Capitolo Cinque.

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Continuavo a camminare avanti e indietro davanti a Michael, il quale se ne stava accucciato sul divano in modo tenerissimo.

Ero agitato, arrabbiato e deluso. Non potevo credere alle sue parole e a quella maledetta confessione, non era possibile.

-Da quanto tempo lo sai?- domandai con voce dura senza guardarlo.

In quel momento avrei voluto solo abbracciarlo e dirgli quanto lo amavo ma ero troppo furioso con lui per avermi mentito.

-Da un po'- si limitò a dirmi lui, ed io sentii una rabbia cieca crescermi dentro.

Mi aveva mentito, si era tenuto dentro tutto per moltissimo tempo senza dirmi nulla.

Perché doveva essere così stupido?
Sicuramente gli sarei stato vicino e non lo avrei trattato come avevo fatto.

-Perché non me lo hai detto prima, maledizione!- gridai furioso passandomi una mano tra i capelli.

-Perché sapevo come avresti reagito! Sapevo che avresti provato solo pietà per me e non volevo...- mi disse con voce rotta così io lo guardai in lacrime.

-Dovevi dirmelo.- singhiozzai con un filo di voce.

-Lo so, mi dispiace-

-No, a te non dispiace un cazzo! Pensi solo a te stesso! Sei un bambino viziato ed egoista!- gli urlai furioso tra le lacrime per poi accasciarmi a terra.

-Sei uno stronzo Michael- soffiai mentre i singhiozzi continuavano a scuotere il mio corpo.

Non riuscivo a pensare ad una vita senza Michael, io lo amavo da morire.

Lui si alzò dal divano portandosi accanto a me ed io lo abbracciai in modo disperato.

Mi strinsi a lui poggiando la testa sul suo petto magro e continuai a piangere senza controllo per qualche altro minuto.

-Perché...- dissi deluso, mentre lui mi accarezzava dolcemente la testa.

-Scusami...- soffiò a bassissima voce ed io scossi la testa disperato.

-Tu non morirai- dissi con voce dura mentre stringevo con ossessione la sua maglietta ormai zuppa delle mie lacrime.

-Non morirai!- urlai furente, facendolo rabbrividire.

Lui continuava a rimanere in silenzio ed io mi sentivo sempre più male, era come se il mondo mi stesse crollando addosso senza pietà.

Mi scostai di poco dal suo petto per poterlo guardare negli occhi. Sembravano così tristi che mi si strinse il cuore.

-Andy...ci sono p-

Io scossi la testa mordendomi il labbro in modo violento. -Zitto!- gridai bloccandolo.

Non volevo sentire nulla, non volevo sapere per il momento.

Non ero pronto, non ero preparato e lui ne stava meschinamente approfittando.

Michael mi guardò accennando un sorriso e mi prese il volto tra le mani.

-Ti amo Andy- mi sussurrò prima di baciarmi.

Sgranai gli occhi sentendomi perso, sarebbe morto e mi avrebbe lasciato da solo a continuare la mia misera vita senza di lui.

Come poteva farmi questo? Cosa avrei fatto io senza il mio Michael?!

Lo respinsi in modo brusco allontanandolo da me e gli diedi un pugno sul petto facendolo gemere per il dolore.

Poi mi alzai di scatto e corsi in camera, per poi chiudermi dentro.

Someone Like You  {Mikandy}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora