XII

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Harry POV

Arrivo a scuola e per la prima volta mi sento intimorito.
Dopo ciò che ho raccontato a Louis sento che non posso più nascondermi, per questo sento riemergere tutte le mie fragilità.

Appena arrivo vado alle macchinette per un caffè, lo bevo di fretta e guardandomi intorno noto Louis che sta parlando con Liam, Zayn e Naill. I miei ex migliori amici.

Sento la rabbia che ribolle, ma non sono più arrabbiato con Louis.
Ho capito che l'unico con cui dovevo prendermela fin dall'inizio ero solamente io.

Io li ho fatti allontanare tutti a causa dei miei problemi, ho visto Louis come una minacchia, lui me li avrebbe portati via, così è stato, ma il lavoro sporco l'ho fatto tutto da solo.

Chissà come sarebbe andata se non avessi fatto del male a Louis, magari ora tra di loro ci sarei anche io.

Ho bisogno di loro, la solitudine mi sta uccidendo, ma con che coraggio potrei mai presentarmi davanti ai ragazzi?

Hanno sempre difeso Louis e solo ora capisco il perché.
Ho combinato un casino dietro l'altro, ho picchiato un ragazzino che non sapeva nemmeno perché lo facessi.

Da quando sono così?

Probabilmente se fossi qualcun'altro odierei me stesso, mi definirei un mostro che fa del male a persone innocenti.

Chissà se Louis gli ha raccontato di cosa ho detto... Probabilmente nemmeno gli crederebbero, ormai per loro sono solo un prepotente privo di cuore.

Suona la campanella ed entro in classe. Le ore non passano più e i miei compagni mi evitano ancora, mi guardano dall'alto al basso, mi odiano. Come biasimarli?

Sono seduto da solo al banco, cerco di non far caso a Louis che ride con Naill.
Il biondino mi manca più di chiunque altro. Lo conoscevo dalle medie, lui era l'unico a conoscere il mio stato d'animo, sapeva quanto io fossi possessivo a causa del mio passato ma credo che mai si sarebbe aspettato questo mio cambiamento.

Ho spaventato anche lui, mi ha abbandonato, e ha tutte le ragioni del mondo.

Passo le ore a odiarmi da solo, poi alla ricreazione vado in bagno.
Appena finisco di lavarmi le mani la porta si apre e Naill entra.

Il mio primo impulso sarebbe quello di abbracciarlo, di piangere sul suo petto, vorrei mi dicesse quanto sono coglione, io gli risponderei che ha ragione.
So bene però che nemmeno mi guarderà.

Cerco di non voltarmi verso di lui, rimango in silenzio e sento i suoi passi sempre più vicini "Harry", rimango a bocca spalancata quando dice il mio nome, c'è forse un altro Harry in questa scuola? Non mi ricordo "HARRY".

Mi volto verso di lui tenendo però gli occhi bassi "Dimmi", poi la sento, sento la sua risata da bambino, spensierata "Da quando sei diventato così timido?".

Mi torturo i ricci con la mano, questa situazione mi rende nervoso, mi chiedo ancora perché mi sta parlando.
"No, si, cioè. Scusa", alzo gli occhi per un istante, giusto per capire il suo umore. Ha il viso rilassato, la bocca in un mezzo sorriso che mi confonde sempre di più "Hei va tutto bene, voglio solo parlarti", mi mette una mano incerta sulla spalla che mi irrigidisce ancora di più "Si, scusa è che non pensavo. Si insomma non credevo che tu volessi ancora parlarmi" riabbasso la testa, sicuramente è venuto a dirmi di lasciare in pace Louis.
"Lo so, ma voglio farlo, sempre se hai voglia"
"Mmm certo", il mio respiro è irregolare, penso a qualcosa di giusto da dire, ma ogni cosa mi sembra patetica.

"Sai, Louis ci ha raccontato dei vostri pomeriggi. Soprattutto quello di ieri"
"Non gli ho più fatto del male" mi tremano le mani, le sento sudare, ovviamente mi dirà che non devo prendere in giro Louis.

Il problema è che non l'ho fatto. Non so perché, ma gli ho detto la verità, volevo capisse che ero davvero pentito per i brutti gesti verso di lui.

"Lo so tranquillo, ci ha detto che ti sei scusato con lui. E' coraggioso da parte tua"
"Non mi credete vero?" mi fa rabbia pensare che nonostante i miei sforzi niente può cambiare.

"All'inizio no Harry, vedi, è strano che dopo tutto ciò che hai fatto te ne esci scusandoti" Vedo tremore nei suoi occhi, sento che ha paura della mia reazione e questo mi distrugge dentro.
"Vi capisco, ma per quanto possa valere ero sincero, davvero"
"All'inizio non lo pensavo, ma poi Louis ha detto che gli hai raccontato del tuo passato, so che hai pianto e questo non lo fai mai perché tu odi piangere davanti agli altri" lo guardo senza emozione, non trovo le parole da dirgli e penso che sia già tutto finito qui, ma poi lui continua "Voglio credere alle tue parole Harry perché io so più di tutti cos'hai passato, ho sofferto con te, ho lottato con te e quando cadevi mi sedevo sempre al tuo fianco.
Voglio scusarmi anch'io con te".

Lo guardo storto, perché si scusa? Mi sta prendendo in giro?
"Mi devo scusare perché io conoscevo il tuo dolore, sapevo cosa provavi e nonostante tutto ti ho abbandonato senza nemmeno provare a parlarti.
Non voglio giustificare ciò che hai fatto, è una cosa ignobile, ma da amico avrei potuto cercare di farti ragionare. Dovevo starti vicino, invece ti ho abbandonato come gli altri".

I miei occhi si fanno lucidi "No Naill, non hai niente da rimproverarti, hai fatto la cosa giusta, mi sono comportato da completo idiota, non meritavo nessuno accanto" e piango, mi libero davanti a lui.

"Harry no, non devi piangere, per favore. Sei ancora in tempo per rimediare", Naill non ha mai sopportato le mie lacrime, me lo ha sempre detto e un po' incerto viene verso di me per abbracciarmi.

Non gli lascio nemmeno il tempo per farlo che mi fiondo sul suo petto "No Naill, sono stato un mostro, ho trattato male Louis che non aveva nessuna colpa, è imperdonabile capisci"
"No Harry, lui ti crede, penso che sotto sotto ti ha già perdonato da un pezzo visti i suoi sentimenti"
"Non me lo merito però, lui si faceva picchiare apposta, lo faceva per farmi felice, e io come un coglione non me ne sono mai accorto"

"Eri arrabbiato Harry, volevi solo difenderti e difendere noi e sotto sotto lo apprezzo, ma avresti potuto farlo in altro modo.
Avresti potuto parlarmene, non ti avrei giudicato"
"Lo so Naill, sono stato così stupido, solo ora mi rendo conto che non serviva a niente arrabbiarsi, e forse avere Louis come amico non sarebbe stato così male".

Naill sorride e mi abbraccia forte "Ho sempre saputo che il mio Harry sotto sotto c'era ancora. Sei cambiato, mi facevi anche paura ma sapevo che nel profondo eri sempre la persona bella di sempre" sorride tra i miei capelli "E Liam e Zayn? Gli ho persi per semrpe vero?"

Naill si allontana un po e respira profondamente "Per loro penso sia più difficile, ma hanno detto che ci stanno pensando, sai quando Louis ci ha raccontato tutto erano un po' diffidenti, ma quel ragazzino ti ha difeso a spada tratta sai? Non me l'aspettavo. Credo dovresti andare a parlare anche con lui"
"Ho paura, so che mi ha perdonato, e per questo gli farei un monumento, ma lui mi ha detto ciò che prova per me, e questo mi spaventa"

"Tu cosa provi?"
"Non lo so, l'ho sempre guardato con gli occhi appannati dalla rabbia. Adesso devo ancora capirlo, ma ho paura, non voglio farlo soffrire ancora, non se lo merita più".

"Questa è una bella cosa Harry e sono sicuro che lo pensi davvero. Magari potresti dirglielo, parlarne con lui adesso che avete sciolto il nodo più grande".

Mi carezza la guancia "Mi sei mancato H"
"Anche tuuu" ci abbracciamo ancora prima di uscire dal bagno.

"Dopo la scuola parlerò ancora con Louis e vedrò cosa fare".
Detto ciò ci sorridiamo a vicenda tornando in classe.

You can drag me down ~ LS ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora