6- WishWriter03

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Iniziò tutto dalle elementari, i bambini non hanno filtri, si sa. I bambini vedevano che non ero molto amichevole con loro, socializzavo solo con le bambine. Da lì iniziò tutto, "Perchè hai sole amiche femmine? Sei una femmina anche te per caso?", "Perchè cammini col culo di fuori come le femmine?", "Sei GAY?".La mia vita si condizionò, non pensavo altro che al pregiudizio altrui, avevo paura di cosa le persone avessero pensato di me se avessi fatto determinate cose, avevo paura di tutto. Ad ogni insulto, frecciatina o presa in giro io non rispondevo, stavo zitto e incassavo tutto.Arrivati alle medie non smettevano, anzi, peggiorarono le cose. Arrivarono le minacce, gli spintoni ogni tanto, le offese pesanti. Tutto questo per un orientamento sessuale oltretutto non vero. Io non ero gay, ero semplicemente effemminato. Non vedevo il motivo di prendermi in giro o di minacciarmi perchè ero effemminato o se fossi stato gay.Continuarono fin quando la mia pazienza non mi disse "è ora di farli smettere", capii che dovevo prendere coraggio e urlargli in faccia tutto quello che avevo da dire. Per fortuna i miei amici mi proteggevano, facendomi vedere che se avessi risposto a tono alle offese loro se ne stavano zitti. Incominciando a fregandomene di quello che dicevano, ho capito che io sono quello che sono indipendemente da quello che vogliono dirmi. Sono riuscito ad accettarmi e a passare oltre a tutto, però una grande cicatrice rimarrá per sempre sulla mia pelle.Spero essere stato da aiuto a ragazzi o ragazze con problemi simili ai miei, e ripeto, siete quello che siete, accettatevi. Non state mai zitti in un Paese che vi ignora!

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Amiamo i lieto fine. E per lieto fine intendiamo il momento in cui vi accettate per ciò che siete, fregandovene dei giudizi altrui. inizialmente è sempre difficile farlo, ma poi capirete che la vostra autostima non deve dipendere da un ammasso di cretini.

Adesso io, una delle admin, vi racconterà una cosa molto triste che questa storia mi ha ricordato. Alle superiori avevo un migliore amico fantastico.  A lui dicevano le stesse cose che dicevano al ragazzo che ci ha raccontato la sua storia, quindi gli davano del gay e lo sminuivano perché stava sempre con noi ragazze. Era vero che era effeminato, in seguito abbiamo anche scoperto fosse gay, ma sinceramente non ce ne fregava nulla. Insomma, l'importante è la personalità di una persona. Lui era geniale, aveva idee fantastiche ed era un grande artista, tanto che stava anche per fare strada con la sua arte. Penso che stesse più con noi ragazze perché gli altri ragazzi pensavano a cose troppo superficiali: le scopate, la discoteca, fumare... Lui aveva una cultura enorme , era davvero diverso dagli altri e in senso positivo. 

Ma si sentiva solo e mitragliato dal parere degli altri, che lo prendevano in giro anche sulla sua cultura e le sue qualità, probabilmente perché loro si sentivano degli asini in confronto a lui. Ci perdemmo di vista con gli anni, tra l'università e il resto, ci contattavamo di rado finché non venni a sapere che si era suicidato. Ci rimasi così male!

Ripeto, le parole hanno il loro peso. Prima di parlare, riflettete. Prima di schernire, pensate al motivo per cui lo fate e chiedetevi cosa accadrebbe se lo facessero a voi. Il bullismo a volte ha conseguenze disastrose, non vorrete mica essere una delle cause, no?!


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