Capitolo 4

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Rieccomi con un nuovo capitolo grazie dei commenti e dei voti vi amo sorelline <3

-Troppo bello per non essere un puttaniere...-

                           4.♥



 Osservai per qualche secondo ancora la figura di Zayn in piedi che infilava la maglietta, e che tra qualche secondo avrebbe sfilato i pantaloni per infilare i pantaloncini della divisa.
Quella figura che era totalmente vagheggiata da tutte le ragazze nel camerino.
Tutti si cambiavano senza problemi, la vedevano una cosa totalmente opaca e naturale.
Tornai a sedermi vicino a Denise e la guardai leggermente perplessa: -Non credo avrò mai il coraggio di cambiarmi!-
Denise: -Fai finta che non ci sia nessuno-
Era una cosa troppo fuori dal normale che in una scuola così prestigiosa, ci fosse solo uno spogliarello in cui sia maschi che femmine avrebbero dovuto mostrare il proprio "fisico".
Eseguii imbarazzata la mia prodezza del dovermi cambiare davanti a tutti quei ragazzi e fortunatamente nessuno disse niente, tranne lo sguardo di Zayn che ovviamente non seppe resistersi.
Una volta tutti pronti, uscimmo dallo spogliatoio e ci diregemmo verso quella che doveva essere la palestra.
Mi cadde l'occhio su una stanza in cui c'era l'immaginetta "dell'uomo", era ben chiaro che quello era lo spogliatoio dei maschi.
Io: -Denise, non dovrebbe essere questo lo spogliatoio dei maschI?- Le chisi confusa e un po insicura.
Denise: -ERA. Quelli del quinto anno l'hanno totalmente distrutto, per poco non facevano cadere anche i muri. Lo stanno ristruttarando, vengono ad eseguire alcuni lavori ogni pomeriggio. Ma sono più lenti del solito-
Io: -E' stato Zayn e compagnia bella?- dissi abbassando il tono di voce e ritrovandomi davanti ad un enorme palestra.
Denise: -No... i ragazzi che hanno combinato quel macello non ci sono più in questa scuola.-
Le feci un cenno con la testa a Denise come per dirle che avevo capito e ci avvicinammo tutti al professore.
Stranamente avevo voglia di guardare Zayn, così incominciai a fissarlo per un po senza farmi notare.
Sembrava che il suo viso fosse qualcosa fuori dal normale, e fottutamente perfetto.
Aveva sempre quel modo freddo e "da duro" di comportarsi con le persone, tanto che avrebbe fatto invidia a tutti i secchioncelli dell'istituto e non solo.
Era fin troppo bello per essere un bravo ragazzo.
Troppo bello per non essere un puttaniere.
Troppo bello per decidersi ad amare una sola ragazza.

Si girò a guardarmi, rendendosi conto del mio sguardo costante sul suo viso e le mie guancie si colorarono di un rosso fuoco parecchio intenso.
Prof: -Fate un po di riscaldamento, e per oggi non facciamo niente di nuovo... solo una bella partitella a pallavolo-
Imitai ciò che facevano tutti, spaesata come non mai, fin quando poi non concludemmo la giornata ritrovandoci a giocare a pallavolo.

Ritornai a casa esausta, e con un viso che sembrava indelebile dalla mia testa.
Era il suo viso.
Ancora, ancora e ancora.
Forse era la rabbia che avevo nei suoi confronti che mi permetteva di pensarlo così tanto.
O forse...
Nono Kate, non poteva piacerti un tipo come lui.
NO.

Io: -Pronto?!- risposi al cellulare che aveva appena iniziato a squillare.
Mamma: -Kate, sono io! Come stai?-
Io: -Bene mamma, tu?- dissi sedendomi sul divano con il cellulare all'orecchio.
Mamma: -Tutto bene. Senti... credo che in questi giorni verrò a trovarti, va bene?-
Io: -Certo, non ci sono problemi. Però lunedì prossimo andrò in campeggio con la scuola, starò lì per una settimana.-
Mamma: -Oh, allora mi raccomando al...- incominciò a parlarmi di un quintale di cose che io ritenevo totalmente inutili.
Io: -Okay mamma, farò tutto ciò che mi hai detto.-
*CERTO...*
Mamma: -Ciao Kate, a presto.-
Ricambiai il saluto ma l'odiavo. Odiavo mia madre, compreso mio padre.
Volevano divorziare. Incominciavano a fare gia gli orari in cui io sarei stata con uno o con l'altro.
La mia utopia era quella di evitare il più possibile che loro divorziassero, ma come dice la parola "utopia" era una cosa INREALIZZABILE.
Me ne andai a vivere da sola, almeno non avrei incrinato ancora di più la situazione, e anche perchè non ce l'avrei fatta a... okay, lasciamo stare.



Odiavo gia da morire quella routine. Terzo giorno, e mi sembrava di vivere nel tempo senza tempo, tranne per quando sarei andata a scuola, lì grazie a quel coglione... almeno sarebbe successo qualcosa di "particolare" tutti i giorni.
Denise: -KATE, KATE, KATE, KAATE.-
Io: -Qual buon vento...- le dissi ironica.
Denise: -Okay, odio dover dire questa cosa... ma SECONDO ME mio fratello si è preso una cotta per te.-
Io: -Jonathan?-
Denise mi fece cenno di sì con la testa un po "disgustata".
Mi girai cercando con lo sguardo Jonathan: -Cosa te lo fa pensare?-
Denise: -Ieri si è messo a chiedermi una marea di cose su di te, e poi lo vedo parecchio puntarti con lo sguardo.-
Finalmente lo "trovai" era con Zayn che si fumava una sigaretta, proprio come soleva fare a prima mattina e la ritenevo una cosa un po smodata.


Zayn's POV:
Io: -Oh, ma l'hai vista la nuova?- chiesi a Jonathan aspirando un po di fumo dalla sigaretta che penetrò immediatamente nei polmoni
Jonathan: -E lo chiedi pure? Quella me la farei anche adesso.-
Io: -Piano amico, lasciamela prima a me.-
Jonathan: -Seh...- disse indifferente mentre io gettai a terra il mozzicone entrando in quello schifoso edificio.
Io: -Guarda che culo. Quasi quasi gliela tirerei un'altra manata.- dissi continuando ad osservare quel grazioso sedere di Kate dinanzi a me, e parlando con Jonathan.
Jonathan: -Brò, nessuno te lo impedisce.-
Io: -Oh, il suo comportamento del cazzo invece sì. Ma tanto non ci vorrà ancora molto, e si ritroverà il mio amichetto tra le sue gambe.- dissi ghignando alzando un po il tono di voce come per farglielo sentire, ma lei non se ne accorse minimamente.
Mi sedetti di fianco a lei, e quest'ultima sembrò avviticchiarsi nel vedermi.
Io: -Stewart, ce la faremo una scopatina in campeggio?- le chiesi cercando di romperle il cazzo nel migliore dei modi, adoravo farla incazzare mentre il professore era gia arrivato in classe.
Kate: -QUANTE SANTISSIME E FOTTUTE CANNE DI SEI FATTO STAMATTINA?-
Io: -Tanto lo so che non desideri altro.-
Kate: -COGLIONE, SMETT-' la sua voce venne interrotta da quella del professore che si sovrappose alla sua: -Malik e Stewart, vedo che la lezione non vi interessa...-
Kate: -Mi scusi professore.- disse con la sua educatezza del cazzo rispondendo a quel pelato che continuava a fissarci.
Io: -Leccaculo.- le dissi tornando a prenderla in giro.
Kate: -Non rompere, Zayn!.-
Io: -Promettimi che scoperemo in campeggio.-
Kate: -NEANCHE SE FOSSE UNA SCELTA DI VITA O DI MORTE!-
Zayn: -So che lo far-' questa volta fu la mia di voce che venne interrotta di nuovo da quel pelato testa di cazzo: -Kate e Zayn, adesso basta... andate subito in aula punizioni-

Zayn Malik sei un fottuto stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora