Capitolo 2

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Irina's POV

Buttai lo zaino nella camera da letto, diretta in bagno. Era un bagno modesto ma mi sembrava di lusso rispetto a quello a cui ero abituata. Notai che c'erano già uno shampoo, un bagnoschiuma e un asciugamano. Mi tolsi subito i vestiti ed entrai in doccia. Dopo aver finito, mi avvolgo l'asciugamano sotto le braccia. Frugai nello zaino per cercare l'intimo, me lo infilai velocemente e mi tuffai sul letto. Era morbidissimo e profumato. Mi addormentai in un baleno.

Fui svegliata all'improvviso dalla luce. Mi alzai e trovai un ragazzo alto a torso nudo, dal fisico scolpito e occhi color ghiaccio, alla soglia della porta con la mano ancora sull'interruttore. Rimasi per qualche istante a fissarlo, incantata, poi però mi ripresi e gli urlai

"Hey tu, chi sei? Vai fuori da casa mia!"

Mi alzai e gli andai addosso cercando di tirargli un pugno ma mi fermò la mano e mi disse:

"Calmati, perchè dovrei essere io quello a chiederti che ci fai qui".

"Lasciami!" continuai a dimenarmi.

"Adesso ti lascio ma stai calma"

mi disse e allentò lentamente la presa. Mi sedetti sul letto e sospirai.

"Hey, che ne dici di vestirti? Sei in intimo"

Soffocò una risata. Mi scaldai subito.

"Senti tu non sei nessuno per dirmi quello che devo o non devo fare. Hai qualcosa contro il mio fisico, per caso?! Guardati, tu non dovresti mettere una maglietta?!"

"No, scusami, lo dicevo solo per te"

"A maggior ragione non mi metto niente, non ti conviene sfidarmi sai?"

"Lasciamo perdere" si voltò, "Mi dici chi sei e come sei entrata in casa mia?"

Rimasi in silenzio per qualche secondo, stupita in modo positivo dal suo gesto di voltarsi. Non avevo incontrato nessuno che si girasse alla vista di una ragazza in reggiseno e mutande. Pensai fosse un bravo ragazzo, mi si affiorò un sorriso "Cosa stai facendo Irina?! Ricomponiti! " Scossi la testa e iniziai a stuzzicarlo.

"Ahahaha ma sei gay?"

"No, ma adesso rispondimi" disse tranquillamente.

"Dimmi tu piuttosto!"

"Mi chiamo Gabriel e abito qui da un anno"

"Ma la signora sotto mi ha dato le chi... Aaah, è per questo che l'affitto costava poco per essere un bell'appartamento: devo convivere con te!"

"Ok, domani ne parlerò con lei, intanto potrei avere l'onore di conoscere il tuo nome?" disse con una risata.

"Irina. Non disturbarmi e non toccare le mie cose e andrà tutto bene"

"Va bene" uscì dalla stanza.

"Ehi, dove vai?!" esclamai.

"Sono le quattro di mattina, posso andare a dormire o hai paura di dormire da sola?"

"Mister Intelligenza, il letto è qua"

"Miss Intelligenza, il divano è di là. Buonanotte Irina e scusa per averti svegliato"

Se ne andò senza mai girarsi, chiusi la porta della stanza irritata. Mi era salito il dubbio che lui non mi guardasse perché avevo un fisico orrendo. Mi incazzai con lui e con me stessa: "Cosa te ne importa? Pff... di sicuro è gay. È sempre così, i ragazzi belli si rivelano gay."

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