White

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"Spegni quella cazzo di sveglia Miki..."
"Ok..." allungai il braccio stanca verso la sveglia e per poco non la ruppi per la quanta forza ci misi per spegnerla...certo che svegliarsi la mattina così presto per andare a scuola è una cosa illegale...aspettate un attimo...chi cazzo è che mi ha chiesto di spegnere la sveglia...?
Tastai il letto e trovai un pezzo di ghiaccio, saltai in aria e urlai scappando verso la porta e spiaccicarmici contro per poi girarmi e ritrovarmi Claus sdraiato a pancia in giù con la coperta che gli copriva solo il bacino, facendo capire che fosse solo in boxer. "Perché urli?" Si alzò lentamente e anche se lo odiavo a morte, dovetti riconoscere che aveva un fisico niente male... "perché diavolo sei nel mio letto?!"
"Ma come...non ti ricordi amore? Questa notte è stata davvero fantastica..." mi congelai sul posto. Miki pensa! No, no, no, ma perché queste cose succedono solo a me... "Scherzo, tranquilla, non voglio che tu mi odi ancora più di adesso" rise e si stiracchiò. Ahahah. Io. Lo. Ammazzo. Presi una scarpa da sotto la scrivania e gliela tirai in faccia, prendendolo in pieno. Ho sempre avuto un'ottima mira... "fossi stato un umano, mi avresti rotto il naso... vado a cambiarmi, ci vediamo di sotto a colazione" detto questo sparì nel nulla, facendo sentire solo il rumore della porta che si aprì e si chiuse.
Santa ciabatta...non feci in tempo neanche a fare un passo che il mio telefono inizio a squillare, lo presi e vidi che mi era arrivata un messaggio da mio fratello in cui c'erano scritti gli orari della nuova classe che avrei frequentato, visto la mia natura... guardai l'orologio e vidi che erano solo le 8 di mattina di una domenica iniziata da schifo. Mi cambiai e mi misi dei vestiti per uscire poi a farmi un giro. Scesi le scale a lentezza zombie, feci colazione praticamente da sola, perché per ogni posto c'era un biglietto in chi si spiegava il motivo dell'assenza. Finito mi alzai ed uscì di casa dirigendomi nel retro, avevo sentito parlare alcuni servitori che un cavallo stava male e il veterinario si trovava nelle stalle per visitarlo...se c'è un cavallo e delle stalle al plurale penso ce ne saranno un po' di animali... iniziai a seguire un percorso fatto di pietre, dopo venti minuti di camminata, dieci dei quali mi sono fermata a riposare, arrivai finalmente alle stalle, ce ne erano come minimo dieci. Entrai a vedere i cavalli e vidi che una era vuota, ma non me ne preoccupai più di tanto, c'erano dei bellissimi cavalli, molti dei quali mi spaventavano abbastanza... Apparse dal nulla un ragazzo con alcune attrezzature in braccio, che quando mi vide le mise su uno scaffale lì vicino "tu devi essere Miki, giusto? Io sono Joseph, sono io quello mi occupo delle stalle qui, come posso aiutarti, vuoi montare un cavallo?"
"Eh? Ah, si...tu quale mi consi-" non finì la frase che sentimmo un nitrito fortissimo provenire da dietro le stalle. Il mio istinto all'improvviso mi parlò e mi disse di andare a vedere, così ci andai "ehm, si, dietro c'è un altro cavallo, ma non te lo consiglio proprio, è stato addestrato male è solo il proprietario sapeva montarlo" mi seguì e lo vidi, un cavallo stupendo, era completamente nero con una criniera fantastica e gli occhi azzurri "voglio quello" scelsi indicandolo con un dito e senza distogliere lo sguardo innamorata "sicura? Se lei si facesse male..." mi avvicinai al cavallo e allungai una mano, era come se potessi parlargli solo guardandolo negli occhi...lui si calmò e io lo accarezzai, come lo toccai, sentì come una scossa elettrica, mi venne la pelle d'oca... "come si chiama?" Non volevo distogliere lo sguardo "White".
"Mi porti delle redini" era così morbido..."e la sella?" Chiese lui sorpreso "non ne ho bisogno" lo sentì andare via e poi tornare subito con un tintinnio di metallo che si scontrava. Gli misi le redini e non fece una piega "nessuno era riuscito più a toccarlo da quando il vecchio proprietario è morto..." sentivo ancora nella sua voce che fosse sbalordito e ridacchiai. Aprì il box e lo portai fuori, per poi salire sopra e iniziare ad andare, salutando Joseph.

Il giardino dei vampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora