Rebel.

Capitolo 1

Irina's POV

Aprii lo zaino, ci misi magliette, un paio di jeans, mutande, reggiseni, calzini e spazzolino. Presi la busta dei soldi, incastrata tra la rete del letto e il materasso. Spaccai tutto quello che trovai e scrissi sul muro "Fuck you, I'm free", sì perchè era così che mi sentivo, libera. Uscii di corsa, lasciandomi alle spalle quel monolocale di merda, dovevo pagare l'affitto ed ero stanca. Non possono obbligarmi a far qualcosa e l'avevo dimostrato a quello stronzo del proprietario. Avevo vissuto lì per sei mesi, tutta sola, perchè io volevo stare sola, mi dava fastidio legarmi o dipendere da qualcuno.

No, non darei mai la soddisfazione a qualcuno di avere il potere di distruggermi in qualunque momento voglia. L'unica persona che può farlo sono io, io distruggo gli altri.

Fermai un taxi e gli dissi di portarmi nel Bronx e lasciare al più presto Manhattan.

Erano le undici quando scesi, inspirai l'aria e cercai un posto dove passare la notte. Decisi di entrare in un condominio e chiedere a uno degli inquilini se mi avrebbe ospitata. Bussai al primo interno ma nessuno rispose. Passai al secondo e una donna sui quaranta mi aprii. "Scusi signora, non è che avrebbe un posto dove farmi dormire per stanotte?" Lei mi squadrò dalla testa ai piedi e rimase a fissarmi per una manciata di secondi. Stavo iniziando a perdere la pazienza ma in quel momento aprì bocca e disse semplicemente "300 dollari al mese" e si girò a prendere un paio di chiavi. Aveva una mano aperta che aspettava i soldi e l'altra che mi porgeva le chiavi. Pensando al freddo che c'era in quel periodo fuori, non esitai a darle i soldi. Mi disse di andare al quarto piano, appartamento numero 17. Salii le scale velocemente e trovai la appartamento. Entrai, era tutto buio ma non accesi la luce. Era di una stanza ma abbastanza grande per una persona. Mi chiedevo perchè costasse poco e presto l'avrei capito.