2- Anonimo

154 18 4
                                    

Ciao a tutti :) questa che vi stiamo per raccontare è la seconda biografia sul bullismo, se avete consigli, o vostri pareri personali non esitate a commentare il capitolo ;)

Buona lettura!

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Durante la terza media, avevo la fortuna di essere la migliore amica di due ragazze fantastiche, le migliori che si potessero desiderare. Credevo ci raccontassimo tutto, che non avessimo segreti, o almeno per me era così, ma per una di noi no. Lei era troppo timida, troppo chiusa in se stessa per aprirsi con noi e, se l'avesse fatto, forse avremmo potuto aiutarla, forse se si fosse confidata non sarebbe successo niente. L'abbiamo saputo per caso, perché proprio lui, durante la lezione, è venuto da noi e ci ha mostrato quella maledetta foto che è stata la causa di tutto.

In un primo momento non volevo crederci, non volevo accettare che fosse proprio lei, non la ragazza che pensavo di conoscere, e invece lo era, più fissavo l'immagine come sotto shoc e più me ne rendevo conto: non era un fotomontaggio come avevo cercato di illudermi, era reale. Lui sorrise beffardo, minacciando di far vedere a tutti quella foto. Non chiese mai niente in cambio, né a noi né a lei, era solo un modo per divertirsi, per farle perdere il rispetto degli altri senza una ragione. E poteva riuscirci benissimo. Noi, ancora sconvolte, andammo a chiedere alla diretta interessata e lei disse, piangendo, che era stato un momento di debolezza. Non aggiunse altro, nonostante le nostre infinite domande. Le rimasimo vicine finché non smise di piangere, le asciugammo le lacrime e le dissimo che avremmo trovato una soluzione mentre l'abbracciavamo. Il giorno dopo, mentre lui ancora ci fissava con sguardo derisorio e il cellulare in mano, noi parlammo con la professoressa, senza coinvolgere la nostra amica. Ci ascoltò, prima senza parole, disgustata, ma poi comprensiva. La storia finì anche in vicepresidenza, sempre tramite noi due, perché non potevamo lasciare che quella foto girasse. La vicepreside capì, e convocò lui immediatamente.

Stavano per essere chiamati anche i genitori di entrambi, ma poi lui, il bullo che si beffeggiava della mia amica ebbe paura, e cancellò istantaneamente la foto, chiedendo che restasse tutto tra le mura scolastiche. La vicepreside era piuttosto riluttante, ma alla fine glielo concesse, solo perché sembrava pentito dei suoi errori e perché la storia era finita prima che degenerasse. La mia amica si è pentita dei suoi errori, lui non lo so e nemmeno mi importa, so solo che da quel giorno non le ha più dato fastidio. La mia amica ci ringraziò in silenzio, come solo noi tre potevamo capire, e credo che ancora oggi lo faccia, quando ci vediamo, semplicemente guardandoci negli occhi.

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

L'amicizia è importante, e se è vera si vede da queste cose :) Questa storia è la dimostrazione che insieme possiamo affrontare il bullismo, e sconfiggerlo!!

A voi è mai successo di voler difendere un'amica a tutti i costi? O di essere l'amica difesa?

Mentre aspettiamo i vostri racconti, spero che queste storie vi aiutino a riflettere, a capire che non siamo soli ;)


Alla prossima!

Le ragazze di WeandBullying

WAB Le vostre storieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora