qual è il programma per oggi, prima di ritornare alla vita squallida di tutti i giorni.

"Oooh ho in mente qualcosa che ti farà rimanere senza parole. 
Adesso andiamo al Luna park o come cavolo si chiama e stasera andiamo ad una di quelle feste tanto belle che organizzano i tuoi amichetti"

Noah stette almeno dieci secondi in silenzio per poi riprendere parola.

"Ehm i luna park ti informo che sono aperti solo di sera qui e per la festa invece, accetto la tua offerta, anche perché mi hanno invitato proprio stasera ma avevo rifiutato per colpa tua"

"Oh scusami non ne ero al corrente"

"Figurati, non te l'ho detto io per dispetto"

" Ah grazie con tutto il cuore amico mio" Gli do un pizzichino sui muscoli che si ritrova il ragazzo di fronte a me.

Ha quei riccioli che gli cadono sulla fronte e che costantemente si sposta all'insù, che mi fanno andare in estasi e quegli occhietti verdi che neanche uno smeraldo sa cosa siano.

Ritornando a noi, qui, sul pianeta terra. Noah mi sta sventolando una mano davanti gli occhi per vedere se sono ancora viva o no, quindi decido di dargli un segno della mia presenza.

"Noah togli sta mano, che mi intrippo gli occhi, grazie.
E se non ti dà fastidio adesso andrei a cambiarmi in santa pace, facendo una doccia calda, bollente."
Nel frattempo salgo le scale di casa mia finendo direttamente in bagno, pronta per la doccia.

Stamattina stranamente i rumori del traffico cittadino sono spariti, sembra di stare in campagna dove gli uccellini cinguettano felici e la tua mente viaggia come in un mondo parallelo.

Ok, forse sto esagerando, la mia mente vaga troppo libera all'immaginazione stamattina e mi sono fatta prendere la mano, un po troppo, lo ammetto.

Vorrei ammettere che il mio stupido migliore amico non mi provoca più nulla dopo quell'episodio passato, ma non è così.

Mi faccio ancora trasportare da lui come fosse dio sceso in terra e a volte sbaglio rendendomi ridicola, non so se lui lo ha capito però, non so se ha notato come mi incanto a guardarlo di nascosto mentre sta al cellulare oppure mentre è chino sui banchi di scuola, fatto sta che mi fa perdere la testa a volte, e mi pare che lui non sia molto da meno.

Soprattutto dopo quello che è successo ieri sera, la sua poca coerenza non ha mai fine...

Ancora penso a come mi stringeva ieri notte dopo quell'incubo che lo ha fatto singhiozzare fino a svegliarsi.

Comunque no, dobbiamo rimanere amici e da tali dobbiamo rispettare certe regole che vietano comportamenti inadatti.

Finita la doccia esco e vado in camera mia per scegliere qualcosa da mettere per andare a casa della mia migliore amica per pranzo e fare una maratona di pll.

"N-noah che ci fai qui, dovrei cambiarmi" Dico quasi urlando, agitandomi per niente.

"Calma tesoro sto uscendo, io sono pronto mi trovi al piano inferiore."
Finisce facendo l'occhiolino, naturalmente ricambio con un sorrisetto nervoso.

Metto il mio solito pantaloncino di jeans e una magliettina grigia semplice insieme a delle adidas bianche.

Esco dalla mia camera e trovo Noah al telefono.

Ciao ragazze❤️
questa nuova storia l'ho iniziata per gioco, da uno spunto che ho avuto di sera così ho buttato giù quattro righe, spero vi piaccia e se ci sono errori scrivo dal telefono quindi non insultatemi, grazie mille❤️

Intrecci del destino//H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora