Il Nostro Fantastico Errore

CAPITOLO 72

SAM

Due settimane dopo

I raggi del sole entrano dalla finestra della mia stanza, e mi illuminano il viso.
Mi alzo e vado verso la finestra, scostando le tende rosa. È una bella giornata, il sole splende in cielo e vedo che Alyson sta giocando nel giardino di casa sua.
Alyson è una bambina di sette anni che vive nella casa accanto, e che ho praticamente cresciuto.
Ogni volta che venivo in questo posto, le facevo da babysitter tutte le volte che i suoi genitori dovevano uscire.
Torno a sedermi sul letto e accendo il cellulare.
Ventitré chiamate perse.
Quindi messaggi, di cui due vocali lasciati in segreteria.
Una delle chiamate è di Tessa, con la quale parla di tanto in tanto. Un'altra è di Caroline, con la quale ho parlato il giorno dopo essermene andata di casa e le ho detto di non chiamarmi più. Non posso credere che anche lei mi abbia mentito per tutto questo tempo.
Il resto delle chiamate e dei messaggi invece sono tutti della stessa persona: Kyle.
Sono due settimane che va avanti così, da quando ha scoperto che me ne sono andata. Scorro alcuni dei messaggi e leggo sempre le stesse cose.

Perdonami Sam, ti prego!
Sono a pezzi.

Piccola, rispondi per favore.
Mi dispiace, sono uno stronzo, lo so!

Ti supplico, torna da me.

Non posso vivere senza di te!

Ti amo da impazzire!

Smetto di leggere gli sms, che con i giorni hanno iniziato a ripetersi, e che sembrano tutti uguali.
Ascolto invece i due messaggi vocali che Kyle mi ha lasciato in segreteria.
Appena sento la sua voce, la nostalgia che ho di lui mi assale di nuovo e mi avvolge nella sua morsa.

Sam, sono io. Sto malissimo... ti prego torna. La mia vita non ha senso senza di te. Lo so che ti ho fatta soffrire, ma ti giuro che le cose che ti ho detto sono tutte vere. Ti amo piccola, da morire.
Non sono niente senza di te al mio fianco. So che stai soffrendo in questo momento, ma ti prego, ti supplico... dammi un'altra possibilità. Solo una.
Pensaci... ti amo.

Sentire le sue parole disperate e scosse dai singhiozzi è come un'altra coltellata al cuore, facendo così riaprire la ferita che con il passare dei giorni si stava chiudendo. Una lacrima inizia a scendermi lungo la guancia mentre inizio ad ascoltare l'altro messaggio.

Piccola, sono sempre io. Di nuovo. Ho ricominciato ad avere gli incubi. Non mi succedeva da quando abbiamo passato la nostra prima notte insieme. Sto soffrendo come non mi era mai successo cazzo.
Perché te ne sei andata?
Perché sei fuggita via da me?
Sto affogando Sam, e non so se questa volta riuscirò a tornare a galla. Ho bisogno che qualcuno mi dia una mano ad uscire da tutta la merda che mi sta ricoprendo. Tutta la merda che è la mia vita. E voglio che quel qualcuno sia tu piccola.
Ti amo... sempre.

Mi asciugo le lacrime, che ormai mi solcano il viso da due settimane intere. Credevo di non avere più lacrime, ma a quanto pare mi sbagliavo. Riascolto il messaggio, e noto che è diverso dall'altro.
Il suo tono di voce è più lento e sembra biascicare. Tra i singhiozzi e le pause tra una parola e l'altra non riesco ad esserne sicura, ma da quello che sento sembra che sia... ubriaco.
Mi aveva raccontato che prima beveva, ma che aveva smesso. Spero che non abbia ricominciato.
Non so davvero immaginarmi il mio Kyle ubriaco.
Ad un tratto sento bussare alla porta e mi asciugo di nuovo le lacrime.
<Avanti> dico, cercando di dissimulare il più possibile la tristezza e la preoccupazione che sto provando in questo momento.
La porta si apre, ed entra lei... la mia cara e dolce nonna Emily.
Dove altro potevo andare se non da mia nonna, a Seattle.
Le sono davvero grata per avermi ospitato, ma soprattutto di avermi sopportato in queste due settimane orribili. Ho passato quasi ogni giorno da sola, in camera mia. La maggior parte del tempo l'ho passato a piangere, mentre l'altra parte l'ho passata a guardare e riguardare le mie foto con Kyle, ricordando i bei momenti che abbiamo vissuto insieme. Sembra come se fossi caduta nel nostro libro preferito. Io sono Jane e Kyle è il signor Rochester, e il suo misterioso e terribile segreto è venuto alla luce.
<Sono felice che sei sveglia tesoro. C'è una persona che vuole vederti> mi dice mia nonna.
<Chi?> le chiedo io.
<Aly. Ha saputo che eri qui e ha insistito per passare la giornata con te>.
Alyson è una bambina che ti fa sorridere anche solo guardandola. È talmente solare e allegra che contagia chiunque gli stia accanto.
<Non credo di essere la migliore compagnia del mondo in questo momento>.
<Beh, non importa, perché gli ho già promesso che starai con lei tutto il giorno>.
"Oh, grazie nonna!" penso, ma poi mi rendo conto che forse mi farà bene distrarmi un po' dal caos che è diventata la mia vita.
<Ok nonna, mi faccio una doccia e mi cambio> dico, mentre mi alzo, vado verso di lei e le do un bacio sulla guancia.
<Perfetto, vado a preparati la colazione> mi dice lei, e scende di corsa le scale.
Mi dirigo verso il bagno, e una volta dentro apro l'acqua della doccia, in attesa che diventi calda.
Mi spoglio ed entro nella doccia. Mentre l'acqua mi scorre lungo il corpo, mi rendo conto che in queste due settimane non ho più guardato la cicatrice che ho sulla spalla. Forse perché ne ho una molto più grande sul mio cuore.
Scaccio via i brutti pensieri e lavo via tutta la tristezza degli ultimi quindici giorni. Anche se so che non non se ne andrà mai.

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Spazio Autore:
Ciao ragazze,
come avete visto sono passate due settimane da quando Sam e Kyle si sono lasciati.
Abbiamo visto che la nostra Sam soffre ancora molto per quello che è successo, ma per fortuna ha trovato un po' di conforto nella sua dolce nonna Emily.
Scrivete nei commenti come vi sembra questo nuovo personaggio e se il capitolo vi è piaciuto e mi raccomando, non andate via perché tra pochissimo scopriremo come sta il nostro Kyle.
Secondo voi come se la sta passando? Dai messaggi che ha lasciato alla nostra Sam direi proprio male.

A tra poco 😉

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