Capitolo 9

814 49 21
                                    

Gabriel's POV

"So solo che eravamo venuti da lei, così per noia e lei ha detto che se ne andava. Ben si era offerto di accompagnarla e ci ha detto che ci richiameranno" spiegò Jay.

Ok, perchè è andata via? Per il bacio? No, non può essere. Non le dava neanche così tanta importanza. Continuo a non capire, sbaglio o era lei quella che mi chiedeva nel sonno di non lasciarla?

"Jay, il cellulare" tesi un mano verso di lui.

"Perchè?"

"Voglio sapere dov'è Irina"

"Ma hanno detto che richiamano loro!"

"Non importa"

"E va bene" sbuffò Jay mentre cercava pigramente il cellulare tra le tasche.

Me lo lanciò e in quel momento uscì Mais dal bagno.

"Fiuuu ragazzi, vi consiglio di non entrare là dentro. Ehi, che succede?" chiese Mais dopo averci guardati.

"Vuole cercare Irina" Jay spiegò.

Stavo scrollando la rubrica ma non capivo quale fosse il numero di Irina o Ben.

"Jay, mi spieghi qual'è il numero di Ben o Irina?"

"Allora... Ben dovrebbe essere 'Coglione' o forse quello è Mais" ci pensò due secondi e poi continuò: "No, no. 'Coglione' è Ben perchè Mais l'ho salvato come 'Ciccione'." rise Jay.

Mais si limitò a lanciargli un'occhiataccia.

"E Irina?" chiesi mentre cercavo tra la rubrica i contatti che iniziavano per 'c'.

Mais intervenì prima che Jay potesse parlare.

"L'ha salvata come 'Bomba sexy'! " -la risata fragorosa di Mais riempì la stanza- "Le va dietro da quando la conosce"

"N-non è vero!" negò Jay.

"Ma non sei quello che la prende sempre in giro?" chiesi alzando un sopracciglio.

"Lascia perdere va" mi disse cercando di cambiare argomento.

Chiamai Ben perchè non sapevo come avrebbe potuto reagire Irina. Lo chiamai e dopo tre squilli rispose.

Ben's POV

Ero in un bar insieme ad Irina, quando sentii il cellulare vibrare.

"Irina, vado fuori a rispondere a una chiamata. Aspettami qui" le dissi per poi uscire.

Guardai lo schermo del cellulare e risposi.

"Hey Jay"

"No, sono Gabriel. Dov'è Irina?" sentii la sua voce agitarsi.

Sospirai e mi decisi: "Ti invio un sms con l'indirizzo e ti spiego tutto quando arrivi. Fai presto." riattaccai.

Scrissi il messaggio e lo inviai. Se Irina sapesse quello che avevo appena fatto mi staccherebbe la testa.

Entrai e mi diressi nel tavolo dove l'avevo lasciata. Naturalmente non la trovai e iniziai a chiamarla consapevole che non sarebbe riuscita a sentirmi. Cercai intorno con lo sguardo e poi la trovai. Era alle slot machine insieme a un uomo enorme, con bandana e barba, insomma uno di quelli che sono in giro con delle motociclette terrificanti. Mi avvicinai e capii che stava facendo: fingeva di aiutarlo a vincere mentre in verità gli stava fregando il portafoglio.

Simulai un Irina muovendo la bocca e agitando le mani ma non si accorgeva di me. A quel punto un compagno chiamò l'uomo facendogli notare che Irina lo stava derubando. Urlai il suo nome e lei iniziò a correre verso l'uscita trascinandomi. Continuavo ad strillare mentre giravo lo sguardo dietro vedendo quei due inseguirci.

Rebel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora