Capitolo 13

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Ale mi chiese cosa fosse successo, gli raccontai tutto e.. Lo abbracciai piangendo, mi uscivano i goccioloni dagli occhi. Gli raccontai tutto, mi abbracciò ancora più forte, dopo circa 5 ore ricevetti una chiamata dall'ospedale di Milano mi dissero di andare subito lì, Ale prese la macchina e il cane e partimmo. Il dottore ci accolse, ci portò in una stanza vuota e.... I miei genitori erano morti, le persone che mi hanno sostenuto per 18 anni sono morti! Non riuscì più a dire nulla, l'unica cosa che facevo era piangere e piangere, mi chiesero se volessi vedere i miei, ma io dissi di no, non accettai, non volevo vedere i miei genitori morti, non volevo che il ricordo dell'ultima volta che li vidi su un lettino dell'ospedale con una coperta che gli copriva fino al viso.
3 giorni dopo ci fu il funerale, mi misi un vestito nero con un velo nero sul viso, non riuscivo a crederci.
Dopo qualche settimana riuscì a ragionare ancora, in fondo capì..... È la vita, non possiamo farci niente, si nasce e prima o poi si muore.
Riuscì a riprendermi dal trauma e continuai con la mia vita. Io e Ale tornammo al lavoro, io assunsi una dog sitter,perché gli orari del lavoro non ci permettevano di stare sempre con lui, a portarlo a fare i bisogni...
Continuai con la mia vita, ma con sempre i miei genitori nel cuore, ogni tanto andavamo a messa e quando andavamo dopo facevamo anche un giro al cimitero, erano tutti e due sotto la stessa lapide, si amavano molto, ma so che sono ancora insieme e si amano ancora lassù. Mi mancheranno molto ma come ho detto prima questa è la vita.
------------------------------------------------------------------------------------------------------- lo so questo capitolo è più corto rispetto agli altri ma la continuazione la voglio mettere nel prossimo capitolo

Un'amore a prima vistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora