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백연

Ancora non mi sembra vero di aver accettato. Tre milioni di won sono troppi soldi per lasciarseli sfuggire. E Chanyeol ne è consapevole. Mi ha avuto nel momento in cui quella cifra sbalorditiva è uscita dalle sue labbra perfette. Nonostante la diffidenza e la preoccupazione per come diavolo farò a lasciare la città per una settimana senza che il mondo crolli in mia assenza, ho detto di sì senza esitazioni.

Forse sono troppo avido. Non posso farmi scappare un'opportunità simile, e questo mi fa sentire malissimo, nonostante io continui a ripetermi che lo faccio per la mia famiglia. Per mio fratello, Sehun. Ha solo sedici anni e odio vedere che ragazzaccio sta diventando. È dolce, ha un cuore d'oro, ma a scuola frequenta un gruppo di pessimi soggetti e fa cose tipo saltate le lezioni e rubare nei negozi, e sa anche che qualche volta ha fumato erba. Ho sentito la puzza sui suoi vestiti.
A mia mamma non interessa. Interessa solo a me. E ora me ne vado per una settimana. Sarà fuori da scuola solo per metà di quel tempo, eppure sarà sufficiente perché si infili in qualche casino.
Il tiro alla fune che infuria nel mio cuore mi lascia quasi senza fiato.

"Perché te ne vai?".
Tiro fuori dalla mensola superiore dell'armadio il vecchio borsone che nessuno uso da un pezzo e lo lancio sul letto di mia mamma. Quando atterra, si alza una nuvola di polvere.

"Non starò via molto".

"Una settimana, Baekhyun. Mi lasci qui con la mamma per sette dannati giorni". Sehun si lascia cadere sul letto accanto alla borsa e tossisce per la polvere nell'aria.

"Non dire parolacce". Gli do un ceffone sul ginocchio e l'altro si rotola con un guaito esagerato. "È un lavoro speciale che mi pagherà un sacco di soldi. Festeggeremo un buon Natale".

"Non me ne frega un cazzo del Natale".

Gli lancio un'occhiataccia, e il minore mormora delle scuse poco convinte. Da quando si sente così a suo agio a imprecare davanti a me? Cos'è successo al piagnucoloso fratellino che mi seguiva dappertutto come se mi adorasse?

"E quale lavoro speciale ti paga un sacco di soldi in così poco tempo?". Il sarcasmo nella sua voce è evidente. È troppo giovane - no, non proprio, mi sto solo illudendo - ma spero che non pensi che sto andando a prostituirmi.
Anche se io mi sento così.

Il mio cervello si sforza di trovare una risposta sensata. Raccontargli la verità è fuori discussione. Non gli ho detto quanti soldi prenderò, sa solo che sono tanti. Non l'ho detto neanche a mia madre, non che a quest'ultima importi. Sono ventiquattr'ore che non la vedo: ha un nuovo ragazzo, e ora sarà sicuramente con lui.

"Farò da baby-sitter per una famiglia mentre i genitori vanno in vacanza per il Giorno del Ringraziamento. Hanno tre bambini".
La bugia mi esce dalle labbra senza troppa fatica, il che mi spaventa.

Sehun scoppia a ridere, stronzo. "Il baby-sitter? Tu odi i bambini!".

"Non è vero". In effetti li odio. "È una bella famiglia". Non ho idea se i Park siano una bella famiglia. "E starò in una villa enorme".
Chanyeol mi ha detto che la sua famiglia vive a Busan. Non ci sono mai stato, ma ne ho sentito parlare. Ho fatto una piccola ricerca su Google in biblioteca e ho visto le fotografie. Sembra un posto fantastico. E piuttosto costoso.
Paura.

"Scommetto che non hai voglia di andarci". Sehun si siede a passa un dito sopra la borsa di lana, lasciando una traccia nella polvere. "Sembrerai uno stronzo squattrinato, se ti presenti con questa borsa merdosa".

lies | pcy × bbyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora