UN CASO IRRISOLTO

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-Parlami di lei- chiese Alex.
Erano in obitorio. L'aria era intrinseca di disinfettante e morte. Due dischi volanti spenti erano proiettati sul corpo della vittima, che era coperto dal seno in giù da un lenzuolo bianco.
-Sulla scena del crimine non ho rinvenuto nulla che potesse condurmi alla sua identità, non aveva né borsa né documenti con sé. Il cadavere è stato spostato in un secondo momento, non era quella la scena del crimine. L'assassino è stato molto meticoloso a non lasciare traccia di sé. Deduco che si chiama Viviana, perché ho trovato sull'interno dell' avambraccio un tattoo, il simbolo dell'infinito con scritti in corsivo due nomi uno è il suo e l'altro del marito. In base ai miei calcoli dovrebbe avere all'incirca una trentina d'anni, ed è sposata da otto con Cosimo- rispose Gianni.
-Come fai a sapere che è sposata da otto anni?- chiese allibito Alex.
-Porta la vera al dito. Ho letto la data e il nome del marito dentro- rispose.
-Cosa sappiamo di lei?- domandò Alex guardando il cadavere.
-Niente, non sappiamo ancora nulla purtroppo-.
-Com'è morta?-.
-Ho trovato varie lesioni profonde sul corpo, segni di legature sia ai polsi sia alle caviglie. Le abrasioni sono ante mortem. Chi l'ha uccisa si è accanito parecchio-. Rispose Gianni.
-Hai trovato segni di attività sessuale? -.
-No, nessuna, aveva abrasioni ed escoriazioni su entrambe le ginocchia, sulla schiena, aveva solchi profondi, i segni sono conducibili a delle frustate, le hanno legato i polsi con le fascette da ferramenta i segni sono netti e precisi, invece per quanto riguarda le caviglie ho trovato nelle ferite delle fibre sintetiche di nylon, comune corda bianca. Ho trovato dei buchi da ago sull'incavo del braccio-.
-Abbiamo pochissime informazioni cazzo! È come cercare un ago in un pagliaio!- disse adirato Alex.
-Come darti torto- rispose Gianni.
-Devo fare un controllo a tappeto tra i file delle persone scomparse. Hai trovato qualcos'altro?-.
-Esaminando bene la donna, ho trovato qualcosa d'insolito alla vittima le è stata tagliata la prima falange della mano destra-.
-Questo mi preoccupa! Abbiamo a che fare con un grosso problema- rispose Alex avviandosi verso l'uscita. Prelevò il telefono dal taschino interno della giacca e iniziò a comporre il numero.
-Dimmi Alex- rispose Michele dall'altra parte della comunicazione.
-Abbiamo un indizio-.
-Bene, finalmente una bella notizia- rispose Michele fiducioso.
-Non so fino a che punto questa sia una buona notizia- rispose Alex duro.
-Di che stai parlando?- Chiese Michele curioso.
-Questo caso ci riporta indietro a un caso irrisolto di dieci anni fa-. Rispose Alex.

Il gioco del silenzio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora