Il Saggio rideva, ma io non trovavo niente di comico in tutto ciò. Iniziai a capire che per potermi salvare sarei dovuta scappare. Come mossi un passo verso la porta, mi sentì come se tanti occhi, ma tanti tanti, mi stessero guardando. Così ritornai nella posizione di prima. Sono morta. "Oddio! È lei? Che carina che è!...ma perché puzza di umano?...aspetta! È perché hai passato tanto tempo con loro, vero?"
Avevo paura a rispondere...la mia risposta avrebbe potuto uccidermi o salvarmi il culo. Ma fortunatamente intervenne il Saggio.
"Si, è lei, e puzza di umano perché è in forma umana"
Nel mio testamento, Saggio tu riceverai una padella, così te la possono tirare al mio posto.
"Come?"
Iniziai a sudare freddo...il karma mi voleva così male?
"Non te l'avevo detto? Ops...sai l'età!"
Questo è tutto quello che aveva da dire il Saggio? Seriamente? Facciamo due padelle.
"Quindi può sanguinare? Ammalarsi? Morire?..." e con ciò dove vuole andare a parare?...
Il Saggio si piegò in avanti, per essere pronto ad alzarsi in qualsiasi momento, per "difendermi"...molto rassicurante che l'unico che ha intenzione di salvarmi sia un vecchio di più di mille anni che non fa più movimento da quando non deve cacciarsi da solo il sangue.
"Si...è debole, ma mostra già i segni di cedimento del sigillo..."
Come il Saggio finì la frase, me la ritrovai davanti ad un palmo dal naso. "Che begli occhi" ridacchiò.
Probabilmente avevo appena perso trent'anni di vita e il mio cuore dava segno di collasso improvviso. Il Saggio si alzò di scatto e ci arrivò di fianco.
"Keyla..."
"Tranquillo stavo solo prendendo le sue misure..."
"Lasciala respirare..."
"Perché? Non sto facendo niente...guardami negli occhi, piccola" I suo occhi dal verde smeraldo di prima diventarono gialli...aspettate...mi ha chiamato piccola?...come osa...iniziai a fissarla incazzata. Al posto di spaventarsi o dirmi qualcosa, rise. Si mise a ridere.
"Non funziona su di lei!"
Alla sua risata si unì anche il Saggio.
"Miki, non prendertela, ha tentato di ipnotizzarti, questo è uno dei suoi poteri..."
"Mi ha chiamata piccola..." mi morsi il labbro per non urlargli contro dalla rabbia.
Il Saggio sbuffò e Keyla mi guardò con occhi luccicosi. Cosa? Vuole una foto?
"Keyla! Dov'è Keyla?!" Delle voci, anzi grida, al di là delle porte da dove era entrata Keyla, interruppero il nostro spettacolino.
"Cosa ci fa Stephan qui?" Il Saggio dal ridere con Keyla era passato un'espressione seria, quasi arrabbiata.
"Penso mi abbia seguita..." Keyla si portò una mano sulla bocca con sorpresa.
"Hidan!" Come il Saggio urlò quel nome, il tizio alla destra di Leonard mi sollevò senza grazia, come un sacco di patate e magicamente vidi il mondo a una velocità elevata, e da una visione di un salotto molto curato con una tavola piena di cibo, passai alla visione di scope, si avete capito benissimo, scope. In uno sgabuzzino di forse due metri di ampiezza e di larghezza mi ritrovai con un vampiro che fissava con delle lanterne rosse al posto degli occhi e una sua mano sulla mia schiena che mi teneva obliquamente. Si, con questo posso dire che più o meno le ho viste tutte.