Per fortuna l'autobus é appena arrivato a riesco a salire.
Vado a sedermi vicino al finestrino e, come al solito, prendo il telefono, ci collego gli auricolari inizio a leggere con Shawn Mendes in sottofondo ignorando tutti gli altri che fanno lo stesso con me. Grazie al cielo solo poche persone prendono questo autobus.
Smetto per un attimo di leggere e mi giro, dall'altra parte c'è un ragazzo biondo, é da solo e sta guardando fuori dal finestrino.
Non l'ho mai visto.
Lo sto osservando quando improvvisamente si gira verso di me, forse mi ha sorriso ma non ne sono sicura, sono troppo timida perciò in una frazione di secondo distolgo lo sguardo e ricomincio a leggere.
L'autobus di ferma, metto nello zaino tutte le mie cose, scendo e mi guardo intorno.
Ci siamo trasferiti a Boston solo da qualche mese e non ho amici.
Nella mia vecchia scuola ne avevo qualcuno e mi dispiace averli lasciati.
Mi giro l'ultima volta a guardare il ragazzo che se ne sta immobile alla fermata dell'autobus ed entro.
Raggiungo il mio armadietto, prendo i libri e mi avvio verso l'aula di letteratura.
Faccio qualche metro quando all'improvviso sento da dietro l'odiosa voce di Mark che dice
-Oh,Oh chi abbiamo qui! Una bella secchiona! Ciao Susan- io mi giro e accelerando il passo gli dico -Vattene Mark e lasciami stare- in un secondo me lo ritrovo davanti- No Susan, dove stai scappando?- mi prende i libri, me li butta in terra e con uno spintone fa cadere anche me. Scoppia a ridere e per fortuna se ne va.
Odio Mark. È un ragazzone antipatico bocciato già due volte che fa il bulletto con me e gli altri.
Me ne sto in terra con le mani davanti alla faccia per la vergogna e per la rabbia, conto fino a dieci, tolgo le mani e vedo due piedi davanti a me, alzo lo sguardo e non ci posso credere: è il ragazzo dell'autobus con in mano tutti i miei libri.
Mi rialzo, pulisco i pantaloni e sistemo i capelli, lui mi guarda, mi sorride e porgendomi i libri dice:-Penso di siamo caduti questi- timidamente gli rispondo -Oh...ehm..si grazie...-
Per qualche secondo resto ad ammirarlo finché lui non mi porge la mano dicendo - Peter Grace- io gliela stringo dicendo -Susan Brooks...sei nuovo vero?- -Già oggi è il mio primo giorno qui- guarda l'orologio e dice -Oh, meglio che vada, non voglio arrivare tardi alla prima lezione, piacere di averti conosciuto, ci si vede- dice facendo un inchino.
Quel suo piccolo gesto mi lascia davvero stupita.
Entro di corsa in classe e mi siedo al mio posto, il professore entra, fà l'appello e inizia a spiegare.
Cerco di stare concentrata, di ascoltare cosa dice quel tipetto strano con occhiali e capelli grigi ma non ci riesco e un secondo dopo mi ritrovo a pensare a Peter, ai suoi capelli biondi e luminosi che gli ricandono sugli occhi azzurri così profondi, al suo viso così dolce, gentile ma allo stesso tempo timido e misterioso...Wow.
Ripenso a quello che é successo e sono troppo felice.
Il suono della campanella mi riporta nella realtà, scrivo i compiti, ripongo la mie cose ed esco.
Mi dirigo verso l'aula di scienze dove la professoressa ci consegna le verifiche (un dieci meno) e inizia a spigarci nuove cose riguardanti la psicologia.
Anche l'ultima campanella suona e usciamo.
Salendo sull'autobus, lo cerco con lo sguardo ma Peter non c'è, mi siedo, guardo fuori e lo vedo salire in macchina appena l'autobus riparte.
Arrivo a casa, suono il campanello ma non c'è nessuno perciò prendo le chiavi ed entro.
Maya inizia a farmi le feste perciò la prendo in braccio e la porto in camera con me.
La appoggio per terra e dopo un breve spuntino inizio a fare i compiti per qualche ora per poi iniziare a leggere come sempre.Sono già le sette e sento la porta d'ingresso aprirsi: é la mamma che mi sta chiamando.
Scendo subito, sempre meglio non far arrabbiare mamma -Ciao mamma- -Ciao Cara, potresti apparecchiare?- - SiSi certo- dico iniziando ad eseguire gli ordini -Oggi é stata davvero una giornata faticosa...Non puoi nemmeno immaginare...E a te come è andata la scuola ci sono novità?- -No ninte di che, forse c'è un nuovo ragazzo ma non lo conosco ancora- dico senza entrare nel dettaglio.
Fortunatamente mamma non dice altro.
Arriva papà, mangiamo e appena finito salgo in camera a leggere.
Sono nel letto e continuo a pensare a Peter, non vedo l'ora che arrivi domani per poterlo rivedere.
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Susan
RomanceSusan è una ragazza timida che vive da poco a Boston e non ha amici. Dopo l'arrivo di Peter, un magnifico ragazzo di cui si innamorerà perdutamente niente sarà più come prima.