Can a Demisexual find true love?

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Il profondo e beato sonno di Natsu fu interrotto da un sommesso rumore che dolcemente si infiltrò nella sua fase rem, portandolo nel mondo degli svegli dopo un paio di battiti di palpebre. Un familiare e ben gradito odore fruttato raggiunse il suo naso facendolo sorridere, con occhi semi chiusi fece scorrere la mano sul materasso, aprendoli poi improvvisamente del tutto quando tastò il posto vuoto e freddo accanto a lui. Lucy, non c'era più.
Natsu non seppe esattamente come di consuetudine uno si sarebbe dovuto sentire a svegliarsi solo dopo una notte insieme, dai racconti di Grey lui sembrava sempre sollevato di trovare la "tipa" della notte precedente magicamente scomparsa al mattino, ma Natsu non riuscì a non sentirsi un po' triste e vuoto. Qualcosa di strano e assolutamente unico era successo quella notte e Lucy nella sua mente era tutto fuorché una "tipa" a caso, proprio questo particolare fu per Natsu come un solletico a cui lui non riusciva ad arrivare, tra il fastidioso e il piacevole, che lo perseguitò da quando i suoi occhi si posarono sulla bionda.
Con fare pigro e movimenti goffi Natsu si alzò dal letto stropicciandosi con una mano gli occhi e grattandosi la pancia con l'altra, il fatto che adesso fosse nudo non fu una particolarità insolita per lui, che soleva mettersi sempre in libertà fra le mura di casa sua, ma in quel frangente non poté che ricordargli ancora le morbide mani della ragazza su di lui, e le dolci espressioni sul volto di lei. Camminando comodamente per il corridoio superò il salotto tristemente vuoto arrivando nella cucina e, ancora una volta, non fu insolito trovare Happy sull'isola di legno scuro, intento a graffiare con le zampette una scatoletta di tonno

-vuoi fare colazione?- chiese retoricamente il ragazzo, osservando ancora per qualche secondo il povero gatto sforzarsi di rompere la scatoletta da solo borbottando miagolii nervosi, incapace di non trovare quella scena simpatica

-vieni, fatti prestare due pollici opponibili- disse Natsu con un mezzo sorrisetto sulle labbra, aprendo la scatoletta e versando il contenuto in un piattino di plastica.


La luce della tarda mattina si rifletteva sulla superficie increspata della piscina, Lucy osservò il vento creare delle piccole onde e poi infrangere le chiome degli alberi stringendosi un po' nella sua giacca di pelle, era ancora un po' presto per farsi un bagno all'aperto, ma Lucy fu felice di appurare che le temperature si stessero finalmente alzando. Dopo un sospiro profondo si lasciò andare sullo schienale della lussuosa sedia da esterni

-Quindi vi siete lasciati?- chiese Juvia sorseggiando dell'acqua frizzante, importata direttamente dalla Francia

-Non ci siamo lasciati ufficialmente, ma credo proprio che sia chiaro che ormai è tutto finito- disse Lucy stropicciandosi le dita. La storia di Loki adesso pareva fare un po' meno male, forse perché parlare con la sua migliore amica la faceva sentire sempre meglio, o forse perché quella vicenda triste pareva ormai opaca in confronto ai vividi ricordi della notte con Natsu

-Che delusione, mi dispiace Lu, sei l'ultima persona al mondo che meriterebbe una cosa simile- disse la blu porgendo una mano alla bionda, che la strinse con piacere

-perché c'è qualcuno al mondo che lo meriterebbe invece?- chiese Lucy con un mezzo sorriso amaro. La risposta se la diede da sola mentalmente "no, nessuno dovrebbe mai provare tanta tristezza" si disse

-Beh, a Loki non farebbe male avere un assaggio della sua stessa medicina...- azzardò Juvia con un sorrisetto malvagio e Lucy non poté trattenere un'impercettibile sussulto

-Che c'è?- chiese la blu corrugando la fronte

-No, niente- rispose Lucy con voce distante.

Nella sua mente balenò per un'istante l'ipotesi che infondo la sua notte con Natsu potesse essere definita un tradimento, portando così lei e Loki allo stesso livello, ma quella nuvola grigia venne dissolta rapidamente dalla realizzazione che, come aveva detto a Juvia: il loro rapporto era finito irrecuperabilmente nello stesso istante in cui Lucy lo aveva visto attaccato a quella ragazza dai vaporosi capelli rosa, e la sua notte d'amore con Natsu non si trattava di una ripicca o un bisogno di placare il suo dolore, soddisfatto con il primo capitato. Il significato vero e proprio di quella notte, a dire il vero, aleggiava nell'aria ad una gravità tutta sua e Lucy di una cosa sola fu certa come mai: non sarebbe potuto succedere con qualcun altro che non fosse Natsu.
Juvia prese quel momento di silenzio assorto di Lucy per tristezza e, allungando la mano, lasciò una dolce carezza sulla sua guancia

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