Scusa!!! Ma ti amo

Capitolo 3

Io:"Michele,che ci fai qui?"
M:"Stavo,uscendo e mi stavo chiedendo se volessi venire con me?"
Io:"Stavo uscendo proprio ora".
A quel punto Michele scivola dalla finestra e io lo reggo dalla maglia.
"Aggrapati alle mie mani!!!"Lui lo fa, risale sulla finestra si ributta per poi porgermi la mano Io la prendo e salto.
M:"Comunque, non dovevi preoccuparti così tanto.Abiti al secondo piano!!!"
Io:"e allora!?!Potevi farti male!!!"
Ti preoccupi per lui eh?...Il primo segnale dell'innamoramento.
Non parliamo per un po' e alla fine sono io a rompere il ghiaccio.
"Visto,come ti guardava Alessandra,oggi"mi sembra confuso"Non parliamo di Silvia e Camilla".Ok l'ho detto in modo troppo irritato.
"Non so neanche chi sono!"
Ora c'è troppa tensione tra noi. Colpa mia non dovevo dirlo.
Arriviamo alla "Nostra" panchina e ci sediamo.Non so come ci ritroviamo così:Sdraiati in lati opposti.Io con la testa vicino alla sua spalla e lui con la sua testa vicino alla mia spalla.Parliamo.
M:"Qual'é la tua passione piú grande?"
Io:"La musica".sospiro"Lo so é ridicolo".
"Non é ridicolo"e poi aggiunge"anzi é coraggioso da parte tua condividere il tuo sogno con me".
"Raccontami chi sei".
"Come?"
"Non credo che sei comparso dal nulla una notte".
"Prima di venire a vivere qui vivevo con i miei genitori"gli si stacca la voce per un secondo poi continua"in Emilia-Romagna,facevano entrambi i poliziotti e durante un inseguimento un ladro sparó a loro e morirono" intreccia i miei capelli nella sua mano"E ora vivo con mio cugino Steven che ogni sera si scopa una ragazza ecco perché mi hai trovato ieri notte in giro e anche questa".
Mi alzo e mi siedo sulla panchina."Mi dispiace.So che non poú servire a niente e non può cambiare niente ma mi dispiace".
Lo abbraccio.
"E tu?Perché vagavi per la notte?"
"Non riuscivo a dormire.Non volevo dormire.Ero in ansia per il primo giorno di scuola e mi stavo annoiando quindi ho fatto la prima cosa meno noiosa che mi veniva in mente".
"Posso chiederti perché ieri hai pianto alla parola
migliore amico?" dice con un tono cosí gentile e comprensivo "Se ti va"
Mi ristendo com'ero prima e vedo che anche lui fa lo stesso.
"Dalla prima elementare fino al inizio della seconda media avevo un migliore,Marco con lui ridevo,scherzavo,mi confidavo sapevo di potermi fidare avevamo un gruppetto io,lui e altre due ragazze. Un giorno l'amica di queste due ragazze ci chiese se poteva stare con noi.Io e Marco  non rispondemmo,ma eravamo assolutamente contrari.Il giorno dopo c'é la trovammo con noi.
Marco mi chiese se volevo stare con lui e sua cugina e altre sue compagnie di classe.Io non volevo perdere lui,ma ne anche le altre due. Per sintetizzare da un giorno all'altro sono stata con quelle tre stronzette che mi hanno scaricato dopo un pó di mesi".
"Mi spiace".
"Ti prego non provare pena per me"La mia voce si interrompe e poi riparte"ho scritto un sacco di lettere ma non ho mai avuto il coraggio di fargliela vedere e anche una  canzone".
Perché gliel'ho hai detto?!?
"Vorrei sentirla"
"Un giorno,magari"
"Mi farai anche leggere le lettere?"
"Vedremo"
"Comunque"dico tirandomi su e porgendogli la mano"Si,capisce che sei romagnolo"
"Da cosa?"
"I romagnoli sono sempre carini,almeno alcuni"
No,non é possibile!Troppo bello per essere vero!!!Giurerei di averlo visto arrossire.
Il giorno dopo:
Mi sveglio puntuale.Mi metto un vestito rosso scuro che arriva fino a metà coscia e mi lascia una parte della spalla nuda.
Mi faccio uno chimion e metto i miei occhiali.
Esco da casa ma non trovo ne Alessandra ne Michele.
Guardo sull'autubus,chiamò Alessandra e Michele ma niente.
Alla fine salgo sull'autubus e intanto qualcuno mi chiama.
Alessandra.
Io:"Pronto!?!Ale dove sei?!
A:"Ho la febbre"
Io:"Potevi anche dirmelo prima!!!"
A:"Ok,scusa.Buona giornata"
Metto giú il cellulare ed entro a scuola.
Ad aspettarmi dentro c'é Camilla strano é senza Silvia.
Mi prende il braccio e dice:" fa vedere" fa un ghigno malefico"Di chi é questo numero?"
"Mio fratello"
"Non mentire!Abbiamo visto tutti Michele che scriveva sul tuo braccio"
Faccio spallucce"Non so di cosa parli"la lascio sola e mi inorridico per quello che vedo.