Capitolo 20

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                                -Da quanto sei diventata la mia ragazza tu, eh?-

                                                                     20.♥



 -Non pensare di farmi cadere ai tuoi piedi dicendomi "tu mi piaci", non mi lascio prendere per il culo così facilmente.-
-E così tu credi che ti stia prendendo per il culo?- mi chiese posizionandosi a braccia conserte ed appoggiandosi allo schienale del divano
-Si. E adesso devo tornare a casa.-
Mi allontanai da lui con le intenzioni di tornarmene seriamente a casa. Mi avviai per i corridoi di quell'enorme casa, ma non riuscii a trovare la porta per uscirmene, o meglio, non riuscii a capire quale fosse. Era una casa sui 3 piani forse, e mi resi conto che al signorino Malik i soldi proprio non mancavano.
-Mi dici dov'è questa cazzo di porta?-
-Alla fine del corridoio, sulla destra. Ciao Stewart.-
Allungai lo sguardo verso la fine del corridoio, e intravidi quel portone.
Appena oltrepassai la porta mi resi conto di quanto la mia coglionaggine fosse salita alle stelle nell'ultimo periodo.
Probabilmente colpa di Malik, che mi fece il lavaggio del cervello.(?)
Chiusi la porta tornando dentro casa, ed ero leggermente incazzata con Zayn che non mi aveva ricordato niente, facendomi fare la figura dell'idiota.
Se la rise quando mi vide tornare, ovviamente lui sapeva bene in che modo fosse messa la situazione.
-Dai, adesso accompagnami a casa.-
-Si, se magari potessi!- esclamò con lo sguardo sempre puntato sullo schermo del televisore che in quel momento trasmetteva una serie di immagini di un probabilme gioco per playstation.
-Cosa vuol dire "se magari potessi"?-
-Che il mio unico mezzo di trasporto è ancora al bar di ieri sera. E se ti dico il motivo ti imbarazzerai così tanto da uscirtene di casa e prendere via per Londra senza avere una direzione.-
-Non lo voglio sapere!- affermai cercando di capire quella motivazione ancora nascosta, ma non ottenni risultati.
Tra l'altro, se la moto era sua... ed era al bar, io cosa ci centravo?

-Vivi da solo?- chisi cercando di spezzare quella situazione imbarazzante creata da lunghi silenzi.
-Intelligentona che non sei altro.-

Se vuoi passare un po di tempo insieme a Zayn Malik, bevi un quintale di camomilla, fin quando poi non ti viene in mal di pancia e non ci vai più.(?)

-Coglione che non sei altro. Vivi da solo si o no?-
-Ma ti pare che vivo da solo in una casa come questa?- chiese girandosi verso di me.
Mi ricordai di ritrovarmi con un aspetto alquanto ridicolo, visto che avevo ancora il vestito della sera prima, ma comunque Zayn non si sarebbe dato una mossa a tornare a "recuperare" la moto per riportarmi a casa. Chiesi gentilmente se potevo usare il suo bagno per fare una doccia, e fortunatamente confermò avvertendomi che gli asciugamani erano in camera sua.


Ovviamente non ero poi così tanto stupida da entrare in camera sua e mettermi a spiare le sue cose.
Chiunque l'avrebbe fatto, forse anche io, ma cercai di trattenere quel mio gran desiderio.
All'inizio mi passò per la testa la vaga idea di provar a trovare l'anello, ma ovviamente prima dovevo procurarmi un asciugamano per stringermi i capelli.
Aprii il primo cassetto che mi trovai davanti e c'era la biancheria e robe simili.
Ne aprii un secondo e trovai i pantaloni con le magliette.
Aprii un terzo cassetto e c'erano i felponi e le maglie più pesanti.
Cambiai mobile e aprii quello che si trovava vicino la finestra.
Avevo difficoltà ad aprirlo, c'era qualcosa di abbastanza grande che lo bloccava, e pensai fosse qualche asciugamano un po troppo ingombrante.
Feci più forza con le braccia e in quel preciso istante saltò fuori un album pieno zeppo di fogli che nel giro di pochi secondi si trovarono sparpagliati sul pavimento.
D'istinto guardai la porta della camera, come se volessi assicurarmi che Zayn non fosse venuto in camera.
Cercai di metterli in ordine il più velocemente possibile ma poi mi soffermai su un disegno su cui era ritratto il volto di una ragazza.
Rimasi fissa a guardarlo ancora per un po, mi sembrava qualcosa di innaturale e meraviglioso.
-Kate, hai fatto?- La voce di Zayn che mi richiamò dal piano di sotto, ritornai sul pianeta terra e piegai velocemente quel disegno per poi infilarmelo nella taschina del vestito che indossai anche dopo la doccia.
-Sì... devo solo asciugare i capelli.-
-Il phon è nel bagno.-
Alla fine non trovai nè l'anello, e nè un asciugamano per potermi strizzare i capelli, così ci impiegai più tempo del previsto.


-Non sai che per viaggiare in questi pulmini c'è bisogno del biglietto?- ricordai a Zayn che in quel momento aveva gia preso posto nel pullman mentre io timbravo il biglietto.
Mi ignorò totalmente.
Cercai anche io un posto per sedermi, ma lui mi bloccò prendendomi per il braccio e spingendomi a sedere vicino a lui.
-Non ho mai timbrato un biglietto in tutta la mia vita, e tu di certo non mi farai cambiare idea. TESORO.- scandì a fondo quell'ultima parola che pronunciata in quel modo era leggermente snervante.
Entrò un uomo in divisa nel pullman e poi disse qualcosa che attirò l'attenzione di tutti i passeggeri: -BIGLIETTI, BIGLIETTI, BIGLIETTI.-
-Cazzo!- esclamai io più preoccupata di Zayn, che in quel momento risultava un totale strafottente di ciò che il controllore avrebbe fatto.
-E' il controllore, e non hai il biglietto!-
-Cristo Kate, quanti problemi ti fai! Saranno pur sempre cazzi miei, o no?-
Ruotai gli occhi al cielo infastidita delle sue risposte gettate a testa di cazzo.
Il controllore si avvicinò a noi e io gli porsi il mio biglietto, e poi quest'ultimo restò a guardare Zayn in attesa che anche lui desse il biglietto che però non aveva.
-Ehm, signorino... il biglietto!-
-Non ho un biglietto!-
-E lo dici così?-
-Come vuoi che lo dica?-
-Lo sai che c'è una multa per chi viaggia senza biglietti?-
-E allora?-
-Se non la smette di rispondermi in questo modo, le faccio pagare la multa il triplo.-
-Non puo farlo.- rispose ancora una volta di rimando, sfoderando un sorrisino di sconfitta.
Capii che era veramente il momento di intervenire, e dire qualcosa.
-Mi scusi, sono la sua ragazza, e le posso assicurare che ha sempre fatto il biglietto, ma stamattina andavamo di fretta e non ha avuto il tempo di comprarlo.-
-Ne è sicura?- mi chiese il controllore quasi come se quella sconfitta l'avesse ormai accettata.
-Sicurissima.-
-... fatti beccare un'altra volta senza biglietto e sei nei guai.-  rimpreverò Zayn un'ultima volta, e poi continuò ad indagare su chi aveva il biglietto e chi no.
Non riuscii a spiegarmi nemmeno a me stessa il motivo per cui avevo difeso Zayn, e invece avrei dovuto voltargli le spalle.
-Da quanto sei diventata la mia ragazza tu, eh?- mi chiese sfoderando l'ennesima risatina snervante.
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Zayn Malik sei un fottuto stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora