6. Eliah De Santis

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Perchè? Perchè esisto in questo mondo?

Per fare la sguattera.
E indovinate di chi?
Ovviamente di Lucas.

Uno di questi giorni ha avuto una delle sue "Illuminazioni", in poche parole una delle sue trappole ingegnose, scacchi, palle, rotoli, fili, praticamente una trappola che non finisce mai, e io che sono un suo complice lo devo aiutare in tutti i modi o sarò io la sua futura vittima preferita a cui potrà dar sfogo senza ad andare a cercare qualcun'altra.

E adesso sono qui, a fare la cavia di Lucas, che Dio sa cosa gli frulla in quel cervello diabolico.

"Lucas"
"Hmm"
"Ripetimi il perchè devo essere la tua cavia, e per quale santa ragione tu debba fare tali esperimenti? E soprattutto... mi stai ascoltando?"
"Hmm"
"Ma vaffan-"
"SI!!! Adesso ci siamo, Ly stai pronta per un uhm -ghigna- lungo viaggio"

Con tutte le domande in testa al quale non ho avuto tempo neanche di chiedere benché minimo di ricevere una risposta,
vedo gli ingranaggi funzionare all'improvviso, e fidatevi che in questo momento non mi sento per niente bene guardando quanti scacchi e palline e... beh ecco la costruzione di Lucas.

Mi gira la testa.

"Lucas! Ma che cosa sta suc-"
"AHHHHH"
Il cordone mi prende per il piede, in men che non si dica sono in aria, e quando dico che non è la prima volta, non lo è.

"LUCAS! FAMMI SCENDERE"
"Uhm sorellona, hehe non è finita" con un sorriso angelico, che farebbe sciogliere qualsiasi donna, e anche me se non fosse per la maledizione e per via della situazione.

"Ti giuro che se ti pren-"
E le palline volarono verso di me colorandomi il mio corpo, e morì penzolata più colorata nella mia vita con la rabbia che persino Hitler ne sarebbe stato orgoglioso.

"Scusa sorellona, oh mio dio scusami, scusami tanto"
Vedendo che la sua trappola è andata anche oltre le sue aspettative, era soddisfatto a quanto vedo, ma vedo anche
preoccupazione nei suoi occhi.
Anche se di pentimenti non lo da a vedere.

"Non preoccuparti Lucas" con i nervi gonfi nella testa.

Ti farò assaggiare la dolce vendetta di Layla, e fidati che quando la assaporerai diventerà così amara che nemmeno il tuo intestino potrà reggere.

E con ciò mi fa scendere, tutta inzuppata. Di colori.

Lucas fa si per andarsene ma..
Gli prendo per la testa, grippando i suoi capelli.
"Aw aw aw sorellonaaaa mi fai male"

Gli giro la testa verso di me e mi guarda dritto negli occhi.

"-deglutendo- e mi fai paura"
"Hehe quel sentimento è l'ultimo dei tuoi problemi, fratellino"
Lo porto in una camera, chiusi la porta a chiave, e per quale ragione lo feci..
Sarà per un'altra volta..
•••
"Mamma sto uscendo"
"Va bene tesoro, chiamami se fai ritardo"
"Va bene"

Finalmente, A R I A.
Ultimamente mi sento agitata,
Hasība come sempre è nei miei pensieri ma ultimamente anche lei, avverte qualcosa di irrequieto.
Nella vera essenza della parola.

Si agita dicendo cavolate, provando anche a ballare la samba.
La samba. Mamma mia. Chi me l'ha data sta creatura voleva veramente sbarazzarsene della sua creazione.

Vedo gente camminare, con i loro problemi, con i loro motivi dalle loro espressioni.
Felici, gioiosi, depressi, tristi, delusi, orgogliosi, e così via.
E in tutto ciò, tutt'ora penso di non appartenere a questo genere.
Il genere Umano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 12, 2020 ⏰

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