3. Karma e Layla

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L A Y L A

Sapevo che Dio avesse in serbo qualcosa per me, ovviamente ovvio di tutti ovvi, E' OVVIO che non era questo quello che pensavo, questi sono lontani ma proprio lontanissimi dai miei gusti.

Lontanissisisisiisisisisisisissisimi oserei.

Hasība ma perché ti stai leccando le labbra?

Non lo stai facendo anche tu tesoro?

No.

Io credo di si invece.

Con il dorso della mano avvicino alle mie labbra, per strofinarle. Non vorrei ammetterlo ma me le ritrovo umide.

Finaaaalmeeeenteee amoooreeeee, la santa della casa sta cresceeeeendo, sono così fiera di te, sto per piangere, oddio se piango mi si cola il mascaraaaaa.  

 No aspetta aspetta Timeout! ma come cavolo si fa a colare il mascara?

Dio sono eternamente grata su una cosa, non mi hai messo in mondo con una madre come Hasība. Ti sarò per sempre riconoscente. Amen.

Allora mi dici come si fa a colare il mascara??

Mi disconnetto tra me e la mia coscienza. E' impazzita.

Guardo i tre ragazzi, che mi hanno tolto le parole di bocca.

No che mi fanno un'effetto certo che no, non ammetterei mai che sono bellissimi, non è per dispetto, é per il semplice fatto che non so catalogare i ragazzi.

Per me i ragazzi sono tutti uguali, cioè che sono dei emeriti coglioni.

A parte gli uomini di casa, Lucky e Papà, e zii.

Diciamo che sono particolari. Sì particolari. Decisamente.

Mi stanno fissando, con un sorriso sghembo stampato nelle loro facce.

Mentre io continuo a vagare con la mia testa chi siano questi tizi.

Lucky si era avvicinato a me, con quell'aura che mi dice 'ti proteggo', non posso altro che dire che mi rassicura molto.

Guardo Lucky, sentendosi fissato, mi guarda altrettanto.

"Sono loro?" sapendo già a cosa mi riferisco.

"Si"

Torno ad osservare i ragazzi 'particolari', vestiti di nero.

E il resto delle persone continuavano a quello che stavano facendo per tutto il resto della mattinata.

si ostinavano a fissarmi, i loro visi, i loro corpi, i colori dei loro occhi, erano totalmente diversi dal resto dei ragazzi che ho visto.

Ma quello che mi sta mandato in bestia è il fatto che non riesco a leggerci nessuna emozione. Niente. Nada. Niet. Kein.

Se non hanno intenzione di spiccicare una parola, per quanta gente ci sia non me ne frega, lo farò io ma poi chissà se lo sentiranno con queste urla. Mica la gente smetteranno improvvisamente di urlare e cominciare sbigottire solo perché non so chi siano sti tizi.

Tu non sai, ma sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora