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Mavis correva saltando da un albero all'altro mentre Zeref la seguiva via terra.

<<Stai migliorando>> gli gridò lei dalla cima di un pino.

Scrooof

Le orecchie di Zeref lo misero in allerta e lui si nascose tra i cespugli.

Diversamente, Mavis si mise a cercare delle ombre tra gli alberi.

Vide qualcosa saltare da un ramo ad un altro e la inseguì senza pensarci due volte.

Zeref, imitando Mavis, si mise in attesa di suoni e odori.

Vide qualcosa muoversi tra i cespugli e si preparò all'attacco.

Non ebbe il tempo di realizzare cosa stava succedendo che una gigante palla di pelo gli saltò addosso.

<<Scrooof>> l'animale gli leccò la faccia e Zeref si accorse della benda attorno alla zampa.

Mettendosi a sedere iniziò ad accarezzare il pelo inspido del cinghiale.

<<Maviiiiis>> la chiamò mettendo una mano a coppa per farsi sentire meglio.

Il cinghiale rimase fermo al suo fianco mentre lui aspettava una risposta.

Non ricevendola si incamminò per tornare a casa con l'animale vicino.

Il piccoletto zampettava allegro ai suoi piedi.

<<Dovresti andartene sai,>> parlò con il cinghiale:<<Io vivo con una tipa strana e...non sono una brava persona>>gli accarezzò il muso e poi le orecchie.

Il cinghiale tutto felice reclamò ancora più coccole e Zeref fu ben felice di concedergliele.

Tornarono a casa, lui e l'animale, mentre di Mavis non vi era traccia.

Zeref osservò le fronde degli alberi e gli spostamenti tra i cespugli.

Capitava spesso che la bionda facesse lunghe passeggiate per conto suo, ormai Zeref ci aveva fatto l'abitudine.

Pranzò con delle bacche e dei frutti, condividendoli con il cinghiale.

Afferrò poi uno dei grandi libri che Mavis era solita leggere.

"Magia e stregoneria eh?"
Lesse svogliatamente i titoli, finché due in particolare non attirarono la sua attenzione:

Fiabe e favole;

Le fate e i loro poteri.

Si rigirò tra le mani il libro sulle fate, iniziando poi a leggerlo.

Lo divorò nell'arco di un pomeriggio, anche perché  le ultime pagine erano state strappate, scoprendo che le fate:
Possono volare;
Usano la magia;
Hanno un forte legame con la natura;
Non vanno d'accordo con i demoni.

Il sole tramontò ma di Mavis ancora nessuna traccia.

Il cinghiale dormiva al suo fianco, mentre erano entrambi appoggiati contro l'albero.

Prese in mano il libro delle favole e delle fiabe senza leggerlo.

La preoccupazione per la biondina era troppa.

Prese la lanterna con dentro le lucciole iniziando a camminare tra le piante.

Spostando cespugli e saltando su un ramo chiamò il nome della bionda.

Non ottenne risposta è continuò il suo viaggio.

Arrivò alla fine della foresta, trovandosi dinnanzi un'enorme città illuminata dai numerosi lampioni.

Un castello gigante e quella che doveva essere una biblioteca svettavano sopra le case degli abitanti.

Zeref osservò il tutto estasiato mentre i ricordi delle sue torture e dei suoi maltrattamenti svanivano tra le luci della città.

Si riscosse: ancora non aveva trovato Mavis.

Tornò indietro invocando il suo nome e facendosi prendere dal panico.

Era capitato che Mavis andasse a fare passeggiate ma mai così lunghe.

Tornò a casa, con le lacrime che premevano per uscire.

Che Mavis lo avesse abbandonato?

No, no, lei non lo avrebbe mai fatto.

Mise a tacere le voci che lo angosciavano e si immerse tra le coperte.

Iniziò a piangere con il cinghiale che cercava di consolarlo.

Se lo strinse al petto mentre la paura di essere stato abbandonato di nuovo si faceva largo nel suo cuore.

Non riuscì ad addormentarsi prima di tre ore.

Si svegliò sentendo dei  forti rumori provenienti da fuori.

Si sentì avvolgere da due esili braccia.

<<Mavis?>> domandò con le lacrime che scendevano.

La ragazza non rispose, lo strinse solo più forte a se.

<<Che fine avevi fatto?>> chiese:<<Pensavo mi avessi abbandonato>> iniziò a singhiozzare.

La ragazza decise di rispondergli:<<Io non ti lascio Zeref>> poi era sprofondata in un sonno profondo.

Zeref aveva posato una mano sopra quelle intrecciate della fata.

Aveva stretto forte continuando a piangere, beandosi del respiro di Mavis contro la sua schiena.

Aveva cercato di girarsi, per vedere in faccia la ragazza, ma la stretta glielo aveva impedito.

Una ciocca di capelli gli era finita dinnanzi agli occhi.

<<Mavis...anche prima i tuoi capelli erano così bianchi?>>

Fairy Tail ||Cronache del regno di Fiore|| Prologo~ La fata e il demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora