Truth! {Kol}

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Casa Mikaelson è una delle più grandi ville che abbia mai visto ed è facile perdersi se non si conosce a fondo e io ho fatto questa fine.
Mi sono persa mentre ammiravo i quadri appesi alle pareti e le foto di una persona ben precisa. Ormai da molto tempo sento questi sentimenti per questo originale: Kol Mikaelson il cattivo ragazzo, killer e psicopatico. Mi sono proprio superata nella scelta!

Dopo 5 minuti sono difronte a una scalinata, finalmente. Scendo al piano terra. Non è stato facile entrare, ma neanche uscire lo è!
Avevo superato l'uscio per scoprire che piano avesse in mente Klaus e mi sono persa nell'intento.

Giro l'angolo e mi fermo notando una figura seduta sul divano in pelle del grande salone. Il mio cuore perde un battito, non per paura, ma per amore.
Io e Kol abbiamo condiviso un sacco di momenti magici. Uno di questi è stato quando suo fratello ha provato a rapirmi, lui gli ha spezzato il collo pur di salvarmi e si è messo contro di lui rischiando di tornare nella bara.

«*tuo nome*, finalmente sei riuscita a trovare le scale. È da un po' che ti sento camminare.» esclama alzandosi dal divano e avvicinandosi a me.
I raggi del sole che tramonta entrano dalla finestra baciandogli il volto e dandogli un certo fascino. Ormai è a pochi passi da me.

«Come mai sei venuta qui? Mio fratello non ti aveva detto di stare lontana da questa casa?» le parole non mi escono di bocca, sono rossa e il cuore mi batte all'impazzata

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«Come mai sei venuta qui? Mio fratello non ti aveva detto di stare lontana da questa casa?» le parole non mi escono di bocca, sono rossa e il cuore mi batte all'impazzata.
Kol Mikaelson è qui difronte a me con tutto il suo splendore!

«Allora? Il gatto ti ha mangiato la lingua? Perché se non è così mio fratello potrebbe tornare da un momento all'altro e staccartela!»
Ecco, in questo momento le parole mi sono venute, ma non la verità! Che gli posso dire: "Ehi,guarda sono entrata in casa tua per scoprire cosa tramavate!"? No. «Ehm,volevo...venirti a trovare, sai noi due non parliamo molto in questo periodo e...-» il ragazzo mi interrompe avvicinandosi a me con un sorrisetto che mi fa accapponare la pelle.
«Tesoro, dimmi la verità o sarò costretto a soggiogarti e lì mi arrabbierei di più!» mi minaccia.

In questo momento non ragiono, ma non posso dirgli la verità, sarebbe pericoloso per me e per i miei amici. «Ok,l'ultima volta che sono venuta ho dimenticato una cosa e volevo venirla a riprendere.» l'ho detto con così tanta serietà che, quasi quasi, ci credo pure io.
Si è avvicinato ancora di più a me. Sento il suo respiro e lui il mio, ho le farfalle nello stomaco e la testa non sta ragionando molto.
Mi guarda dritto negli occhi e mormora: «Dimmi la verità
Mi sta soggiogando.

Le parole mi escono sole, senza ritegno: «Sono venuta a vedere cosa tramava tuo fratello, ma mi sono persa e poi lo sai già!» sbatto le palpebre più volte prima di capire cosa ho appena detto.
«Grazie per la tua sincerità, *tuo nome*, ma adesso sei pregata di uscire. E la prossima volta che vuoi venire chiedimelo.».

Esco fuori da quell'enorme labirinto di corridoi. Kol sembrava abbastanza tranquillo, non si era arrabbiato. Metto le mani in tasca. Sento qualcosa, tutto stropicciato.
Lo tiro fuori, è un biglietto.
C'è scritto, in una calligrafia arrotondata: "vorrei conoscerti meglio!
Kol"
E sotto c'è il suo numero di telefono.

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