Doveva ammetterlo, Louis aveva paura a scendere di sotto. Non voleva incontrare Harry, e men che meno il suo sorriso beffardo.
Probabilmente l'aveva già raccontato a Zayn, il quale si sarebbe preso gioco di lui per il resto della sua esistenza.Dannazione.
Louis però non poté fare a meno di scendere, visto che il suo stomaco brontolava. Gli faceva male la testa, non avendo chiuso occhio nemmeno per un secondo. Era sabato, scuola non ce n'era, quindi se era abbastanza fortunato, non avrebbe incontrato nessuno, in cucina. Ci sperava poco, tuttavia.
<<Buongiorno, tesoro.>> Lo salutò sua madre, intenta a mettersi un paio di scarpe col tacco.
Louis non aveva mai visto sua madre indossare quelle scarpe, a meno che non uscivano, il che significava raramente.
<<Buongiorno.>>
Il suo cuore iniziò a battere più forte, quando incontrò un paio di occhi verdi. Harry, però, non scostò la sua attenzione dal proprio smartphone. C'era anche Zayn, impegnato a parlare con qualcuno al telefono. Si erano per caso messi d'accordo?
Si preparò del latte, accomodandosi poi al tavolo, lontano dai due fratelli. Sua madre interruppe il flirt con la tazza. Era così ... Attraente.
<<Ragazzi, dopo lavoro io e Des partiamo per il week-end. È una buona idea anche per permettervi di conoscervi meglio. Mi raccomando, non fate idiozie. Per qualsiasi cosa chiamateci, ovviamente.>>
Louis annuì, sorpreso. Non voleva rimanere due giorni da solo in quella casa con due caproni. Ma sua madre sembrava entusiasta della breve vacanza, per cui non fiatò. Zayn ed Harry fecero lo stesso.
<<Louis, chiama tuo padre per mettervi d'accordo su quando incontrarvi.>>
Louis annuì. Non ne aveva nessuna voglia.
<<Bene, vi saluto, allora. Ci sentiamo più tardi.>> Concluse la donna, baciando la testa di Louis.
Il suo stomaco si attorcigliò.
<<Buona giornata, Jay.>> La salutò Harry, con un sorriso smagliante.
Adulatore.
Nessuno si mosse fin quando non sentirono la porta di casa chiudersi.
<<Non cercatemi per nessun motivo.>> Disse Zayn, alzandosi e salendo le scale.
Harry però rimase lì, ridacchiando a quanto aveva detto il fratello.
Louis quasi si strozzò, cercando di finire il suo latte in fretta.
<<Non ti mangio.>>
Il latte gli andò di traverso, per cui dovette tossire.
<<Addirittura?>> Continuò, ridacchiando.
Avrebbe voluto sbattergli la testa contro il frigo.
<<Fottiti.>> Rispose acidamente Louis.
Harry fece una smorfia.
<<Preferisco fottere, in realtà.>> Disse, come se stesse parlando delle condizioni meteorologiche.
Louis si alzò, posando la tazza dentro il lavandino, decidendo di non dargli retta. Non voleva immaginare Harry mentre faceva sesso, perché il suo corpo avrebbe reagito in un modo che Louis non voleva.
Lasciò la cucina, afferrando il proprio telefono. Voleva soltanto dormire.Uno squillo, due, poi tre. Stava per riattaccare, quando suo padre rispose. Aveva la voce impastata dal sonno. Eppure a quell'ora doveva essere a lavoro, no?
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Hi, I exist |Larry Stylinson
FanfictionLouis non parla con sua madre da quando i suoi genitori hanno divorziato, e lei ha deciso di ritornare e rimanere nella propria città natale. Suo padre è praticamente assente, quindi si ritrova costretto a prendersi cura di se' stesso. Un anno dopo...