Chapter 4

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La stanza è vuota,afferro il telefono,sono già le undici,mi alzo e scendo al piano inferiore, le scale scricchiolano sotto il mio passo,neanche in cucina c'è nessuno,ho fame!

Dopo ieri sera ho un mal di testa terribile,decido di prendere un'aspirina dopo aver mangiato qualcosa, sul frigo c'è un biglietto:

'Siamo andati a fare la spesa,Ginevra è andata via, torniamo fra poco!'
firmato Margherita.

Il frigo in effetti è quasi vuoto,bevo solo un succo e inizio a cercare le aspirine,se non sbaglio Milla le conserva in bagno;
la porta è chiusa,quando la apro rimango sbalordita,la visione che ho davanti è celestiale,le mie gote sono rosse, penso di essere un peperone,osservo per intero la figura,le goccioline d'acqua accarezzano la pelle abbronzata,il fisico perfetto,il petto esegue movimenti costanti,i muscoli in tensione,arrivo al volto,i capelli sono spettinati e le labbra rosse,mi guarda e ride
-Se continui a guardarmi così mi sciupi però!-sono paonazza
-Ho bisogno di un'aspirina,torno dopo!-chiudo la porta alle mie spalle,mi appoggio al muro e respiro, ho perso un battito,tocco le guance che bruciano e a passo veloce mi dirigo in camera.

Non è possibile,mi perseguita, è ovunque,anche qui, dovevano essere giorni tranquilli ma la vedo dura.

La testa sta per esplodere,mi decido ad uscire,il bagno è libero,ripensando alla scena di prima mi maledico per non aver bussato,prendo l'aspirina e scendo in salotto.
-Ti piace scappare eh?-il divano si abbassa leggermente, lo guardo,indossa una semplice maglia nera e dei jeans
-Dovevo bussare,scusami!-mi soffermo sulle sue labbra,queste maledette labbra
-Potevi restare,sarebbe stato più bello!-mi sorride in modo malizioso
-Non mi piacciono i tipi come te,anzi li detesto!- sbotto con ira alzandomi
-I tuoi occhi dicono l'opposto-sono già in cucina-ah,questo jeans ti fa un sedere fantastico!-.

Detesto i tipi come lui,gente da una botta e via,dal togliamoci il pensiero,meglio prima che poi,odio i ragazzi superficiali,quelli che non danno la giusta importanza ai particolari.

-Siamo tornati!-la porta è aperta e Milla sta urlando,blatera cose che non capisco,sorrido e basta, dietro di lei Alfredo con due buste in mano
-Milla non urlare,ti prego!-
Marghe mi guarda esasperata, anche quel biondino simpaticone è in cucina,sta parlando con Alfredo di una macchina,ma non riesco a capire bene.

-Allora ragazzi chi vuole cucinare?- Milla mi guarda
-Su Ali,fai una pasta eccezionale!-sorrido-Mentre Leo,tu puoi fare il pollo!-esclama Alfredo,mi giro verso di lui,lo inceneriscono con lo sguardo, Margherita mi spinge ai fornelli, mi toccherà cucinare con quel troglodita di ragazzo,mi sta altamente antipatico,lui e i suo modi da sbruffone.

-Ragazzina,sai anche cucinare?-dice in tono derisorio
-sicuramente meglio di te!-sta tagliando le patate
-mh, vedremo,mia madre è una cuoca eccezionale, e io ho imparato tutto da lei!- scoppio in una risata fragorosa
-Se lo dici tu!-
il mio telefono vibra,non faccio in tempo a prenderlo che è nelle mani di Leo
-Guarda qui, un ammiratore segreto che si firma con L!-cerco di riprendermi il telefono ma lo alza,inizio a saltare ma non ce la faccio
-Su su,vediamo se ce la fai!-
muove le mani in modo frenetico,seguo i suoi gesti e capovolgo la situazione, il telefono è nelle mie mani ma sono bloccata tra lui e il frigo e non vuole lasciarmi passare
-Spostati!-urlo esasperata
-Io così sto proprio bene,ho una bella visuale da qui-
lo guardo in modo interrogativo e poi comprendo di avere una canotta bianca che saltando si è leggermente abbassata
-Stupido,ignorante,perverito, allontanati da me!-gli tiro uno schiaffo e lo spingo via.

Sono rimasta in camera fin quando il pranzo non è stato servito,ho chiesto a Milla di finire di cucinare,sono seduta in mezzo tra Alfredo e Marghe,Leo mi guarda ma non parla,io nemmeno,non ne ho voglia;chiedo scusa e mi alzo,ritorno in camera e verso sera inizio a prepararmi,Lorenzo nel messaggio mi chiedeva di uscire,di andare in un locale in riva al mare a ballare,indosso un vestito bianco,corto che evidenzia le mie lentiggini.

Quando scendo gli occhi di tutti mi sono puntati addosso
-Ali,sei stupenda!- mi dice Milla
-Dove stai andando vestita così?-Alfredo mi guarda in modo scontroso -In un locale,dai non fare il fratello geloso!-lo rimprovero scherzosamente,Leo mi sta incenerendo con lo sguardo,non mi toglie gli occhi di dosso
-È arrivato Lorenzo,a dopo!-
esco chiudendo la porta.

-Ciao Ali-mi saluta il ragazzo passando mi il casco
-sei davvero bella!-
sorrido con gli occhi,lo bacio sulla guancia e salgo sul motorino.

Il locale a vista mare è pieno di gente,tanto che c'è anche un pò di fila,la musica è assordante
-Lore,balliamo?-mi prende la mano e mi trascina in pista,dopo un pò ho i piedi doloranti
-vado a sedermi!-grido per farmi sentire a causa della musica alta
-vengo con te!Andiamo sui divanetti-dopo esserci seduti Lorenzo inizia a farmi delle domande e io rispondo volentieri
-Dai,usciamo fuori,sulla spiaggia si sta meglio!-
annuisco e lo seguo.

In spiaggia ci sono numerose coppiette,io e Lorenzo ci appoggiamo ad una barca,mi accarezza il braccio
-Si,vorrei fare giurisprudenza,mio padre era un avvocato molto conosciuto qui in zona-
gli ho appena chiesto cosa volesse fare dopo il liceo
- Anche mio padre è avvocato-
do poco peso alle sue parole e al tempo verbale utilizzato,odio quando la gente prova pena,ti guarda e dice 'mi dispiace' preferisco coloro che evitano l'argomento,non c'è bisogno di spiegazioni,non si può fare più niente,così continuo il discorso,restiamo a parlare per un lasso di tempo enorme,siamo allungati,io appoggiata a lui che mi accarezza la schiena
-Dobbiamo andare,sono le quattro!-mi aiuta ad alzarmi e mi accompagna a casa.

Si ferma davanti il cancello, scende dal motorino e mi abbraccia
-Prima di partire, chiamami,voglio salutarti per un'ultima volta-
lo bacio sulla guancia
-Grazie di tutto,sei stato davvero gentile!-mi stringe più forte
-mi faccio sentire io,a domani-continuo mentre lui va via.

Apro la porta evitando di fare rumore,tolgo le scarpe e inizio a camminare sulle punte
-Ti sei divertita?-
Leo è in piedi sulle scale e mi sta guardando
-Si,è stata un bella serata!-esclamo imbarazzata
-Vi siete baciati?-mi domanda con tono duro
-Non ti interessa Leo!-rispondo seccata dirigendomi in cucina,
ho molta sete
-Con questo vestito immagino come lui si sia divertito-sto per sputare l'acqua all'udire quelle parole
-Non sono mica tutti come te!Ci sono ragazzi sinceri che vogliono un relazione stabile e una ragazza fissa ma tu non fai parte di questa categoria-dico infuriata puntandogli un dito contro - e poi,io non bacio gente che conosco da soli due giorni e ora scusami ho sonno!-
dico uscendo dalla cucina.

Di me e di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora