capitolo 7

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- ora tocca a me! -
Disse Arion, prendendo la matita.
Misi il broncio. Ci tenevo alla mia faccia!
- togli questo broncio, rovini il mio capolavoro! -
-oh, immagino che capolavoro. -
Levai il broncio e mi mise una mano sulla guancia per tenerla ben ferma. Cercai di non arrossire,ma era piu' forte di me.
Ma insomma, doveva fare proprio di tutto per farmi arrivare all'apice dell'imbarazzo?
- finito! -
Disse, togliendo la mano.
Ci alzammo per vederci allo specchio.
- ma che problemi hai? -
Gli dissi, e lui si mise a ridere.
Mi aveva colorato il naso, mi aveva fatto due palline sulle guance, dei baffi vicino alla bocca e negli occhi l'ala a stile Cleopatra. Un gatto, in poche parole.
- ora sei un micino! -
-e tu un rimbambito. -
- eddai! -
Lui si mise a ridere, seguito da me, poi ci risedemmo a terra.
Si sentì un botto improvviso, poi della luce che entrava dalla finestra. Sobbalzai di colpo.
- mi sa che c'è un temporale! - disse Arion, guardando la finestra. Intanto mi portai la testa alle ginocchia, tremando come una foglia.
Serata pessima. Rinchiusa in un bagno con un ragazzo ed il temporale,di fui ho una paura assurda.
Arion mi guardò.
- ma hai paura dei temporali? -
-I-IO? PAURA? MA TI PARE? EHEHEH.. EHEHHE.. EHEH.. si.-
Si mise a ridere, e io gli tirai uno schiaffetto leggero.

I botti seguirono, uno piú forte dell'altro, io ero sempre più spaventata.
Ad un tratto ci fu un botto fortissimo, che mi fece terrorizzare. Mi tappai le orecchie, avevo una paura assurda.
Non sentivo più nulla.
Una cosa, però la sentii. Era un
'shhh. Tranquilla, va tutto bene.'
e una mano che mi accarezzava la testa confortante.
Poi tutto caldo e piacevole. Questo era.. amore? Okay, mi piaceva. Ma il mio cervellino da dodicienne non mi permetteva di capire che tipo di 'mi piace' era. Era come amico o come fidanzato? Troppe risposte senza senso in un unica domanda con un senso preciso.

Tutte queste domande che mi giravano in testa si presero una piccola pausa, perché appoggia la testa sulla spalla di Arion mi addormentai. Fui svegliata dalla porta che si apriva, però non aprii gli occhi.
-oh, signora Kiirasy! -
-ciao Arion. Perdonala se ti ha usato come cuscino! -
-ma no, non si preoccupi. -
Mia madre gli disse che oramai erano le undici ed era troppo tardi e che i gemelli dormivano da noi (tutti gli altri erano tornati a casa),aveva già chiamato loro zia. Arion mi prese a mo' di sposa, mi portò in camera mia e mi mise delicatamente sul mio letto.
- buonanotte, micina.. -
Disse a bassa voce, per poi darmi un bacio sulla fronte.

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