L'arrivo a Chicago.

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Per tutta la mia vita sono cresciuta con un solo sogno dentro di me, ed era di diventare un medico e salvare la vita delle persone. Questa passione è cresciuta con me negli anni, anche se tutti mi dicevano che non c'è l'avrei mai fatta. Ma io non ho mai rinunciato e studiando tanto ho preso il diploma,sono andata all'università la facoltà di medicina, mi sono laureata e ora sono una tirocinante all'ospedale di Chicago, chiamato Hospital Only Hope, uno degli ospedali migliori. Però io non sono di Chicago ma sono di una città della Georgia chiamata Macon, una cittadina molto tranquilla, tutti si conoscono e sopratutto tutti parlano, tutto sommato si sta bene lì, ma oramai mi sta stretta, quindi ho deciso di andare a Chicago all'età di 16 anni e ora che ho 25 anni ci sto per andare, lasciandomi alle spalle tutto e tutti. So che mi mancheranno i miei genitori, la mia stupenda mamma Lorelai e il mio adorato papà Damian ma fa parte della vita lasciare il nido e oggi lo farò. Guardo per la cinquantesima volta nelle valige se ho preso tutto, fatto ciò mi avvio fuori,  però prima do un'ultima occhiata alla stanza che con me ha vissuto mille avventure e con un sorriso e una piccola lacrima chiudo la porta e guardo al futuro. Salgo in macchina di papà, si mi accompagneranno loro all'aeroportoe da lì andrò all'appartamento arredato che mamma e papà mi hanno regalato per la mia laurea e diploma. Dopo un'ora eccoci all'aeroporto di Atlanta, Aeroporto Internazionale di Atlanta-Hartsfield-Jackson. 

<< Stai attenta a Chicago, non dare confidenza a nessuno, ascolta tutto, impara tanto e chiama >> Mi dice mamma abbracciandomi

<< Si mamma lo farò ora devo andare vi voglio bene >>

<< Anche noi ti vogliamo bene Alice >> Mi dicono i miei genitori mentre che io vado all'imbarco.

Non ci posso credere sto per iniziare una nuova vita, sto per lavorare nel posto più bello al mondo e sto per fare ciò che amo, non vedo l'ora, sono emozionata al solo pensiero, mi immagino cosa succederà appena inizierò a lavorare lì sul serio. Sarà fantastico, so che non sarà sempre bello e facile ma cosa potrà andare storto dopo tutto ? Scesa dall'aero prendo le valige e vado con un taxi al mio nuovo appartamento. L'appartamento è stupendo il soggiorno ha un divano bianco con cuscini rosa a destra, una piccola libreria a sinistra, un tavolino davanti al divano sopra un tappeto.  Il soggiorno ha anche un balcone piccolo ma prefettoper una sola persona . La cucina e accanto dalla parte destra,  è piccola con i fornelli e il frigo posizionate dai  due lati della cucina e alla fine della piccola stanza c'è un tavolino e dei divanetti attaccati a i muri che fanno da sedie,  un po' come nei locali degli anni cinquanta. E per finire c'è  una finestra a dare luce alla stanza tutta gialla. Esco dalla cucina e vado nella mia stanza enorme e tutta grigia, non che non mi piaccia il greggio ma non è il mio preferito. Nella stanza ci sono due finestre, una cabina armadio, un scrivania bianca grande e un letto matrimoniale. Poi apro un altra porta e vedo un bagno tutto rosa chiaro, non un rosa stomachevole ma uno piacevole con una vasca bianca, davanti alla vasca c'è una doccia con le ante di vetro,  il lavandino grande accanto e poi c'è il bidè e il bagno davanti. Si è una casa da sogno e vi dirò è tutta mia, yeee !!! Dopo aver preso un buon bicchiere d'acqua per calmarmi, inizio a sistemare fino a quando non sento bussare alla porta vado a vedere chi è.

<< Salve sono la vicina >> Apro la porta e dico

<< Salve >>

<< Salve mi chiami Sandra vivo a quel appartamento. >> e me lo indica. Praticamente è la porta accanto. << Mi hanno detto che una ragazza molto giovane e di un'altra città veniva a vivere qui,  ed essendo mamma sono venuta a dirti che se hai bisogno di qualcosa puoi chiedere pure e poi sono venuta per darti questa torta alle mele come un augurio per la nuova casa  >> Dice Sandra con un sorriso dolce.

Sandra è una donna sui 45 anni o 50 con i capelli rossi a caschetto e gli occhi verdi, bassa e abbastanza grassottella vestita da casalinga.

<< Grazie, che gentile, vuole entrare c'è un po' di disordine ma se vuole...  >> Dico

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