A chi segue la moda. A chi si fa condizionare. A chi va in chiesa solo per le feste comandate. A chi ascolta la hit del momento. A chi guarda. A chi sente e origlia. A chi non sorride. A chi ha una maschera.
A nessuno di questi.
L'ultima sveglia, le ultima strilla della maestra, l'ultimo fischio per indicare che la ricreazione era giunta al termine, l'ultima campanella. Se non ci fosse il suono, il tempo verrebbe scandito lo stesso o lasciato indifferentemente scorrere?
Era un caldo giugno e Marco si sentiva leggero. Sapeva che li dentro non ci sarebbe più entrato, che non si sarebbe più seduto su quelle sedie e che finalmente la sua giovane vita avrebbe avuto una lieve svolta, ma se ne sarebbe parlato a settembre. Perchè si: la scuola cambia, i compagni, le maestre... ma c'è una cosa nella vita di Marco che non è mai cambiata e forse non lo farà mai e lui non farà nulla affinchè potrà avvenire un cambiamento.
C'è un volo da Fiumicino, è sempre lo stesso, che parte alle 8.50 di mattina e atterra a Palermo alle 10.00: ogni 14 giugno lo prende.
Sua nonna vive in un paesino tra Trapani e San Vito lo Capo. E' proprio un piccolo paese, una frazione dove abiteranno su per giù non più di mille abitanti. Le strade sono regolarmente perpendicolari e strette, con questi marciapiedi ricoperti di piastrelle bianche, le porte delle case sempre aperte con delle tende ad ostacolare la vista dell'interno e profumi di deliziose pietanze cucinate che inebriano la via. I muri sono tutti colorati di bianco e presentano parecchie decorazioni che passano dallo stile del basso medioevo alle colonizzazioni spagnole: un vero mix di storie e colonizzazioni diverse. In un cortiletto interno, molto fresco, si trovano un fruttivendolo, una piccola botteghina e un bar che fa granite e cannoli da strapazzo. E' il punto di ritrovo per la maggior parte del paese: una sorta di piccolo mercato.
Alle 10.00 spaccate Marco era atterrato a Punta Raisi. Sceso dall'aereo la prima cosa ad accoglierlo fu il caldo, poi eccoli ad aspettarlo, finalmente! Con due sorrisi smaglianti e le rughe in volto di chi ha vissuto un'intera vita baciato dal sole e forgiato dal vento del mare: Paola e Ruggero. Un abbraccio fortissimo: il simbolo dell'amore tra i nonni e il nipotino. Marco li strinse per mano e finalmente si sentì leggero, di quella leggerezza che si ha solamente quando si sta veramente bene e ci si sente nel posto giusto, al momento giusto con le persone perfette.
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