Epilogo

8.6K 501 156
                                    

Osservò i suoi lineamenti, beandosi del ragazzo addormentato accanto a lui. Resistere all'urgenza di toccarlo era come resistere al bisogno di tornare a galla per prendere una boccata d'aria: non avrebbe resistito a lungo.

Ma i suoi capelli erano troppo soffici per non toccarli.
Le sue labbra erano troppo meravigliose per non baciarle.
Le sue braccia erano troppo invitanti per non lasciarsi avvolgere da queste.
Harry era troppo Harry per non amarlo.

<<Sono così bello che non puoi staccarmi gli occhi da dosso?» Sussurrò Harry, gli occhi ancora chiusi e un mezzo sorriso ad adornargli le labbra.

Quando li aprì, Louis si sentì come investito da un treno, ancora e ancora.

Sorrise.

<<Sì. Ma non vantarti troppo.>>

Harry rise, questa volta, prima di sollevarsi sulle braccia.

<<Sono nato vanitoso, morirò vanitoso.>>

Louis iniziò a scuotere la testa, fingendo di parlottare tra sé e sé.

<<Dio, forse sto sbagliando... Che mi diceva il cervello quando ho deciso di mettermi con un bambino?!>>

Harry sgranò gli occhi, schiudendo la bocca, ma la richiuse subito dopo.

<<Come osi, Occhi Blu?!>> Urlò ad un certo punto, prima di spostarsi su di lui e iniziare a fargli il solletico.

Louis si dimenò, ma dovette alzare bandiera bianca, pur di farlo smettere.

<<Okay, okay! Sei maturo, molto maturo!>>

Si asciugò le lacrime che gli erano sfuggite a causa delle risate, non perdendosi comunque l'espressione di Harry, che soddisfatto, continuava a guardarlo.

Louis, ancora una volta, si sentì al centro del mondo dell'altro. E Dio, adorava quella sensazione.

<<Ti arrendi?>> Mormorò ad un certo punto il riccio.

Louis si morse il labbro, annuendo.

<<Questa volta l'hai avuta vinta tu. Ma non prenderci l'abitudine, non sarà sempre così.>>
Harry fece incontrare le loro labbra, stuzzicando quelle dell'altro con la lingua, prima di intrufolarsi dentro la sua cavità umida.

Louis ridacchiò.

<<Okay, magari se questo è quello che mi aspetta dopo essermi arreso, potrei arrendermi più spesso.>>

Harry sbottò in una risata, ma furono interrotti dalla suoneria del telefono di Louis.

Preoccupato, pensò potesse essere sua madre. Ma quando vide che sul display compariva solo il numero, aggrottò le sopracciglia.

<<Chi è?>> Gli chiese Harry, accorgendosi della sua espressione.

<<Non lo so.>> Disse, decidendo di accettare la chiamata.

<<Pronto?>> Aggiunse, poco dopo.

<<Ciao, sono Martha. Parlo con Louis?>>

Il ragazzo si mise a sedere, scansando con poca grazia il suo ragazzo.
Cosa poteva mai volere la donna di suo padre da lui?

<<Sì. Mi dica.>>

<<Dammi del tu, per favore. Ho ricevuto il tuo pacco, ci tenevo a ringraziarti di persona, l'ho apprezzato molto.>>

Louis arrossì.

<<O-Oh, non era niente di che...>>

<<Per me ha avuto molta importanza, invece. Mi chiedevo, potresti venire a cena? Ho davvero bisogno di parlarti.>>

Hi, I exist |Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora