Feelings.

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"I don't know this feeling
But I know it's weird
All I've got us is faith in
just faith in."

-Mom- la voce di Sonny è rotta dai suoi singhiozzi. -I really miss you.

Mi guardo attorno. Non so cosa fare, perciò silenziosamente mi siedo il più lontano possibile ed abbasso lo sguardo. Ho perso tutti i miei nonni, a cui tenevo tanto, ed è stato straziante.

-Come here, please.- mi chiama.
Il suo timbro di voce, di solito sicuro e pronunciato, è stridulo e incrinato.
Lentamente mi avvicino. Tutti i suoi capelli gli coprono il viso, così glieli scosto e lo guardo. Prendo il suo viso fra le mie mani, e aspetto una qualche reazione da lui. -Ehi, va tutto bene.- gli dico a voce molto bassa. -Ci sono io con te.
So che non è tanto, e che non è la cosa migliore che si possa desiderare, ma almeno è qualcosa. Lui si avvicina sempre di più, come per scrutarmi bene. Impulsivamente gli getto le braccia al collo. Fin da bambina ho adorato gli abbracci, per il potere che danno. Ti fanno sentire protetto. Mi sembra tutto così strano. Non si sente nessun rumore, i nostri respiri si sono sincronizzati. Non ho alcun timore nelle sue braccia, non voglio più andarmene da qui.

Ma purtroppo tutto finisce, e dobbiamo separarci. Leggermente imbarazzata mi scosto e guardo il pavimento. In tutti questi anni ho capito che poche sono le persone che rimangono. Lui è rimasto, ed io rimarrò.
Decido di scollegare il launchpad, ma Sonny sembra contrariato di questa scelta. Con un cenno lo indica, ed io ricomincio. Questa volta non si fa sopraffare dalla nostalgia, lo vedo mentre cerca di pensare a qualcosa di allegro. Alla fine si lascia così sopraffare dalla musica che inizia a muoversi a tempo, mentre io inevitabilmente sorrido. Ho sempre creduto che la musica avesse questo potere, di poter rallegrare chiunque la ascolti.

Dopo un bel po' di tempo mi accorgo che è piuttosto tardi. Mi ricordo anche che dovevo sistemare alcune cose in hotel, oltre a cercare di mettermi in contatto con la mia nuova coinquilina. -Gli studi chiudono per pranzo- mi ricorda Sonny ad un certo punto. -Io dovrei anche sistemare alcune cose- dico. -Vuoi un passaggio?- chiede Sonny. -No, tranquillo. Non disturbarti tanto.- Lui si rassegna, mi abbraccia e mi accompagna all'entrata. Io prendo il primo pullman e torno in hotel.

Wow, guarda che bel caos. È mezzogiorno e devo ancora sistemare molte cose. prendo le ultime valigie e ci metto le mie cose, canticchiando alcuni pezzi di musica italiana. Mi ha sempre rilassata. Vedo la musica come una cosa segreta; perché in fondo chi non adora chiudersi nella propria stanza e ballare? Sono pazza, lo so.

Sono quella che afferma di odiare l'amore, ma si scioglie al minimo abbraccio. 

Sono quella che dice di odiare qualcosa ma poi la adora fino ad annoiarsene.

E scrivere, scrivere mi salva sempre. Mi permette di poter dire tutto quello che vorrei dire, ma che mi tengo dentro per paura di essere insultata. A 16 anni ho anche provato l'autolesionismo. Non è facile descrivere quel periodo. La famiglia, la scuola, tutto mi premeva. avevo amiche a distanza perché nessuno mi capiva.Scrivevo sulle lamette i miei problemi per poi farli ancora più penetrare dentro di me, nella mia carne. Mi odio ancora per questo.

Ma l'ho superato.

Non avrei mai lasciato che la mia vita venisse frantumata dagli altri. Piango solo a pensarci. Ma l' "età buia" è passata, e questo è l'importante.

Finite le valigie mi ci siedo sopra, come nei vecchi film americani. Inizio a ridere, anche se sono da sola e nessuno mi sta facendo ridere. Soprattutto perché sono da sola. la maschera di indifferenza è sul comodino. A Roma. Mai più pianti per gli altri. Voglio cambiare vita, qui. 

Ma a rovinare il momento c'è il telefono che squilla. Mamma. Mi ricorda che dovrei studiare per i test di ammissione. Tristemente lo faccio, ma la mia mente vola lontano.

BUONGIORNISSIMO!

Vi sono mancata, eh? *ceppi del deserto (?) che rotolano*

A parte ciò, dopo due mesi e più, sono tornata. e ho i capitoli pronti. quindi venerdì NEW CHAPTER BABES.

Beh, penso di non aver più nulla da dire; ci vediamo al prossimo capitolo c:

-E.

EIGHTEEN||SKRILLEX (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora