Capitolo 6

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Vi è mai capitato di non riuscire a dormire la notte? Di cercare in tutti i modi di addormentarti ascoltando la musica o iniziare a leggere ma niente? Niente di niente?
Beh ecco questo è uno di quei momenti. Sono ore che mi giro e rigiro nel letto ma nulla. Non ce la faccio.
Decido di alzarmi, è inutile insistere.
Metto una felpa oversize nera che amo in qualsiasi modo possibile ed immaginabile che esista sulla terra e infilo le scarpe.
Controllo se le due marmocchiette dormono e dopo di che esco.
Mi avvio verso il mini parco di questo paesino che è quasi davanti casa mia.
Mi infilo le cuffie attivando la musica e mi sdraio a guardare le stelle.

" Keep on living,
Keep on breathing,
Even when you don't believe it.
Keep on climbing,
Keep in reaching,
Even when this world can't see it.
No, impossible is nothing."

Canticchio dentro di me il ritornello della canzone.
Adoro Iggy Azalea. Adoro le sue canzoni. I testi delle canzoni.
Mi piace un sacco soprattutto perché nelle sue canzoni parla di lei e della sua vita.

Sento improvvisamente una mano toccarmi una spalla e mi alzo impaurita.
Ma mi calmo subito dopo alla vista di Zed.

<<Oh buon Dio, volevi farmi morire?!>>
Chiedo ancora sotto shock.

Ridacchia e sussurra uno <<scusa>>

Tolgo le auricolari e mi metto a sedere accanto a lui che nel frattempo si era seduto.

<<che ci fai qui?>> chiedo curiosa

<<e tu che ci fai qui piccola Meg?>> richiede a sua volta

<< te l'ho chiesto prima io>> mi lamento, non era che rispondeva prima sempre quello a cui era stata fatta prima la domanda?!

<<forse per lo stesso motivo per cui sei tu, perciò se lo vuoi sapere dimmi perché sei qui.>> dice girandosi e guardandomi negli occhi, lasciandomi ancora più curiosa.

<<non riuscivo a dormire, ma ormai ci sono abituata.>> ammetto. Non ho assolutamente voglia di raccontargli la verità. Non gli dirò che non dormo perché ho paura di svegliarmi la mattina seguente e trovare una spiacevole notizia. Non gli dirò che non dormo perché ho paura che succeda qualcosa a mia sorella di notte come del resto a mio padre e anche mia madre. Non gli dirò che non dormo perché voglio essere sempre pronta per qualsiasi emergenza. Non gli dirò neppure che non dormo perché non ci riesco senza la buonanotte dei miei genitori.
Ma invece eccomi qua a raccontare tutta la mia storia a Zed.
Sto piangendo, tanto. Era un pianto che doveva uscire prima o poi. Stavo di nuovo tenendo tutto dentro di me e lo sapevo che sarei scoppiata.
Continua a rassicurarmi che non sono costretta ad andare avanti con la "mia storia" ma io voglio. Io devo raccontarlo a qualcuno o finirò per impazzire.
Mi ritrovo tra le sue braccia imponenti a piangere come se non ci fosse un domani. Sto così bene qui tra le sue braccia che non vorrei mai staccarmi.

<<mi dispiace, mi dispiace davvero tanto piccola Meg.>> dice sincero continuandomi a cullare fra le sue braccia.
Mi asciugo le lacrime ma resto sempre lì accoccolata sulle sue gambe.
Ora basta. Basta piangere.

<<comunque tu non mi hai ancora detto perché sei qui>>
Chiedo ridacchiando

<<oh non sarà mai così importante>>

Alzo le spalle
<<ora me lo devi dire, sono curiosa.>>

<<Madison ..>> dice
A proposito ma allora stanno insieme?

<<uh... Ma state insieme?>> chiedo

<<non proprio.>> dice grattandosi il collo.

Scappiamo via da qui.Where stories live. Discover now