-Sono o non sono il tuo protettore?-
17.♥
Prof: -Dai ragazzi, è stato bello.. ma tutto ha una fine! Adesso prenderemo il pullman e scenderemo direttamente in città a fare un giro, quindi vi prego di restare calmi... per la pizza di questa sera vi aspettiamo al ristorante alle 21:00.-
Sospirai soddisfatta nel sentire quelle parole che mi resero seriamente contenta sapendo che finalmente quello che gli altri chiamavano campeggio (e io la chiamavo TORTURA) era finalmente finita. Ma quei momenti di felicità duravano talmente poco, che a volte preferivi proprio che non si verificassero...
Zayn: -Vieni stasera alla pizza di classe?- disse infilando la sua valigia nel portabagagli del pullman con un tono sgorbutico e snervante.
Io: -Se mi dici che tu non ci sarai, allora credo di sì.-
Zayn: -Ma infatti io non ci sarò...- affermò chiudendo lo sportello del portabagagli per poi dirigersi di fianco a meper salire nel pullman.
Mi girai di scatto verso di lui, non sapendo nemmeno il perchè fossi rimasta così "delusa" in fono... non lo dicevo sul serio!
Io: -E perchè?- chiesi fingendomi indifferente.
Zayn: -Perchè tu non mi vuoi.-
Io: -No ma guarda, io non intendevo sul serio.. voglio dire.. non c'è bisogno che tu seriam...- Zayn mi interruppe portandomi un dito sulle labbra come per zittirmi: -Tesoro, calmati... è ovvio che ci sarò. E se tu non vuoi, beh... sappi che non me ne frega un cazzo.- concluse la sua frase lasciandomi uno dei suoi tipici baci tra le labbra e la guancia che mi fece rabbrividire ancora una volta.
*Cogliona, cogliona, cogliona, cogliona, cogliona, e ancora cogliona*
Mi sedetti sui sedili davanti a quelli di Zayn e Cody, e quello di fianco a me era ancora vuoto. Sperai con tutta me stessa che si venisse a sedere Denise, e non Jonathan che proprio in quel momento stava salendo nel pullman. Mi salutò con un cenno della mano, che io ricambiai sorridendo... e lasciando trasparire la questione dell'anello che aveva ancora Zayn.
Appena Jonathan si allontanò, sentii la voce di Zayn parlare con Cody a tono abbastanza alto: -OH CODY, LO SAI CHE HO COMPRATO UN ANELLO... E' D'ARGENTO, credo, E C'HA UN BRILLANTE SOPRA.-
Cody: -Zayn non c'è bisogno di urlare, comunque, fammelo vedere!-
Zayn: -LO VUOI VEDERE? TE LO FACCIO VEDERE.-
Allungai la mano dietro i sedili aggrappandomi ai capelli di Zayn pronta a strapparglieli uno per uno il più presto possibile. Glieli spettinai il più possibile, sapendo della sua reazione che tra non molto sarebbe diventata simile a quella di un leone inferocito, tra l'altro... mi piaceva vederlo incazzato. Riportai la mano davanti a me, e con le orecchie ben aperte pronta a sentire ciò che avrebbe detto Zayn, e infatti fu qualcosa di simile alle mie aspettative: -PORCA PUTTANA STEWART, MA VAFFANCULO.-
Scoppiai a ridere silenziosamente, senza farmi sentire da lui per evitare che se ne accorgesse e a quel punto la situazione si sarebbe senz'altro peggiorata.
Prof: -Signorino, eviti di informarci ogni volta con i suoi graziosi termini e se li tenga per sè ogni tanto.-
Zayn: -Fanculo anche a lei.- rispose di rimando a tono basso e con la mano tra i capelli intento a riportarseli alla normalità.
Cercai Denise con lo sguardo, ma solo dopo un po mi resi conto che era seduta vicino ad un'altra sua amica, e non le dissi niente... non volevo essere un peso per lei.
In quel preciso istante arrivò Daisy sedendosi proprio di fianco a me sbuffando sonoramente. Continuai a fissarla incredula della sua AZIONE e con una leggera scia di paura che mi tenni dentro evitando di fare figure di merda.
Daisy: -Non c'era posto, non rompere il cazzo.-
Parlò senza che io le chiedessi niente, o meglio... lasciai che il mio sguardo parlasse al posto delle parole.
Io: -Datti una calmata! Prendi qualche lezione di Yoga, vedrai che non ti farà male.- affermai accomodandomi meglio.
Daisy: -Statti zitta che gia mi hai rotto parecchio!-
Io: -Ti stai agitando per senza motivo!-
Daisy: -Troia, taci un po!-
Io: -MA VAFFANCULO, LA TROIA SARAI TU!-
Il pullman era partito, e nonostante ci fosse abbastanza confusione in quest'ultimo, io e Daisy parlavamo a tono alto e la maggior parte dei ragazzi/e ci stavano fissando, mentre i professori fortunatamente erano impegnati nel portare a termine la loro conversazione.
Daisy: -Se ho detto che sei tu la troia, allora vuol dire che lo sei tu! PUNTO.-
Io: -Si vede che il concetto TROIA non ti è per niente chiaro!-
Zayn: -'Ste due se non si danno una calmata sono capaci di prendersi a coltellate. Daisy, vai vicino a Cody... mi metto io qua!- ci disse in piedi vicino ai nostri posti.
Daisy mi lanciò una delle sue solite occhiate che sembra volesse seriamente prenderti a coltellate, e poi andò a sedersi al posto di Zayn cioè dietro me. Feci caso ai capelli di Zayn e mi resi conto che erano più perfetti di prima, nonostante glie li avessi stropicciati tutti. *MA CHE CAZZO?*
Zayn: -Sono o non sono il tuo protettore?- mi chiese in modo beffardo.
Ruotai gli occhi al cielo per poi puntare lo sguardo verso il finestrino, che in quel momento c'era veramente un sole spacca pietre che emanava calore nonostante fossimo dentro il pullman.
Scendemmo dal pullman alle 19:00 circa, come promesso dai professori, facemmo un giro tutti insieme per la città, e a quell'ora era parecchio popolata. Zayn era vicino a me che chiacchierava con Cody, Denise era ancora con quella sua amica e io ero obbligata a stare vicino quel coglione che... indovina un po? Odiavo sempre di più!
Passò un bambino vicino a noi sui 9 anni circa, ma non uno di quelli con un faccino dolce che ti fa venire voglia di strapazzarlo di baci, quello era un bambino con... con... UNA FACCIA DI CAZZO. Se ne stava con un lecca-lecca in bocca e si fermò proprio davanti a noi bloccandoci il passaggio.
Io: -Scusa, potresti lasciarci passare?-
Il bambino scuotè la testa rappresentando un NO secco. Zayn fortunatamente ancora non aveva detto niente, ma sapevo bene ch enon si sarebbe trattenuto ancora per molto.
Io: -Dobbiamo passare, fermati da un'altra parte...-
Il bambino scuotè la testa, e mi resi conto che Zayn abbassò lo sguardo verso quest'ultimo.
Zayn: -Che fai? Ti levi dalle palle si o no?-
Gli spiaccicai il piede ricordandogli che stava parlando con un bambino, ma lui mi ignorò totalmente.
Bambino: -NO!- rispose ancora con quel lecca-lecca tra le labbra snervante.
Zayn si piegò posizionandosi davanti a lui: -Ascolta, o ti togli con le buone, o ti faccio togliere con le cattive.-
Il bambino scuotè ancora una volta la testa, Zayn si rialzò guardò prima a destra e a sinistra accertandosi che non ci fossero genitori o parenti di quel bambino, e quando si rese conto che era totalmente solo, lo prese in braccio facendolo sedere sul secchio della spazzatura che però era chiuso. Nonostante fosse chiuso, ero sicura che stare seduto su un secchio del genere, faceva venire senz'altro la nausea.
Zayn tornò vicino a me, ma poi si bloccò e ritornò ancora dal bambino.
Gli vidi sfilare il lecca-lecca dalle labbra per poi metterselo in bocca, sotto lo sguardo di quel bambino.
Io: -E' UN BAMBINO!- esclamai una volta che Zayn fosse tornato vicino a me.
Zayn: -Non incominciare sennò questo lecca-lecca te lo fi...- lo bloccai prima che potesse dire qualcos'altro che mi avrebbe fatto incazzare ancora di più: -TACI!-
Camminammo per un'altra mezz'oretta cnora, e poi ritornai a casa.
Ritornai a casa ma ovviamente senza nessuno che stesse aspettando il mio ritorno. La mia vita era diventata una noia mortale da quando non vivevo più con i miei genitori, ma nonostante tutto.. preferivo vivere da sola piuttosto che sentire le loro urla 24 ore su 24. Erano così. Litigavano per tutto e niente. Ogni cosa era un'occasione giusta per scatenare un putiferio e non immaginate nemmeno quanto tutto ciò dia fastidio e ti metta rabbia.
Aprii quell'armadio prendendo il vestito che mi venne regalato da mio padre due anni fa che fino ad allora indossai solo una volta. Un flashback mi ricordò di quel giorno che desiderai non fosse mai successo... o meglio: il giorno in cui i miei genitori mi informarono del loro divorzio.
Feci un sospiro come per cercare di cancellare quel ricordo, e mi diressi in bagno a fare la doccia prima di uscire.
Zayn's POV:
Cody: -Stasera la vedo una serata di SESSO, SESSO, SESSO E SOLO SESSO.- affermò in camera mia disteso sul letto con un giornalino porno in mano mentre io me ne stavo sulla sedia a fare avanti e indietro come un coglione e Jonathan era impegnato con il suo cellulare in mano tanto da trascinarsi in un mondo tutto suo.
Io: -Minchione, quand'è che ci sarà il tuo funerale?- chiesi a Jonathan nel vederlo così silenzioso.
Cody: -Ha fatto una brutta fine l'amichetto. Si è innamorato.-
Mi bloccai con la sedia davanti a Cody sgranando gli occhi e chiedendogli incredulo: -SI E' INNAMORATO?-
Cody: -E' ovvio! Non prende un giornalino porno in mano da quando è iniziata la scuola... è nemmeno tu scherzi, eh!-
Jonathan: -Smettetela di fare i coglioni! Non mi sono innamorato!-
Cody: -Con quella Stewart, vi siete fissati tutti... Quella è una tipa tosta, non ve la darà così facilmente.-
Io: -A me non frega niente di lei. E' solo attrazione fisica, c'ha certe forme...- affermai incantandomi nel ripensare al suo fisico.
Jonathan: -Sei sempre il solito!-
Mi girai verso Jonathan fissandolo con uno sguardo abbastanza incazzato: -Che significa SEI SEMPRE IL SOLITO ?-
Jonathan: -Lascia stare...-
Cody: - Ve lo dico io che succede.- disse accomodandosi meglio sul letto e poi continuò: -A voi due piace Kate. Jonathan se n'è reso conto, mentre tu, Malik, ancora no! Jonathan è geloso e dentro lo sei anche tu!-
Io: -Adesso se non ti stai zitto ti faccio imparare a volare con un calcio in culo. Ma che minchia dici?-
Jonathan: -Io vado a farmi la doccia...- disse uscendo dalla camera ignorando totalmente la situazione, e quel suo comportamento a testa di cazzo mi fece innervosire.
Io: -Dio! A quel coglione piace seriamente Kate!-
Cody si distese sul letto mettendosi le mani dietro la nuca con fare indifferente e riaprendo quel giornalino: -Anche a te.-
Io: -Dammi qua e spara meno minchiate.- dissi rubandogli il giornalino da mano.
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Zayn Malik sei un fottuto stronzo
Fanfiction-sei contenta adesso? sospiro -staremo insieme...per sempre