12.

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Durante il viaggio ascoltammo musica, addormentandoci accoccolati. 

Ci svegliamo di soprassalto, colpa di quella voce robotica che avvisa tutti i passeggeri di allacciare la cintura, per prepararci all' atterraggio.

Scesi le scale di quell'aereo e vedo Cam scendere di corsa le scale, e baciare il pavimento urlando
-"terra finalmente terraaa". Scoppiai a ridere per lo sguardo della gente.

 Dopo essersi ripreso dal momento "pazzia", prendiamo le valige dirigendoci verso l'uscita che avrebbe aperto le porte a New York.

Dopo aver preso un taxi per dirigerci in hotel entriamo nella hall dell'albergo, prendo le chiavi della stanza, per poi farmi quattordici piani a piedi, sono claustrofobica non prendo l'ascensore.

La prima cosa che faccio appena aperta la porta? Mi lancio sul letto.

Dove poi mi raggiunge anche Cam, e dopo aver chiuso gli occhi mi addormento.

Mi squilla il telefono e ancora assonnata rispondo:
-"pronto?"

-"ciao tesoro sono mamma sei arrivata com'è andato il viaggio?"

-"bene il viaggio è stato a dir poco stancante."

-"ci credo tesoro, ti lascio riposare"

-"ci sentiamo presto" 

Ormai ero sveglia e l'orologio segnava le 20. 

Vado a farmi una doccia e dopo essermi rinfrescata chiamo il servizio in camera prenotando da mangiare.

 Cam si era svegliato da poco ed era da dieci minuti che continuava a lamentarsi di aver fame.

-"Domani voglio andare da Sophia" dice serio .
-" Quando vuoi, io saró con te".

Il Destino C'entra Eccome [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora