Ilaria riconobbe lo sguardo gelido della morte. Il sottotenente De Simone, e il suo amato joy, avevano fatto quella mattina una scoperta sconcertante. La testa bionda che sedeva sulla poltrona apparteneva a un cadavere, era stato sistemato in maniera maniacale. In una posa eretta con le mani in grembo, sedeva una giovane donna. Appena la militare si accorse del cadavere, prelevò dalla fascia da jogging che aveva sul braccio, il suo cellulare e agitata chiamò immediatamente la polizia per denunciare l'accaduto.
Di lì a poco tempo alla guida di un'Alfa nera apparve lui, il sovraintendente capo della squadra omicidi. Alex Pizzuto che insieme a Michele Cirani, arrivarono per primi sulla scena del crimine. Trovarono il piazzale abbandonato, una poltrona bordeaux di spalle e una donna in tenuta da jogging che in compagnia del suo cane, a distanza di sicurezza osservava la morte atterrita. Uscendo dalla macchina Michele iniziò a controllare il posto, mentre Alex a distanza osservava in silenzio. Apparentemente sulla scena del crimine non appariva niente di rilevante.
Sempre guardandosi intorno prese dalla tasca interna della giacca il pacchetto di rosse, ne prelevò una e la portò alle labbra. Prese un fiammifero e la accese, camminava con lo sguardo zelante di chi aveva parecchie domande da fare, si avvicinò alla ragazza soffiando piccoli sbuffi di fumo dalla bocca.
Avvicinato a lei, prelevò con la stessa maestria il distintivo e mostrandolo disse:
-Mi sembra un posto isolato per correre, non le pare?-. Chiese sarcastico.
Percorro questa strada in compagnia sua, tutte le mattine, per me non è strano-. Disse il sottotenente De Simone.
-Come si chiama?- chiese Alex indicando il cane.
-Si chiama joy-.
-Complimenti! Bellissimo cane. E lei è?-.
-Sono il sottotenente dell'Aeronautica Militare De Simone-. Rispose la ragazza porgendo i suoi documenti al poliziotto.
-Mi racconti quello che è successo-.
-Non c'è molto da raccontare. Sono uscita dalla scuola militare per la mia solita corsetta mattutina e ho trovato il cadavere, percorro questa strada da due anni circa-.
-Ha notato qualcosa di strano?-.
-Sinceramente no, sono rientrata in servizio ieri sera. Ero in licenza dai miei genitori-.
Mentre Alex e Ilaria parlavano, Michele stava ispezionando il posto in cerca di qualcosa, purtroppo la zona era isolata, ben nascosta dalle telecamere di sorveglianza della scuola. Quindi sfumava l'idea di ispezionare i filmati per trovare qualcosa d'interessante.
Sul posto iniziarono ad arrivare le varie squadre preposte all'indagine. Le uniformi bianche iniziarono a catalogare tutto quello che trovavano nella piazzola, altri agenti delinearono la scena, e altri si misero di vedetta facendo da scudo alla squadra. Dopo qualche minuto dall'arrivo della scientifica sul posto, nella sua 126 Abarth color pistacchio arrivò Gianni, senza l'arrivo del medico legare le indagini non potevano iniziare.
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Il gioco del silenzio
Mystery / ThrillerEra stata cattiva, molto cattiva...La dovevo punire. Mi guardava con lo sguardo supplichevole di chi aveva sbagliato. Era per terra, con gli occhi sgranati dalla paura e immobile aspettava una mia parola. 《Giochiamo al gioco del silenzio?》 le diss...