<<Bakayuu>> urlò Guren da lontano avvicinandosi al gruppetto.
<<Cosa vuoi BakaGuren?!>>
<<Kureto, quel bastardo, in vista della prossima missione, pretende che ci alleniamo tutti>>
Il tenente colonnello sguainò la katana:<<Bene allora, è la volta buona che posso divertirmi>>
Scagliandosi contro Yuu venne intercettato dalla spada di Mika.
Il biondo lo guardava con odio mentre parava i suoi fendenti.
Il tenente colonnello indietreggiò di qualche passo per schivare il colpo della falce di Shinoa.
Cadendo all'indietro a causa dello sgambetto di Kimizuki, Guren iniziò ad alterarsi.
Rialzandosi tempestivamente si scagliò contro Yuu per la seconda volta.
Schivò la falce di Shinoa, dandole una gomitata dietro la nuca.
Si fronteggiò con Mika, colpendolo senza ripensamenti al ventre.
Il vampiro iniziò a sanguinare ma non si lasciò fermare.
Con un colpo deciso ferì il braccio del tenente colonnello mentre Kimizuki arrivava a dargli manforte.
Yoichi sospirava sconsolato alla vista di quegli attaccabriga.
Yuu, invece, gridava offeso:<<Non è giusto! Voglio partecipare anche io!>>
Correndo verso il gruppetto vide Mika volare via a causa di un calcio di Guren.
Il biondo, finito a terra, aveva iniziato ad osservare il cielo, senza molta voglia di rialzarsi.
Era come se tutte le sue energie venissero risucchiate.
Un urlo di Yuu gli arrivò alle orecchie e gli fece capire che non era quello il momento di oziare.
Vide all'ombra di un albero Shinya che li guardava divertito con un libro tra le mani e poi un nuovo strillo.
Ripensò alla sua vecchia famiglia e si drizzò in piedi pronto a scagliarsi contro quel bastardo dagli occhi viola.
<<Non è stata colpa tua>> una voce alle sue spalle parlò.
Era Shinya che sorrideva pacatamente verso di lui.
"Come ha fatto? Mi legge nel pensiero?"
<<Sì invece>>
<<Tu cercavi solo di liberarli e fargli avere una vita migliore>> gli fece notare girando pagina.
<<Tu non sai cosa vuol dire rimanere imbrattato del sangue delle persone che ami. Vederli morire tutti, uno dopo l'altro, senza poter fare niente...>> gli fece notare incazzato.
"Lui non sa niente!"
L'espressione di Shinya tremò per un secondo mentre lui cercava con tutte le sue forze di cambiare pagina.
Mika, non ottenendo risposta, se ne andò infuriato e pronto a colpire alla gola il tenente colonnello.
Shinya chiuse il libro prendendo Byakkomaru: da quanto non usava più la sua lama?
"Tanto, per fortuna" si rispose da solo a quello stupido pensiero.
Osservò l'ambiente e trovò un buon obbiettivo; prese la mira e sparò prendendo in pieno la lampadina del lampione rotto e curvo.
Accarezzò la sua arma che decise di trasformarsi in una tigre bianca.
Il pelo morbido e folto gli sfiorava ogni parte di pelle scoperta.
Shinya si addormentò cullato dal respiro della tigre e dal suo calore.
Guren si piegò sulle ginocchia evitando un attacco di Shinoa e colpendola ad una gamba.
Yuu cercò di graffiargli la faccia, senza successo, mentre Kimizuki gli dava un calcio.
Mika si mise spada contro spada con il tenente colonnello.
Yoichi piagnucolava lì vicino.
<<Che razza di allenamento è questo?>> urlava alle persone che si stavano azzuffando.
Mitsuba, che era rimasta in disparte fino a quel momento, si attivò.
Correndo in mezzo alla mischia afferrò Kimizuki per un braccio scangliandolo addosso a Yoichi.
Prendendo Shinoa per i capelli scompigliati la fece finire a terra.
Con una corda spuntata da chissà dove legò insieme gli altri tre stupidi senza che loro potessero fare niente.
Guren, esterrefatto, chiese:<<Ma...ma come ha fatto?>>
Lei, battendosi le mani sul petto, rispose fiera: <<Ho le mestruazioni!>>
Poi se ne era andata mangiando biscotti al burro e al cioccolato.
Shinoa era scoppiata in una fragorosa risata seguita poi a ruota dagli altri tre idioti.
Kimizuki, invece, era troppo impegnato a studiare il viso rosso di Yoichi per ridere.
Il piccoletto, che ora si trovava sotto di lui, era paonazzo ai limiti dell'impossibile.
Sorridendo lievemente, Kimizuki gli aveva passato una mano tra i morbidi capelli, facendolo entrare in iperventilazione.
Buttandosi al suo fianco aveva poi chiuso gli occhi coperti dagli occhiali.
I tre, intanto, stavano ancora cercando di slegarsi.
Shinya si svegliò che ormai si era fatta sera.
Alla sua destra, Guren stava sbirciando il suo libro.
<<Angelologia e demonologia?>> alzò un sopracciglio.
<<Sì>>
<<E perché?>>
<<Perché si>> gli rispose sorridendo divertito e riprendendo il suo libro sfiorando la mano di Guren.
Il tenente colonnello arrossì leggermente a quel contatto.
I due iniziarono a fissare il cielo stellato mentre un lampione in lontananza illuminava leggermente lo spazio circostante.
Byakkomaru tornò ad essere la solita arma senza vita tra le braccia del padrone.
Shinya si alzò e accarezzò i capelli di Guren che arrossì vistosamente.
<<Guren, tu cosa preferisci: gli angeli o i demoni?>> gli domandò incamminandosi verso casa, sicuro di non volere una risposta.
In fondo, Mahiru era un demone.