4.

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Più la guardo e più penso che è inevitabile quello che voglio fare.
Io DEVO farlo.
Io DEVO baciarla qui in camera sua, DEVO stringerla a me, DEVO ricordarle a chi appartiene.
Lo voglio fare, sono così tentata e combattuta che a volte penso che se lo facessi mi toglierei solo un grande peso dal petto, ma è anche vero che non vorrebbe più parlarmi.
È una cosa che mi preoccupa perderla..
Io ho bisogno di lei per vivere.
Ma allora perché non riesco a dimenticare questi sentimenti?Non posso cancellare l'amore incondizionato che provo verso di lei e lasciare posto solo alla nostra grande amicizia?
Si può fare?
Posso metterla da parte e guardarmi oltre?Posso trovare un ragazzo per me?
Io la guardo ma lei non sembra neanche pensarmi.
Se ne sta lì a passarsi il mascara sulle ciglia, davanti allo specchio.
Lo possa diverse volte e per concentrarsi  apre la bocca, cosa strana e che io non capisco.
Si volta.
"Juliet, mi passeresti la spazzola sui capelli?"
La vedo troppo indaffarata nel cercare qualcosa nella sua trousse.
Così faccio come dice e mi avvicino a lei con la spazzola in mano.
Le tocco la spalla e lei si irrigidisce, poi si gira, mi vede e capisce.
La vedo nello specchio che rotea gli occhi mentre trova l'eye-liner completamente andato.
Io passo le dita tra le punte dei suoi capelli, lei non sembra notarlo.
Spazzolo piano dalla zona bassa verso le punte perché ho letto su internet che se non inizi dalla radice i capelli appariranno oltre che diversi più belli.
Dopo che ho pettinato la parte sotto inizio col sopra dividendo le ciocche rosa.
Lei sembra apprezzare la mia lentezza nel passarle la spazzola perché chiude gli occhi e le scappa un sorriso.
La vedo dallo specchio mentre sposta il collo.
Le mie mani vanno su esso e lasciano una leggerla carezza, quasi involontaria.
Lei si volta di scatto e io le dico che ho finito con i capelli.
Lei si alza e si volta verso lo specchio e cammina fino a raggiungerlo.
Si guarda e si piace, perché sorride.
Anch'io sorrido al suo riflesso così bello.
Questa sera io e Karola usciamo e mi ha promesso che mi avrebbe portato in bel posto.
A me basta che siamo noi due, e qualsiasi posto diventa bello.
"Juliet!" Mi rimprovera buttandosi sul letto accanto a me.
Prende la spazzola e mette mano ai miei capelli.
Inizia a passare le mani tra i capelli e io mi sento di nuovo piccola e incerta al suo tocco.
Fermati Karola...così mi ecciti.
Solo Dio sa come mi sento al suo tocco.
Io sono voltata di schiena e lei non può vedere l'imbarazzo che ho in volto, per fortuna.
"Andiamo Juls..ora sei pronta"
Io mi giro e la vedo ancora una volta armeggiare con il mascara.
"Posso passartene un po'?"
Io appaio insicura "Beh..io.."
Lei lo apre e me lo passa lentamente sulle mie ciglia lunghe.
Io starnutisco e tutto il suo lavoro fallisce.
Ma lei ride.
"Perché stai ridendo?" Chiedo sorpresa da quella mossa.
"Perché sembri un dolce panda ahahaahah"
Mi volto verso lo specchio e imbarazzata faccio per alzarmi per andare in bagno, ma Karola smette di ridere e mi prende la mano.
Merda.
Mi guarda dritta negli occhi.
Sorride e due fossette si creano ai lati delle sue guance.
Cristo.
"Fermati" me lo ordina mentre continuiamo a guardarci da un po'.
Io non parlo, non dico nulla, semplicemente perché uscirebbero solo stronzate.
"Ci penso io qua"
Si alza.
Io resto dove sono e appena la vedo uscire finalmente ricomincio a respirare.
Lei torna correndo e passa lo struccante sui miei occhi.
Molto delicatamente.
Un po' brucia ma non voglio perdere tempo lamentandomi.
Il mio occhio sinistro diventa rosso e lei sembra notarlo.
Si avvicina al mio volto fino ad alzare il suo e soffia piano sul mio occhio.
Mi arriva il suo soffio freddo fino alle labbra ma io faccio finta di non mostrarmi interessata.
"Va meglio Juliet?"
Se prima era rosso solo l'occhio ora penso di essere completamente rossa!
"Certo"
E non aggiungo altro perché finirei per balbettare nuovamente.
Voglio sapere se saremo solo noi due stasera ma non voglio mostrarmi neanche troppo interessata a lei, dopo che mi sono mostrata fin troppo gelosa verso la storia di Lucas.

Quindi cerco di sembrare impassibile.

"Chi altro c'è?"

Qualunque sia la sua risposta.

Lei passa una mano tra le ciocche rosa e nere e prende la sua borsetta, dove di solito mette solo il telefono e il suo rossetto rosso scuro.

"Nessun altro per ora" dice maliziosamente.

Ma so bene che quel tono non ha nulla di provocante verso di me.
Essendo la sua migliore amica so che questa sera la finirà con un ragazzo.
E mi brucia forte dentro i polmoni l'idea.
"Oh." dico io, per nulla sorpresa.

Usciamo da casa sua e lei corre sul marciapiede con il suo bel vestito corto e nero.
Io cerco di raggiungerla anche se porto delle converse, a differenza sua che ha dei tacchi vertiginosi.
"Non dovresti correre con quelle" le dico una volta arrivata accanto a lei.
"Già, ma mi diverte!" Dice portando le mani al cielo.
È così strana, così bipolare ma sexy.
Così bella e spensierata e l'attimo dopo vorrebbe piantarsi un coltello sullo stomaco.
Ma come può un essere così bello odiarsi così tanto?
Lei sorride a trentadue denti e mi stringe la mano.
La sua mano sulla mia.
Le intreccia.
Strette tra di loro.
Non so perché mi fa tutto questo, forse lei sa che mi piace e vuole prendersi gioco di me.
Credo di più che lei non sappia nulla.
È sera, ed è tardi quando arriviamo davanti ad una casa.
Fuori si sente un rumore assordante di ragazzi che sembrano spaccare tutto.
Ma dove mi hai portata Kay?
Lei si morde le labbra e bussa alla porta mentre noto dalla finestra una coppia pomiciare e toccarsi i loro culi a vicenda.
Ossignore.
Un ragazzo spalanca la porta ed ha addosso una collana di fiori, una di quelle colorate.
Karola mi lascia un'occhiata e alza le sopracciglia come per dire "Visto dove siamo?"
E io gliene lancio una mentre mi torturo il labbro e rimpicciolisco gli occhi come per dire "Io ti uccido"
Lei riprende la mia mano.
Mi chiedo perché.
Il ragazzo riccio prende parola "Che abbiamo qui"
Non mi piace il tono della sua voce su di Karola.
Ma lei non sembra infastidita.
"Josh, lei è Juliet"
Io annuisco e guardo dietro di lui la confusione e tutti quelli che saltano a ritmo di musica.
"Karola" la richiama.
Ma mi volto anch'io, questo tizio non mi piace per nulla, non mi piace come le parla.
"Qui tutti vengono in coppia"
Ci avverte.
Poi mi lancia un'occhiata.
E mi innervosisco e stringo la mano che non ha Karola.
"Voi siete una coppia?"
Prima che io possa dire qualcosa o voltarmi verso di lei, Karola alza le nostre mani unite e esclama un "certo!" a Josh.
Io e Karola una coppia.
Coppia.
Non riesco ad immaginarlo.
Il ragazzo alto e riccio ci lascia passare e noi entriamo nell'abitazione.
Lei lascia la mia mano per posarla sulle spalle.
Per poi toglierla completamente e guardarsi intorno.
E io ci resto male.
"Mi vuoi spiegare perché siamo a questa festa, Karola?" Sbotto infastidita.
Lei recupera la mia mano.
"Per divertirci!"
✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨
Nel prossimo capitolo succederanno cose

I fucking love you, K.[Lesbian Story]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora