I quattro regni

114 15 4
                                    

Il rumore dello scalpitare di un paio di stivali rieccheggiava nel lussuoso corridoio, decorato con quadri e statue di antichi guerrieri.
La guardia correva a perdifiato cercando di non perdersi in quel groviglio di stanze che si trovavano nel palazzo imperiale di Alamar.
Dopo essersi assicurato che nessuno lo vedesse, il soldato bussò ad un portone in mogano, situato al fondo del corridoio, che gli fu subito aperto da un'uomo anziano con indosso un'armatura fin troppo pesante per una persona con la sua corporatura.
"C'è un problema..." sussurrò la guardia alquanto preoccupata.
"Di nuovo?" chiese l'anziano con aria accigliata toccandosi la lunga barba bianca.
"Dobbiamo avvisare subito il sovrano!" disse ad un tratto l'uomo con l'armatura congedando il soldato che fece il saluto militare allontanandosi nel buio corridoio.
Quando i passi della guardia non si udirono più, l'anziano chiuse l'immenso portone facendo ritornare il silenzio in tutto il corridoio.
Il vecchio si incamminò con passi lenti ma decisi verso una piccola porta in legno da dove si univano delle voci. L'anziano bussò alla porticina che venne aperta da un'uomo sulla quarantina con indosso abiti eleganti, un mantello rosso ed una corona piena di gemme preziose di vario colore; appena vide il vecchio sul suo volto si dipinse una smorfia preoccupata.
"Cos'è successo stavolta..."
"Se mi fai entrare te lo dico..." gli fece notare l'uomo in armatura, lui gli fece cenno di entrare nella stanza.
Non era poi così sfarzosa come ci si aspetta da una camera di un palazzo: le pareti erano decorate con della carta da parati giallo canarino, un lampadario faceva luce in tutta la stanza e infine c'erano divano ed una poltrona al centro della stanza. Nulla di più .
Sulla poltroncina si trovava una ragazza con lunghi capelli neri legati in una traccia, due occhi azzurri come il mare ed un vestito corto color verde chiaro.
Stava leggendo un libro di astrologia; ma non appena si accorse del vecchio pose il pesante tomo sul tavolino difronte a lei e corse ad abbracciarlo tutta felice "Zenas! Che bello poterti rivedere, mi sei mancato tanto!" il nonnino in armatura rise divertito dalla reazione della giovane "Anche io sono felice di poterla rivedere principessa Maria!"
"Allora, a che cosa devo la tua visita?" l'uomo con la corona di sedette pesantemente sul divano, Zenas sbuffò.
"Achillios, sei sempre stato troppo frettoloso" gli disse saggiamente, Achillios lo guardò male "Ti ricordo che sono il re di Alamar, non è facile stare tranquillo, soprattutto in questo periodo..." ribattè il sovrano.
Un silenzio avvolse l'intera stanza, diventando quasi opprimente.
Maria non riusciva a sopportare quello stato di mutismo, e cercò in ogni modo di romperlo "Vi preparo un te!" propose facendo un sorriso forzato, i due uomini annuirono.
Non appena la principessa fu uscita; Zenas iniziò a parlare " Anche il secondo regno è stato invaso" il re si alzò dal divano preoccupato "C-Come sarebbe a dire che "anche il secondo regno è stato invaso?!"
"Te l'ho appena detto; il secondo regno è stato invaso" rispose l'anziano con tono piatto.
Achillios si asciugò la fronte con un pezzo di stoffa "Prima Bestwood; poi Morrowind... ma in che mondo ci troviamo!?" sbattè le mani sul tavolo di legno in mogano con aria seccata.
"È inutile che ti arrabbi, l'unica soluzione è che ti allei con l'ultimo regno: Skyland " a quelle parole Achillios si alterò ancora di più "Tu lo sai benissimo che il regno di Alamar e il regno di Skyland sono in conflitto da ancora prima delle invasione da parte di Kerykos!"
Zenas sorrise beffardo, il suo amico si era veramente rimbambito , ma come dargli torto? Da quando le terre oscure; sotto il comando del re Kerykos; avevano invaso i quattro imperi portando desolazione e paura, nella testa del suo amico Achillios era partita qualche rotella; dimenticandosi totalmente della loro arma segreta: Maria.
"Ti ricordo che il re di Skyland ha un figlio della stessa età della tua dolce bambina..."
"E allora?" chiese l'uomo non capendo a cosa si riferisse il suo anziano amico.
"Potremo organizzare un matrimonio tra Maria e il principe Stephan di Skyland; così potremo unire gli eserciti e sconfiggere il regno oscuro"
Il re lo guardò poco convito; lui e Georgos-imperatore del terzo regno-non si parlavano da una vita, eppure erano migliori amici; finché...
Argh! Quel ricordo lo faceva stare male...
"È tu credi davvero che Maria accetterebbe di sposarsi con uno che non hai mai visto? " chiese l'uomo dopo essersi calmato, tornando a sedersi sulla poltroncina.
Zenas rise beffardo "Bisogna solo chiederlo e..."
"Io non lo farò mai!!" la voce della principessa Maria rieccheggiò nella piccola stanza, i due uomini sobbalzarono voltandosi verso la ragazza"Ma no Maria; hai frainteso noi..."
"No no ho frainteso!Ho sentito tutto! Io non sposerò mai Stephan!MAI!" disse con voce alterata.
"Maria Laitano! Per riuscire a sconfiggere Kerykos abbiamo bisogno di allearci con Skyland !" la rimproverò il padre.
"Mamma non l'avrebbe mai permesso!" ribattè irritata Maria, Achillios si fermò come se si fosse paralizzato, pochi secondi dopo riprese al parlare con tono più calmo" Non tirare in ballo tua madre..."
" Perché?! Perché non dovrei parlarne è?! Perché è morta?!"
"Smettila..." il sovrano strinse i pugni sempre più seccato, Zenas cercò di far calmare Maria, ma lei non lo ascoltava e continuava imperterrita il suo discorso " È colpa tua se mamma è morta, lei te lo aveva detto che era pericoloso avventurarsi in quella grotta!Tu hai..."
"TI HO DETTO DI SMETTERLA!!!!" la ragazza smise di parlare spaventata dal tono di voce del padre, il quale strinse i denti con fare rabbioso.
"Quel giorno nessuno di noi ha commesso degli errori; tua madre è morta perché, perché..." le parole gli si bloccarono in gola.
Sul volto di Maria si dipinse uno sguardo disgustato "Il sensi di colpa non ti fanno finire la frase, vero padre ?" detto questo prese la spada che si trovava sul tavolo per poi uscire sbattendo la porta.
Il silenzio ritornò a regnare sovrano "Cosa devo fare Zenas...?" chiese l'uomo comprendosi il volto con le mani disperato, il vecchio lo guardò in modo serio "Amico mio,devi riuscire a convincerla in qualche modo"
Achillios rise sommesso "Fosse facile..."
***************************************
"Lui e quelle stupide regole! Io mi rifiuto di sposare quel damerino; neanche lo conosco! " la principessa dai capelli neri era uscita in giardino per allenarsi a scherma come al solito; solo che questa volta era la rabbia a guidare i movimenti della sua spada, che andava a colpire il manichino fatto di paglia.
"Lo odio...!" diede un colpo molto forte allo spaventa passeri, che si ruppe  a metà; guardò la lama, doveva essere messa a posto.
L'indomani sarebbe passata dal carpentiere.
"Uh! La principessina è di cattivo umore oggi!" Maria sobbalzò sentendo quella voce;la conosceva fin troppo bene...
Non era possibile!
Ecco! Ora portava finalmente dirlo: La giornata peggiore di sempre!

Umpf!Il principe azzurro?Io non ne ho bisogno!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora