Daddy's Girl And Goofy Dragon Wanna Go To Fairy Glitter!

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La luce del sole s'infiltrò fra le imposte semi abbassate delle finestre creando fasci di luce eterea a trafiggere la penombra della stanza, il silenzio regnava sovrano e Lucy sentì che avrebbe potuto dormire anche per tutto il giorno, rilassata e soddisfatta com'era. Sì, lo avrebbe fatto proprio volentieri se solo un raggio di sole non avesse deciso di accecarla e seguirla in qualsiasi posizione cercasse di mettersi. Uno sbuffo uscì dalle sue labbra quando si voltò di colpo a pancia in giù, infossando il volto nel morbido cuscino: aveva un buon odore, ma non familiare. Una mano risalì da sotto le coperte per mettersi più comoda quando il suo tragitto fu interrotto dal contatto con qualcosa di morbido e caldo. A mala voglia Lucy aprì un'occhio, convinta che tanto lo avrebbe richiuso presto, ma il grande occhione assonnato fu presto seguito dall'altro quando la bionda trovò al suo fianco un giovane ragazzo. La mano si ritirò come fosse stata appena scottata dal fuoco vivo e trovò posto vicino al viso, sorreggendolo appena in modo che potesse vedere meglio il ragazzo che le dormiva a fianco

"Già... Tu..."

pensò increspando le labbra.I ricordi della notte precedente erano perfettamente vividi nella sua mente, forse avrebbe dovuto pentirsi a questo punto della storia, ma non lo fece, anzi. Lucy guardò il volto del giovane percorrendo con lo sguardo i suoi lineamenti rilassati: le sopracciglia che si muovevano impercettibilmente facendola sorridere "chissà che sogna!" Il naso dritto, le ciglia scure e le labbra semi schiuse che inspiravano ed espiravano profondamente. Nonostante quello fosse un volto appena conosciuto aveva un che di familiare, Lucy si adagiò un'ultima volta al suo fianco, crogiolandosi ancora un po' nei bei ricordi della notte precedente, quella che aveva stravolto la sua vita in modo irrecuperabile...Ore 08:00Natsu si trovò a fissare la moltitudine di bottiglie,ben allineate e spolverate, poste sulle mensole aldilà del bancone, la borsa con gli schizzi e i campioni di materiale adagiata sul grembo e la disperata voglia di tornare a dormire. Non era più abituato a svegliarsi presto la mattina da un po', dopo il liceo le sue capacità manuali lo avevano portato ad intraprendere con successo la carriera da falegname: mestiere tranquillo in cui poteva sfogare la sua creatività nella costruzione di mobili, con il lato positivo che, essendo il capo di sè stesso, poteva gestire il suo tempo come meglio riteneva. A parte per mattine come quella, quando il cliente richiedeva di vedere le bozze dei mobili e scegliere i materiali alle nove del mattino, praticamente l'alba per Natsu, che soleva svegliarsi alle dieci considerandola "mattina presto".

-Buongiorno!- trillò Cana passandogli davanti, con uno straccio su una spalla e una penna dietro l'orecchio

-Giorno- rispose Natsu stropicciandosi un'occhio

-Sicuro di essere sveglio?- chiese la mora abbozzando un sorrisetto divertito

-no, per quanto ne so questo potrebbe anche essere un sogno- rispose Natsu "o forse un'incubo" pensò accasciandosi sul legno del bancone. Cana sorrise in modo maligno prima di sporgersi tanto da poter tirare una ciocca rosa sulla testa del povero ragazzo

-Ehi! E questo per cos'era?- chiese Natsu saltando sul posto come una molla, digrignando i denti e strofinandosi la testa con impeto

-Per farti capire che non è un sogno, non c'è di che- rispose Cana scrollando le spalle. Le labbra di Natsu si schiusero per rispondere a tono prima che una terza voce richiamasse all'ordine la moretta

-Non ti ho permesso di lavorare qui per chiacchierare con i tuoi amici!- tuonò Gildarts spingendo con l'indice la spalla della figlia, affinchè si allontanasse da Natsu e riprendesse a lavorare

-Ma Natsu è un cliente, no?- incalzò Cana, sparendo sotto al bancone e frugando fra le bottiglie

-Colazione dei campioni?- continuò poi versando dell'alcool in un bicchierino di vetro

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